Il 19 ottobre 24 alle 09:00 è stato portato in scena al teatro politeama di Napoli uno spettacolo totalmente stravagante dove si cercava di adoperare la differenza del suono attraverso la sua parte più vitale e nell’essenza dell’io stesso, naturalmente tantissimi riferimenti e citazioni a filosofi come Parmenide e Anassimandro ricoprono il ruolo di questo gioco al teatro, Pitagora la fa da padrona o per meglio dire la fa da padrone con la musica il suono e l’allungamento delle note che pervadono il corpo umano, la scusa di Orfeo perché alla fine era questo una scusa dettato dal gioco delle parti, il gioco a cui gli attori sono morti ispirare perché naturalmente Orfeo non rappresentava questa volta la divinità del tantomeno poteva essere l’artefile che rappresentava il divino inconscio ma al contrario poteva essere visto solamente come l’essenza nella parte finale, l’applauso generale diritto pubblico è durato per oltre cinque minuti anche perché mostrando la bandiera ad oggi in guerra è stato dato un segno di inclusione, gli artisti hanno fatto capire che sono a favore del Popolo palestinese e soprattutto inclusivi verso questi ultimi
Emmanuele Paudice