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Il mondo intero festeggia la grande Sophia Loren

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 “Il colore è un mezzo per esercitare un influsso diretto sull’Anima. Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’Anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che con questo o quel tasto porta l’anima a vibrare.” Come la bravissima Sophia Loren che quest’anno il 20 settembre compie 90 anni. Da giovanissima a un concorso di bellezza fu notata da Carlo Ponti, che poi diventerà suo marito per procura in Messico nel 1957 tra mille polemiche in Italia visto che, il produttore era già sposato e il divorzio non era ancora consentito. Lo stesso Ponti sarà colui che le offrirà il primo contratto e a consigliarle di usare un nome d’arte: Sophia Lazzaro prima e Sophia Loren poi. Con  questo nome e cognome girerà le prime pellicole di successo a fianco di Alberto Sordi.. L’incontro decisivo della sua carriera comunque fu quello con Vittorio De Sica. Il grande regista e attore la diresse nel film a episodi ‘L’oro di Napoli’, in cui recitava al fianco dello stesso De Sica, Totò, Silvana Mangano ed Eduardo De Filippo e ‘Miseria e nobiltà’ di Mario Mattoli, adattamento dell’opera di Vincenzo Scarpetta, di nuovo al fianco di Totò. Proprio riguardo al suo rapporto con De Sica, la Loren ha raccontato spesso in molte sue interviste: “Devo ringraziare mio marito e De Sica. Ho cominciato dal niente. Mia madre era una povera signora, morivamo di fame e siamo andate a Roma. Senza persone che credono in te non vai da nessuna parte. Incontrai Carlo Ponti, il mio futuro marito, e mi fece conoscere Vittorio De Sica. Lo porto nel cuore – ha detto l’attrice – doveva fare ‘L’oro di Napolì, stavamo nell’ufficio di De Laurentiis, non osavo dire una battuta. Capii che gli ero piaciuta dal modo in cui mi parlava: ‘Siccome parto per Napoli ti faccio un provino subito, se va bene puoi fare la pizzaiola’. Mi misi a piangere. ‘Domani vieni sul set’. Così fu. De Sica era adorabile, un uomo di cuore. Unico. Ha creduto in me”.  Di Totò, invece, nell’autobiografia ‘Sophia Loren. Ieri, oggi, domani la stessa ha scritto: “Titubante, mi ero avvicinata per presentarmi: ‘Scicolone Sophia, molto onorata’. Lui era stato dolce, mi aveva sorriso e mi aveva offerto un pò del suo tempo prezioso. ‘Che ci fa qui una guaglioncella come te? Da dove vieni?’. ‘Sono di Pozzuoli, sono qui per fare il cinema’. ‘Ah… il cinema’ aveva sospirato, dedicandomi una delle sue celebri facce. Per un istante la sua ironica, irresistibile malinconia fu tutta per me. La bevvi, come un bicchiere d’acqua fresca, e mi sentii più forte. Se Totò mi stava regalando un pizzico della sua attenzione, significava che tutto era possibile. Che tutto il meglio era già qui. Ma il Principe non si era limitato alle parole – aggiunse Sophia nel libro – alla fine, intuendo ciò che avevo tentato di nascondere, mi aveva messo in mano centomila lire. Credo mi avesse letto negli occhi la fame: di cibo, di lavoro, o forse più semplicemente di cinema. Io e mammina ci mangiammo a lungo, come se avessimo vinto al lotto”. Buon compleanno Big Star un orgoglio tutto italiano … no campanoooo anzi napoletano.

Clementina Leone

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