É uscito venerdì 17 maggio 2024 su tutte le piattaforme digitali per Futura Dischi (e in distribuzione The Orchard), “Non è la siccità” il nuovo EP di Frisàri.
Un nuovo capitolo, già anticipato dal singolo “Giurami” – metà di questo doppio singolo – che nasce dall’idea di una sessione in presa diretta: un risultato vibrante e del tutto connesso alla dimensione live, una parte fondamentale del progetto Frisàri. Il tutto è stato realizzato con lo sfondo e la complicità del Blap Studio di Milano. Questo disco è composto quindi da due soli brani: “Giurami” e “Se non ti bagni con me”. l’EP è frutto di due anni di lavoro e decine di brani lasciati per strada, il suo titolo é una provocazione al mercato discografico che tende ad incentivare quantità e produttività come unità di misura del valore di un percorso artistico.
Milano non è una città facile, e Francesco ce lo conferma, ma ci siamo fatti raccontare molto altro.
Qual è il fil rouge che può unire questi due pezzi che riunito in “Non è la siccità”? Musica e testo come viaggiano insieme?
Questa é una domanda a cui potrebbe rispondere meglio un ascoltatore esterno e non io che queste canzoni le ho scritte. Penso che musica e testo nella forma canzone siano legati al punto da poterli considerare parti strumentali del brano (nel senso musicale del termine). Il rapporto tra le due canzoni dell’EP é simile a quello tra musica e testo.
Come mai hai scelto di realizzare una session in presa diretta? Il fine è sempre stato sin da subito arrivare a due brani del genere?
Le pre produzioni e le sessioni ritmiche finali sono state registrate in una take in presa diretta e poi ho aggiunto alcune voci e chitarre ambientali registrate nei giorni successivi. Non sono ancora pienamente soddisfatto delle mie canzoni e spero che questo sia sintomo di un percorso di crescita. Per rispondere alla seconda parte direi che sì le idee erano chiare ben prima di entrare in studio.
Al Blap Studio hanno capito subito cosa volevi tirare fuori?
Non proprio ma il team ha lavorato bene, direi che il Blap studio e chi ci ha dato una mano in quelle sessioni di registrazione era più concentrato sul lato tecnico che artistico e su questo va riconosciuto il loro ottimo lavoro.
E in che senso “Non è la siccità” è anche una provocazione al mercato discografico. Ci spieghi in che senso?
Sento sempre più pressione nel mondo della musica per produrre e pubblicare canzoni in maniera costante e questo non é sempre compatibile con un percorso creativo sano. Ci sono canzoni che richiedono anni per essere pronte e forzare i tempi non può che abbassare il livello di quello che si propone.
Scegliere di pubblicare un EP di soli due brani e chiamarlo “Non è la siccità” a due anni dall’uscita del mio primo album spero possa essere una dichiarazione di intenti in questo senso.
E in questa Milano piena d’acqua, come stai?
A dire la verità non benissimo, non per ragioni climatiche anche se un po’ di meteoropatia me la porto dietro. É un periodo particolare e Milano non é sfavillante come qualche anno fa, ho imparato a voler bene a questa città e sto imparando a conoscermi e anche questo periodo probabilmente “non é la siccità” e passerà.
Morgana Grancia