Le Ragazze Punk sono una girl band multietnica composta da quattro giovanissime ragazze, Lisa, Sofia, Christel e Naike. Le ragazze si sono ritrovate nella stessa classe di una scuola artistica e hanno deciso di formare una band. Il primo brano che hanno scritto si chiama “RagazzePunk” che non è mai stato pubblicato e che parlava di ragazze che sono in giro a divertirsi in maniera libera e sbarazzina. Così hanno deciso che il nome di quella “folle energia” poteva essere adatto a loro. Pur non essendo punk a loro piace il nome e il concetto che sta dietro alla parola e lo legano alla libertà di vivere e di esprimersi delle ragazze in modo da non venir giudicate sbagliate quando un maschio fa le stesse cose e viene giudicato un figo. Dopo l’esordio a X Factor con “Stella di Hollywood” e l’uscita di “LUV U”, “LA MOTO” è il loto nuovo singolo disponibile sulle piattaforme digitali dal 24 maggio 2024 e in rotazione radiofonica da venerdì 31 maggio. Li ho incontrati proprio per parlare di questo nuovo singolo.
Ciao ragazze, bentrovate al corriere dello spettacolo. Parliamo subito del vostro ultimo singolo “La moto” appunto: Cosa mi raccontate di questo?
Questo brano è stato frutto del nostro timer di lavoro che c’è l’hanno proposto. Noi siamo interpreti di questo brano; naturalmente ci siamo messi in studio con loro, per vedere cosa ci piaceva, cosa volevamo cambiare e cosa non cambiare. Tuttavia fondamentalmente è un brano che nasce dalla voglia di uscire dagli schemi e proporre qualcosa di nuovo. Lo stesso parla di un lungo viaggio in due, per raggiungere il mare, lungo la costa su una moto.
Siete molto unite che proponete un brano moderno, che ha un sapore di tormentone, accattivante che riflette le esperienze e le emozioni dell’adolescenza di oggi. Aggiungo che è un pezzo decorato sì di gioventù, di emozioni e sentimenti che dei giovani vivono, ma forese anche accompagnato dalla epoca che viviamo o comunque la mia sensazione è proprio questa: da una parte i sentimenti di quattro giovani ragazze che riflettono i giovani, dall’altra la nostra epoca e il modo di vivere i propri sentimenti. È allo stesso tempo mi dà la sensazione di una canzone di stile futurista che elogia la macchia o il mezzo di trasporto in generale, con sentimenti che sembrano essere vissuti con un certo distacco e con un po’ malinconia. Tuttavia, mi avete parlato di un timer di lavoro, che vi segue, propongono le canzoni ma naturalmente vuoi quattro siete coloro che le scegliete ma fatte anche delle vostre proposte, in particolar modo, proprio quando sentite il bisogno di esprimere, comunicare qualcosa: Come scegliete le vostre canzoni e come lavorate ai vostri brani?
Molto spesso ci ritroviamo nel nostro studio, magari con una base di riferimento, è iniziamo a scrivere, a gettare giù un’idea, parliamo tra di noi e da viene fuori il pezzo. Questi sono momenti nostri, viviamo questi momenti in cui gettiamo un testo, laddove ognuna di noi ci mette il suo. Naturalmente, vi sono canzoni che nascono per il bisogno di uno sfogo, di tirare fuori proprio un momento particolare. Ad esempio “LUV U” è nata proprio in un mio momento in cui avevo bisogno di sfogami. In tali momenti, noi ci supportiamo, concediamo di scrivere qualcosa, un sentimento che viviamo. Poi le altre a quello che viene fuori, gli aggiungono il proprio.
Ricordiamo che “La moto” è un singolo accompagnato da un videoclip ed è anticipato da alcuni contenuti sui canali ufficiali di Tik Tok e Instagram della vostra band. In una vostra dichiarazione avete detto “Nessuna di noi ha la patente per la moto. Questo non toglie che sulla moto ci puoi andare in 2”, interpreto questa frase con un messaggio immenso, un grande messaggio ricco di umiltà e verità. Non rivelo la mia interpretazione preferisco lasciarla al commento del pubblico. Ho letto che Paolo Meneguzzi insieme la Pop music – school sta seguendo il vostro percorso artistico che sta ottenendo un buon riscontro. Come è nato la vostra band?
Ci siamo conosciuti in Accademia e a un certo punto ci siamo trovati insieme con la voglia di incontrare, parlare, di esprimerci, in un momento in cui non sai come esprimere quello che vuoi dire, comunicare, perché alla nostra età non si né adulte e nemmeno piccole ma non è facile esprimere quello che vogliamo comunicare.
È proprio da qui, come mi avete raccontato è nata prima di tutto la vostra amicizia, fatta da ragazze più o meno coetanei, che si aiutano, si sostengono a vicenda per esprimersi e comunicare condividendo la passione e musica. È proprio per tutto questo, per l’atmosfera di purezza di amicizia, per la vostra umiltà con cui fatte musica, magari in modo semplice, a volte in un modo non facile da comprende ma con tantissima comunicazione, messaggi che possiamo scoprire se ascoltiamo bene queste vostre canzoni ci salutiamo. Vi auguro ogni bene, una buona estate e tanta fortuna per il presente.
Grazie Giuseppe, un caro saluto a tutte noi a te alla redazione e al pubblico che vi segue.
Giuseppe Sanfilippo