Più veri di realtà, qui è la loro abilità.
Pazienza certosina, tecnica soave, il pensiero di una cosa si trasforma in quella cosa.
Che parta da un ritratto, da un ricordo o da uno scatto, fai a meno di una foto, lì la camera va a riposo.
Il riflesso non spaventa ché del bianco son padroni, come bucce di una frutta.
Ma che belli quei limoni!
Si resta annichiliti da cotanta abilità, per capir se vero o falso toccar la tela è una necessità
I capelli, quei ribelli.
Poi le foglie come figlie
E le mura! Muratura
Guarda gli occhi, ti ci specchi.
Il pennello accarezza la superficie per limare ogni dettaglio.
Basta poco, calcare appena, e produci già uno sbaglio.
Non mi resta che plaudire chi realizza un tale ardire…
ROViRO’