In scena dal 13 al 17 novembre al teatro “ Eleonora Duse” di Genova
“Medea assolo” è una “Produzione Lunaria Teatro”. Il tenace lavoro di “Lunaria Teatro” entra dentro il cuore del capolavoro di Euripide. I personaggi del mito, nella pregiata riduzione di margherita Rubino con regia di Daniela Ardini prendono vita ed anima nel corpo di una sola attrice. Le complessità dei personaggi sono sublimate da Raffaella Azim. L’attrice veneziana in scena assume su di sé tutte le complesse personalità del testo euripideo. In scena davanti ad un bicchiere di vino l’inedita e multiforme Medea apre la sua valigia dei ricordi e racconta al pubblico la sua tragica vicenda di migrante, amante, madre, donna tradita e vendicativa. Oltra alla straniera maga e figlicida, la nostra Raffaella Azim prende anche le sembianze dell’irriconoscente Giasone, di Creonte, Egeo e la nutrice testimone dei tragici fatti.
La regista Daniela Ardini dice:
“La Medea di Euripide è un abisso dove le scoperte sono continue più ti immergi nel testo, più cogli frammenti di pensiero, sentimenti, emozioni che dilatano il personaggio della protagonista e lo portano all’oggi. Nel personaggio di Medea lo scontro tra razionale e irrazionale si fa strategia di sopravvivenza: scende nel buio dell’abisso, ma lì trova la traccia fosforescente che le permette di risalire e pianificare con lucidità la sua vendetta. La riduzione del testo non intacca la parola euripidea, del resto Margherita Rubino è grecista di chiara fama e, quindi, non può tradirla. Solo la riduce all’essenza, a quello che può attraversare la mente di Medea, che ne determina scelte e comportamenti”.
La drammaturgia di Margherita Rubino portata al pubblico da Daniela Ardini magnificamente si plasma dentro l’anima del tragediografo greco. Le toccanti battute di Euripide esaltate da Raffaella Azim effondano frustrazione, rabbia e furia distruttiva. Un funesto palpitare che provoca angoscia, e terrore. Emozioni che nella loro struggente drammaticità sono patrimonio di illimitata bellezza.
Giuliano Angeletti