In scena dal 5 al 10 novembre al teatro “ Eleonora Duse” di Genova
“La decapitazione di Marco Glauco” è una “Produzione Teatro Nazionale di Genova, CTB Centro Teatrale Bresciano, Centro Teatrale MaMiMò”. L’ intrigante spettacolo è l’opera prima dell’autore e regista Riccardo Cacace che con sé stesso porta in scena la giovanissima compagnia “ La corte di Pagobardo” formata da ex allievi della “Scuola del Teatro Nazionale di Genova”. La trama sembra una rievocazione di una antica tragedia. Un uomo che si definisce “meschino” chiede di parlare con il suo carnefice prima che venga eseguita la pena capitale. Lo spettacolo è un continuo avvicendarsi di contesti e situazioni. Nelle parole di Marco Glauco il passato e il presente si intrecciano tra loro fino a confondersi: ma l’incubo dell’inevitabile è lì inesorabile che attende. Le sue giustificazioni sono interrotte dalle parole del “boia”. La confessione del prigioniero e le sue scusanti sono frammenti di una vita ormai conscia di essere giunta all’epilogo. Il suo è solo un vano tentativo per tentare di giustificare sé stesso e le proprie ossessioni. Intanto l’orripilante scure è lì in angosciosa evidenza.
Il regista Riccardo Cacace dice:
“Un uomo, che si definisce “meschino”, implora il suo boia di ritardare l’esecuzione, per raccontare la sua storia. Il boia posa l’ascia e ascolta. Ecco allora una serie di ricordi, sulle ultime settimane di vita dell’uomo, che verranno svelati al boia nel velleitario intento di impietosirlo. Ma le ragioni della condanna a morte verranno a galla, e con loro il segreto che si cela dietro la presunta meschinità”.
Marco Gualco è il protagonista di una trama che alimenta una storia dentro la storia. Al suo fianco Riccardo Cacace che svolge il duplice ruolo di attore e regista. Senza dimenticare: Susanna Valtucci, Vincenzo Castellone, Matteo Sintucci e Matteo Alfonso che con le loro grandi doti attoriali impreziosiscono una drammaturgia coinvolgente e di grande impatto emotivo.
Giuliano Angeletti
