In scena dal 30 ottobre al 10 novembre al teatro “ Gustavo Modena” di Genova
“ Roberto Zucco” progetto “Bluemotion” è una “Produzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Metastasio di Prato e Romaeuropa Festival in collaborazione con Angelo Mai, AMAT, Istituto Italiano di Cultura di Parigi, Olinda”. Lo spettacolo è nato dalla penna di Bernard-Marie Koltès, un titano della drammaturgia contemporanea ed è portato in scena con regia adattamento scene e video da Giorgina Pi con traduzione di Francesco Bergamasco.
La regista Giorgina Pi dice del suo spettacolo:
“Roberto Zucco arriva per me dopo anni di lavoro sulla riscrittura della tragedia greca. Dopo Tiresia, Filottete e Pilade, dopo aver attraversato le visioni di Kae Tempest, Sofocle, Adrienne Rich, Heiner Müller, Pier Paolo Pasolini, ecco finalmente Bernard-Marie Koltès. Lo sguardo è su un antieroe, su un personaggio che del mito prende la capacità di mettere in luce pieghe oscure dell’umano, le più turpi come ad esempio il matricidio”.
Di nuovo Giorgina Pi dice:
“Roberto Zucco per me è l’incarnazione contemporanea dell’ossessione della sfida come forma di follia del nostro tempo, incisa in un mondo impari e costitutivamente violento. Questa dimensione dell’esistere è raccontata da uno straordinario coro di personaggi. Questa miriade di volti avvolge Zucco in un ritmo serrato, in un découpage che assomiglia a quello di una sceneggiatura cinematografica”.
“Roberto Zucco” è l’ultima opera di Koltès prima della sua scomparsa nel 1989. La drammaturgia prende anima da fatti di cronaca veramente accaduti. Il testo entra dentro le violenze di Roberto Zucco arrestato per aver trucidato i propri genitori nel 1981 a Meste. Roberto dichiarato infermo di mente dal tribunale (poiché affetto da schizofrenia paranoide e da disturbo antisociale di personalità), viene condannato a 10 anni e internato nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia. In seguito, approfittando di un permesso il giovane evade. Zucco pur ricercato da polizie di vari stati, continua la sua delittuosa latitanza in Francia commettendo altri cinque omicidi. Nel 1988 in fuga, al suo ritorno in Italia viene finalmente arrestato. Roberto Zucco nel 1988 si toglie la vita nel carcere di Vicenza. Sul palco Valentino Mannias, Andrea Argentieri, Flavia Bakiu, Monica Demuru, Gaia Insenga, Giampiero Judica, Dimitrios Papavasilìu, Aurora Peres, Alessandro Riceci, Kevin Manuel Rubino, Alexia Sarantopoulou sono perfetti nel loro ruolo. La maestra di regia Giorgina Pi con sublime bravura porta in scena le nere piaghe della natura umana.
Giuliano Angeletti
