Bagno di folla per la serata rock dei Toto a Umbria Jazz

Data:

Umbria Jazz Festival, Perugia. Mercoledì 17 luglio 2024

Dopo il memorabile concerto di Lenny Kravitz di sabato 13 luglio, l’Arena Santa Giuliana ha fatto registrare un altro “tutto esaurito” per la seconda serata rock in programma a “Umbria Jazz”, che ha visto protagonisti i mitici Toto.

Campioni di un pop rock radiofonico (il cosiddetto AOR) di facile presa e dallo stile inconfondibile, frutto dell’abile mescolanza di vari generi musicali, i Toto vantano una carriera ultraquarantennale – il primo album è del 1978 – e un grande seguito di fan anche nel nostro Paese, cosa confermata dalla partecipazione e dal calore dimostrati dal pubblico perugino nei confronti della band californiana. Questo è stato il primo dei loro quattro concerti previsti in Italia per il tour 2024.

Guidati dal leader Steve Lukather (voce e chitarra, unico membro superstite della formazione originaria) e dal cantante Joseph Williams, in due ore di musica i Toto hanno passato in rassegna i loro più grandi successi con mano ferma e sicura, attingendo in particolare al repertorio dei primi anni di carriera (dalla fine degli anni Settanta alla seconda metà degli anni Ottanta), il loro periodo d’oro, culminato nel botto di Toto IV (1982).

Partenza in quarta, con Hold the Line che ha subito fatto scattare tutti in piedi; poi, scaletta che ha giocato sul sicuro con pezzi del calibro di Stop Loving You, Pamela, Georgy Porgy, la strumentale Jake to the Bone, le belle cover di Little Wing (Jimi Hendrix) e With a Little Help From My Friends (Beatles). In mezzo, anche qualche pagina più recente e meno nota (Dying on My Feet). Gran finale con le attese Rosanna e Africa.

Oltre a Lukather e Williams, entrambi in stato di grazia, anche gli altri musicisti hanno suonato in maniera impeccabile, con menzione particolare per il tastierista e cantante Greg Phillinganes, che vanta un passato di collaborazioni illustri (Stevie Wonder e Michael Jackson, giusto per fare due nomi…), e per il batterista Shannon Forrest, autore di un pirotecnico assolo che ha riscaldato ulteriormente un’atmosfera già torrida per via delle temperature africane di questi giorni.

Francesco Vignaroli

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