A tu per tu con Costanzo del Pinto

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Ciao Costanzo da dove viene la tua passione per la musica? Hai sempre sognato di diventare un cantante?

Ciao! Vengo da una piccola realtà dove i nostri “social” sono stati gli strumenti musicali ed i garage dei nostri genitori. (Per non dire il salotto di casa con strumenti montati, un allevamento di cavi a terra e 10 persone dentro). Ma se guardo al di là dell’adolescenza, mi rendo conto che è iniziato tutto molto prima. Da bambino avevo una particolare sensibilità uditiva ed una fame di musica inspiegabile. Se iniziava una canzone da un qualsiasi impianto, io ero lì, ad ascoltare con attenzione. Ricordo la prima volta con un paio di cuffie ed Africa dei Toto, fu quello l’inizio di tutto, secondo me. Con gli strumenti, prima della voce. La batteria è stata il mio primo amore, iniziai a cantare suonando la batteria, con un’asta circolare, in contemporanea.

Che genere musicale proponi?

Un caro amico dice: Non esistono generi musicali, ma solo buona musica. Quanto è vero! Tuttavia la musica pop ha veramente infiniti rami. Mi piace riconoscermi in più di questi, a seconda del messaggio che intendo mandare.

Cantante maschile

Zucchero, Sugar, Fornaciari.

Cantante femminile

Anna Oxa

Gruppo preferito?

Queen

Come ti senti prima di andare in scena? Hai dei rituali?

È molto importante per me sapere che tutto lo staff sia nelle giuste condizioni per cominciare lo spettacolo. Dopodiché 10 minuti di isolamento e di respirazione anti stress. Non sono scaramantico in alcun modo.

Che tipo di musica ascolti e quale pensi sia l’artista, italiano o internazionale, che ti ha maggiormente influenzato

Tra i più bei complimenti ricevuti, mi sono sentito dire: “Stasera sembra di aver ascoltato la Oxa al Maschile”. Ho lavorato tanto su me stesso e sull’interpretazione dei miei concetti, un complimento del genere non poteva che essere di alto gradimento. Sono però da sempre concentrato su un modus operandi internazionale.

Quali sono i tuoi progetti e i tuoi sogni per il futuro?

Vivo di musica da quasi tutta la mia vita, ma ho iniziato facendo il gommista, in cerca di un guadagno per sostenere i miei progetti artistici. Poi sono passato in una fabbrica di vetri per auto, fino ad aver superato le selezioni online di un importante contest internazionale a Sochi, Russia, vincendolo in seguito. Da lì partirono una serie di eventi presenti nella mia bio, come anche la partecipazione al programma Amici una volta ritornato in Italia, che ad oggi mi permettono di vivere di ciò che amo, nonostante i tanti sacrifici per realizzare il futuro. Se mi chiedete quindi qual è il mio sogno, è dunque continuare a sognare!

Cosa ti piace del tuo carattere e cosa non ti piace?

Del mio carattere amo la mia resilienza, direi spaventosamente esagerata alle volte. Essere anche costantemente alla ricerca di uno sviluppo interiore, mi fa sentire bene. Non mi piace invece quella parte di me che vede tutto come una propria responsabilità. A volte bisogna pensare a se stessi ed io non sono molto bravo in questo.

Cosa ti piace del tuo fisico e cosa cambieresti?

Mi sento a posto con il mio corpo, fino ad una settimana prima dell’estate! Scherzi a parte, aumenterei ancora un po’ l’attività fisica, ma più per la mente.

Cosa pensi dei talent e la tua esperienza.
Dopo diversi tour con cantanti famosi ora sei in tour con Dodi Battaglia. Che consigli ti dà e cosa vuoi imparare da lui?

Penso che i talent siano un buon trampolino di lancio, ma dopo avervi partecipato, senza assolutamente sputare nel piatto, posso confermare che non c’è la giusta dedizione nei confronti dei singoli partecipanti. Sarebbe impossibile d’altronde rispettare i tempi televisivi. Come percezione ed elaborazione di un talento, ci vedevo meglio i vecchi talent scout che andavano ad ascoltare i live con le proprie orecchie, senza autotune. Se fosse ancora così credo avremmo meno fumo e più arrosto in giro. Con Dodi è nato un rapporto molto vero, da ormai 8 anni. Dopo più di 300 concerti, 4 Album e 2 DVD Live insieme, basta uno sguardo, come dire.

Sei fidanzato? Se sì come si chiama la tua ragazza cosa fa nella vita la tua le cosa pensa del tuo percorso artistico?

Amo la mia compagna da 7 anni, Alessandra. Una persona rara, oltre che bellissima. Se sono ancora su questa strada lo devo a lei, che al contrario di altre persone, ha fatto di tutto per non farmi mai mollare nei momenti bui. Potrei scritturarla come Road Manager, una potenza! Ma preferisce il suo equilibrio, la sua indipendenza ed il suo lavoro di sempre, l’assistente tecnica.

La canzone del cuore?

“La sera dei miracoli” di Lucio Dalla

Dove andresti in vacanza?

Tanta curiosità per Africa e Giappone, spero Presto!

Studi o lavori?

Vivo di ciò che amo, sono grato per questo ogni mattina.

Caro Costanzo grazie per la chiacchierata lasciaci i tuoi link social per seguire le tue pagine e in bocca al lupo

Viva il lupo ed un forte abbraccio a voi! Se vi va, potete sostenermi sui miei social

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