Considerato uno dei massimi poemi mai scritti nella storia dell’uomo, il Mahabharata consta di centomila versi in sanscrito suddivisi in diciotto libri e racconta ogni aspetto della vita sulla terra interpretato secondo la tradizione vedica. E dunque un’impresa coraggiosa, direi titanica, quella affrontata da Stefania Lo Russo e da Marco M. Pernich che ne ha curato la versione italiana.
Lo Russo costruisce uno spettacolo ad intarsio con abilità non solo scenografica ma soprattutto ritmica, consentendo così allo spettatore di immergersi, ognuno con i suoi tempi, nel flusso della narrazione guidato da un sottofondo musicale che se da un lato è rispettoso della tradizione indiana, dall’altro, miracolosamente, si adegua anche al ritmo impaziente della vita di oggi. Guerra, pace, amore, odio, religione, magia…nulla è tralasciato dell’opera originale e in sintesi, nulla viene tralasciato nello spettacolo di Lo Russo soprattutto dal punto di vista dell’attualizzazione. Notevole infatti è anche l’attenzione e il riguardo con cui la regista da spazio alla figura femminile che qui assume prevalentemente il compito di stemperare il conflitto, indurre l’amico, l’amante o il nemico alla saggezza, alla rinuncia alla violenza, purtroppo non sempre riuscendoci.
Il sottotesto dell’opera ci suggerisce la riflessione che, in un tempo in cui soffiano venti di guerra, sembra quasi superfluo invocare la pace ma conviene comunque provarci ricordando che “l’Invisibile esiste ed è efficace anche se noi non ci crediamo più”.
In conclusione parlo di uno spettacolo che, più che visto, va ‘gustato’, nel senso letterale del termine e anche più volte.
Ombretta De Biase
Uno spettacolo di Stefania Lo Russo su testo di marco m. pernich Musiche della tradizione indiana rielaborate ed eseguite da Sofia Pauli e Thi Ly Procacci Coreografie di Stefania Lo Russo con la collaborazione di Daniela Chiarello. Costumi di Valeria Prelli Regini Con: Andrea Bonzi, Andrea Pella, Ailin Tracchia, Bianca Cerro, Bianca Del Basso, Francesco Nigrelli, Lorenzo Fonti, Elisa Marinai, Giacomo Piseri, Leonardo Sarzi-Brag,. Riccardo Serra