La Fondazione Di Bella dell’omonimo Artista ha annunciato la mostra BODY EVOLUTION, un’esposizione di opere su carta, sculture e installazioni di Angelo Di Bella, che aprirà presso la sede della Fondazione il 23 maggio 2024.
A questo proposito è stato realizzato un video artistico, che è qui possibile visionare, per ammirare in anteprima BODY EVOLUTION.
Non è facile definire questa mostra. Dire che è un’installazione è poco, possiamo invece forse dire che si tratta di un percorso dove si fa palese la poetica del Maestro. Partiamo dal titolo: “L’evoluzione del corpo”. Che cos’è il corpo? Il corpo è qualche cosa di tangibile, di reale, ma non per questo non rappresenta anche un involucro contenente il sacro. Proprio così, per Di Bella la sacralità è fortemente tangibile e anche le sue opere più provocatorie contengono il mistico e l’elevazione spirituale, legando così indissolubilmente tra loro sacro e profano. Siamo umani, sì, e destinati a vivere un’esistenza terrena, ma dentro di noi si fa largo quella immensità che è in grado di farci elevare verso l’alto e il ieratico.
BODY EVOLUTION è quindi un percorso dove ogni singola tela, ogni singolo oggetto, si tinge di questo: di una storia che vive dentro ciascuno degli elementi, che siano quadri, che siano statue, che sia un antico pianoforte impolverato. Si tratta molto di più di objet trouvé, sono oggetti che in questo contesto si caricano di una forte valenza artistica. Di Bella crea così un mondo, il suo mondo, come fosse un universo patafisico governato da sue speciali leggi e non possiamo fare altro che immergerci dentro questa dimensione, dove l’idea dell’Artista trova forte espressione.
C’è di tutto: statuette, disegni, opere di carta, maschere, addirittura troviamo degli insetti morti. Un’idea coraggiosa questa, che eppure ha un suo significato preciso, vale a dire che con l’Arte anche la morte acquista una nuova vita e così questi stessi insetti si trovano ora posti in un piano che li pone verso l’immortalità.
“Immortalità”, questo è un concetto molto caro a Di Bella, poiché la materia nella trasformazione artistica passa da un piano mortale a uno immortale. Già, perché l’Arte di Di Bella è eterna e ha a che vedere prepotentemente con il mito e con l’archetipo ed è per questo che non dobbiamo leggerla solo da un punto di vista contemporaneo, dovremmo invece leggerla sotto un profilo imperituro e universale.
Stefano Duranti Poccetti
BODY EVOLUTION (the exaltation of the myth)
by E. Tonelli
Di Bella tells us the myth through a spurious, disordered, idiosyncratic linguistic invention, starting from chaos.
Man invented myths to protect himself from the anguish of becoming, the mortal evokes through signs… the loss, precisely the becoming other.
Di Bella reconciles Greek thought with contemporaneity with an extreme synthesis of language… they reinvent the myth not for the sake of telling stories but to survive… great Art always transcends narration to sink roots in universality… l’unpredictability is the matrix of great art just as unpredictability is the matrix of all philosophical and metaphysical feeling… in fact, through irreconcilable works, Di Bella re-establishes a link in the chaos of reality, reinventing the myth… demanding from the sign maximum power…
Precisely because men have lived with myth since time immemorial, Di Bella transcends languages in a continuous evolution by adopting the power of signs as an exorcism, a safeguard, towards everything that is unknown, inexorable, mysterious… Di Bella acts as an archaic man by provoking a “shift” between the so-called sacred and profane time…