Scatta la nuova edizione del Teatro Marconi Arte e Cultura per luglio

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Come ogni anno con l’arrivo del mese , forse, più caldo dell’anno dominato dall’anticiclone di Caronte con temperature bollenti fino a 40 gradi, specie nelle isole è partita la nuova edizione del Festival del Teatro Marconi sulla Cristoforo Colombo, che come oasi dell’Arte,Teatro, Letteratura, Musica e Danza, nella canicola di Roma, prevede una serie di 9 spettacoli per tutto il mese corrente. Il primo ad andare in scena è stata una rivisitazione dell’artista iberico con i baffi, ovvero Salvator Dalì che in modo fantastico, paradossale e surreale, Demian Antonio Aprea in maniera sobria e misurata, interagendo con il pubblico , ha portato in scena con un’essenziale biografia della vita del pittore ed immedesimandosi nelle diverse estroversioni della sua ambigua personalità, calandosi nei panni dei vari personaggi che incontrò nel corso della sua esistenza. Ne è risultato, sia pure talvolta in modo confuso, frammentario, superficiale ed approssimativo, un pittore anticonformista, stravagante ed ambivalente nelle sue scelte sessuali, con una predilezione per l’arte di genere naif ed una nuova visione dei rapporti umani,fino al buon gusto per la tavola ed alla sfida ai tiranni e dominatori sanguinari, come Hitler con il bombardamento di Guernica ritratto in modo splendido e maniera realista della catastrofe dal pennello celebre di Picasso durante la guerra civile spagnola tra Brigate e Falangi dal 1936 al ’39 con la vittoria del “Caudillo” Franco. Per questo lavoro con cui nel 2022 Aprea vinse il Premio Montecompatri quale miglior attore ci fa rivivere le figure dialettiche non solo di Picasso, ma altresì di Lorca e della moglie Gala, la sua modella prediletta dal vivo per il nudo pittorico, con cui ebbe un legame intenso e conflittuale, antitetico, per la sua forte gelosia e la condotta non irreprensibile della consorte.L’ha accompagnato con un sublime tocco pizzicato della chitarra con il flamenco del’900 Francesca Turchetti,mentre Gala è comparsa in sala , attraversandola tutta dal fondo, senza la “quarta parete” abolita da Pirandello,come un’affascinante e splendida mantide e silfide nelle vesti mascoline della sciantosa Amanda Lear che aspirava la sigaretta con il bocchino tra le labbra ed il fumo che si disperdeva dintorno. Ella è stata sentimentalmente e talora polemicamente la compagna delle sue folli vicissitudini, con lui che si definiva la sua opera d ‘arte, abbattendo le formule classiche ed avversando l’insulso astrattismo che non aveva alcuna attinenza con la società. In qualche momento ha chiesto al pubblico quale pittore spagnolo di conoscenza, ora che sono sulla cresta dell’onda per la vittoria degli Europei di calcio con le forze e giovanili della cantera da loro cresciuta tecnicamente con la giusta attenzione per il ricambio generazionale, ottenendo come risposta i pittori del ‘500 Velasquez e Goya ammirabili al Prado, oltre ad El Greco, per cui è andato con la mediazione recitativa di Aprea su tutte le furie indomabili.Stefania Visconti con un incidere passionale ha dato una perfetta interpretazione di Gala liberata dai condizionamenti della mente e dalla durezza immobile dei polsi,ma sciolta e dominatrice sensitiva similmente ad una Dea. Lo spettacolo durato circa 80 minuti ha veramente interessato il poco pubblico presente, dato che quest’anno per problemi strutturali e logistici non è possibile usufruire come nella passata stagione del palco esterno. In ordine vi proponiamo la calendarizzazione dei prossimi spettacoli : 1) il 19 “Naufraghi da marciapiede” di Stefano Starna e Nicoletta della Corte. 2) il 20 “Serenate e Stornelli romani romani” di Paolo Gatti. 3) il 21 “Ti racconto Anna mia” di Mila Moretti. 4) il 23 “L’uomo che volò oltre se stesso” di e con Giuseppe Manfridi. 5) il 24 “Sei personaggi in cerca d’autore” di L. Pirandello 6) il 25 Compagnia Echoes Gala di Danza con le coreografie di Giuliana Maglia.7) il 26 ultimo appuntamento con “Maria Callas” di Kevin Arduini.e la Compagnia Nestor Theater . La Direzione artistica sarà come sempre del valente ed esperto, competente, regista teatrale Felice Della Corte. Buona scelta a tutti voi.

Giancarlo Lungarini

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