Oggi incontro il cantautore Stillpani nome d’arte di Alessandro Paniccia (L’Aquila, il 12 aprile 1999) che ci parla del suo album d’esordio dal titolo “Panic Room” (Kimura) disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 19 aprile 2024.Stillpani inizia la sua carriera nel 2019 con il singolo “Immortale” che riscuote un buon successo in città. Seguono altri due singoli e la pubblicazione dell’EP “4912” nel 2020. Con questi brani riesce a fare buone esperienze nell’ambito live e attira su di sé attenzioni di case discografiche. Nel periodo 2021/2022 pubblica quattro singoli: “Pagine Vuote”, “Schiaffi”, “Sto Bene/Sto Male e “Vertigine” che alternano varie sonorità l’una dall’altra. Nel 2023, dopo un piccolo periodo di inattività, pubblica nel 2023 “A Galla”, “Contromano” e la cover “La descrizione di un attimo”, singoli prodotti da Etrusko e Phonez (Alti Records), come tutti gli altri lavori precedentemente citati, e pubblicati da Kimura. Ma facciamo raccontare il suo nuovo album direttamente dall’autore.
Ciao Alessandro, “Panic Room”, il tuo primo album ed è un lavoro che affronta un viaggio interiore attraverso la musica. Raccontarci come nasce questo album e cos’è questa stanza?
È un album che nasce dalla seconda traccia dello stesso “Panic Room” che dà il nome dell’intero disco. “Panic Room” è la prima traccia nata in studio dopo il mio primo EP. Si tratta di una canzone che racconta la stanza in cui mi rifuggiavo durante i mei momenti di malinconia e non solo, ma anche nei momenti belli e quindi l’idea da un viaggio interiore ricco di ricordi, che racconto perché ho sentito il bisogno di esternare determinate emozioni. Parlando del singolo dal titolo “Panic Room” è una canzone a cui tengo di più, affronto un tema forte per me, la malinconia, impersonificata da una donna pronta a togliermi tutto che pian piano riesco ad allontanare.
In un tuo commento parlando di questo album hai detto delle bellissime parole “La mia panic room è la musica, la scrittura che nonostante tutto continuano a proteggermi dalle varie ‘minacce’ che la vita ci presenta. Mi piaceva molto l’idea di racchiudere dentro un disco tutte le mie più grandi paure, i miei dubbi e i miei stati d’animo più profondi…”. Quando e come nato questo tuo bisogno, amore di scrivere?
Tutto nasce intorno ai 13/14 anni, qui sviluppavo in me la mia passione e amore per la musica, rap e per la scrittura sentendo il bisogno di scrivere e di far musica.
L’album è composto da 8 tracce. Tra questi c’è “La descrizione di un attimo” dei Tiromancino e nel tuo singolo “Quante volte”duetti con Tekla. Cosa ci dici di questa collaborazione con Tekla e della canzone che cantate insieme?
“Quante volte” è una canzone che ho scritto ad una persona che non fa più parte della mia vita da un po’ di anni ormai. È un brano, impreziosito dalla prorompente voce di Tekla è un botta e risposta tra due parti che si sono allontanate con il tempo, la sintonia che si crea nella canzone è magica. Ho scelto Francesca per questo brano perchè sapevamo che poteva dare un qualcosa in più ad una canzone che in fase di realizzazione aveva già detto tanto, quando mi è arrivata la sua strofa ero felicissimo della scelta e sapevo di aver affidato un brano per me speciale nelle mani giuste”. Per quanto riguarda “La descrizione di un attimo”, è un ricordo bellissimo legato alla mia infanzia, volevo riportare questa canzone dei Tiromancino che cantavo da bambino insieme a mia madre.
Un bellissimo disco, io lo ascoltato e mi è piacciuto tantissimo. Perché le persone devono ascoltare questo tuo disco?
Perchè è un disco in cui mi sono analizzarto molto e lo fatto con l’augurio di essere una voce delle persone che vivono le stesse situazioni che vivo o che ho vissuto e sperò che la gente si possa ritrovare attraverso il mio disco.
Parliamo dei tuoi impegni musicali. Hai in programma dei concetti, ci puoi anticipare qualche data?
Al momento abbiamo presentato il disco nella mia città, e questa estate ci saranno dei concetti, tra Roma, Milano e L’Aquila. Per conoscere le date dei concetti che faremmo vi invito a seguire le miei pagine Fecebok/Instagram dove mi trovate come Stillpani.
Invitiamo il pubblico a seguire queste pagine ma anche di comprare questo disco. Augurandoti una una buona estate e buon lavoro grazie per questa intervista e un caro saluto.
Grazie a te Giuseppe, una buona estate e buon lavoro anche a te e alla redazione e amici del corriere dello spettacolo.
Giuseppe Sanfilippo
“PANIC ROOM” – TRACK-LIST:
- Intro/Cosa sono?
- Panic Room
- A Galla
- Contromano
- Catene
- Ego
- La Descrizione Di Un Attimo
- Quante volte