Bisogno psichico di rilancio sentimentale ed artistico in “Capitolo II”

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L’organo principale dell’uomo è il cuore che gli consente di vivere e provare palpiti sensitivi ed emozioni, la più importante delle quali è innamorarsi di un’altra persona per realizzarsi come coppia secondo le parole di Dio “Non è bene che l’uomo sia solo” oppure scegliere Lui come nostro amico e confidente, compagno esistenziale con la vita consacrata e donarsi al prossimo per servirlo in loro “Il secondo comandamento è simile al primo, quello che avete fatto agli altri l’avete attuato verso di me e non potete seguire due padroni, per cui lasciate tutto e fatevi, desiderandolo, essere eunuchi per il Regno dei Cieli”. Naturalmente sono parole forti che non tutti possono capire “Molta è la messe, ma pochi gli eletti” per cui viene più istintivo donarsi ad una creatura come noi per vivere gli stessi bisogni fisici “Andate e moltiplicatevi”, dialogare , conversare, scambiarsi idee, opinioni, condividere opzioni ed interessi, modi di sentire gli avvenimenti e sostenersi nella vecchiaia, anche se difficilmente si giunge insieme al capolinea, perciò uno dei due, se l’amore non finisce prima, pure se in linea generale l’amore rivitalizzato ogni giorno dovrebbe essere eterno, è destinato a soffrire. Noi ne sappiamo come tanti qualcosa,potremmo citare tra i tanti il noto cantante Amedeo Minghi che perse la moglie nel sonno , come nel sacramento di cui gli sposi sono i ministri ci viene ricordato “Finché morte non vi separi”,dopo 40 anni di matrimonio ed ora dopo un lungo periodo di sofferenza e depressione , trova conforto nelle sue due belle figlie e nella Fede, grazie alla quale ha prodotto il suo nuovo album “Anime sbiadite” ed ora inizierà la sua tournée , che concluderà poi in primavera a Roma. Restare soli è davvero amaramente doloroso ed insopportabile specie se non si ha una prole con cui avere affetti e consolazione, come ci testimonia “nonno Lino”,pertanto è spontaneo che entrambi i generi della specie umana in questa situazione, dopo aver elaborato il lutto con più o meno tempo, cerchino una seconda anima gemella per riprendere a far battere il miocardio vitale e riscoprire dell’entusiasmo, dell’energia deterministica e fattiva nel proprio cammino terreno assisti dalla vicinanza spirituale del proprio trapassato, che intercede per noi dall’alto. Codeste considerazioni e triste evento è capitato pure al commediografo brioso, sarcastico ed umoristico statunitense Neil Simon, che ne ha fatto oggetto di riflessione narrativa e concettuale del suo animo e dei riflessi traumatici , delle ripercussioni psicologiche, in “Capitolo II” un profondo e sentito testo in cui ha espresso tutto il disagio , il blocco mentale e la crisi interiore che ha vissuto per due anni dopo aver subito la morte della propria consorte con cui aveva convissuto dodici anni. In siffatte circostanze è importante l’aiuto di qualche amico o congiunto e nel caso del protagonista del romanzo autobiografico è il fratello Leo che l’aiuta insieme ad una delle tante sue fiamme, quella più sospirata e desiderata del periodo in questione, ovvero Fey attrice in ascesa, a parlargli di una collega della sua amante Jenny, divorziata da poco e che a sua volta si confida con l’amica per avere un appoggio morale. Da lì s’innescano tutta una serie di telefonate insistenti per due settimane da parte sua che la corteggia con asfissiante accanimento , riuscendo a farla innamorare con la sua pervicace seduzione orale ed a farla trasferire a casa sua, agitando i due in preda all’eccitazione con felice e gioiosa euforia neurologica le mani ; tuttavia lui manifesta anche un ‘incertezza e timida instabilità decisionale per cui la povera Jenny, ostacolata altresì dalla futura suocera che non gradisce la veloce scelta del figlio, deve tornare mesta e disillusa a casa sua, alla maniera delle numerose crisi e dell’ incomprensioni dei primi tempi. Sarà poi il futuro cognato Leo , ufficio stampa bizzarro, stravagante e “latin lover” impenitente a doversi mettere una mano sulla coscienza e svelare alla disincantata Jenny che il fratello ha sofferto un brutto tracollo e contraccolpo dal decesso della consorte e per un anno e mezzo non ha scritto più nulla, è rimasto chiuso nella sua magione davanti alla televisione accesa come unica consolazione, tuttavia senza la voce per un mutismo più assoluto. Lei capisce che dovrà spingere e trainare George Sanders nella ripresa dell’equilibrio psico – fisico essendo la più forte e convinta sostenitrice del legame instauratosi, per cui ha successo nel contrarre il matrimonio davanti ad un giudice di New York in maniera esclusiva e riservata a loro due, nonostante lui non abbia dimenticato Barbara e la sera prima accenda una candela sul suo tavolino di fronte all’immagine della moglie. Le ripicche tra i due, causa la superficiale leggerezza e memoria inconsolabile, incancellabile, della prima moglie, terzo incomodo ed ancora dentro di lui che non ha superato lo choc patito, si allunga anche al viaggio di nozze alle Barbados per cui il nervosismo cresce e la prima settimana del secondo matrimonio non è serena per la pioggia, la dissenteria di Jenny ed il nervosismo che li separa e si riflette sugli amplessi ed orgasmi che dovrebbero concedersi lussuriosamente con una seconda nuova relazione sentimentale, il voltar pagina della loro vita. Tornati a casa e ricominciato George a scrivere s’inaspriscono furiosamente i contrasti intorno alla preparazione dei cibi da parte di lei, sulla sua desolazione in quanto lei non lo comprende e lui le chiede con insistenza di non cercarlo mentre sarà dal suo editore a Los Angeles, tuttavia Jenny non è disposta ad essere calpestata ed offesa, sedotta e lasciata ai primordi del connubio , perciò tira fuori metaforicamente “Gli artigli” e dichiara che vuole essere una moglie serena con un nucleo domestico tranquillo con un marito disponibile,sentimentalmente ricambiato, residenza e figli, come ogni donna s’auspica. Lui vuole partire con la valigia in mano,ma il giorno dopo, segno di contraddizione e relativa esitazione mentale, fragilità del suo Es , ritorna poiché non è stato in grado d’uscire dall’aereoporto californiano, avvertendo lo sbaglio ed il desiderio di lei. Avrà finalmente raggiunto l’equilibrio ricercato e farà pace con lei , andando incontro con sicurezza conquistata alla seconda parte della sua vita e chi sarà il vincitore del confronto logico – psicologico? Non ve lo diciamo per lasciarvi il piacere di recarvi a a visionare lo spettacolo, che ha elettrizzato il folto pubblico in platea, confermando l’alta qualità delle proposte del Vascello. La scena di Luca Baldini è stata simbolicamente ideale grazie alla scelta dei colori differenti per le due magioni con metà palcoscenico ciascuna : grigio il lato di lui come la sua mente e marrone volitivo e grintoso, accentuatamente imperioso quello di Jenny. Intanto chi esce sconfitto è Leo che, in crisi di separazione con la moglie Mary, non sa godersi l’offerta sessuale di Fey in luccicante abito da notte con lingerie di lusso.,I perfetti interpreti del “poker a quattro” con gli assi della recitazione sono stati interattivamente con icastica sinergia efficace, rafforzata dalla concentrazione della platea, Maria Vittoria Argenti,Ilaria Martinelli, Aldo Ottobrino,Francesco Rotelli, con la sensibile ed elegante regia di Massimiliano Civica che ha scavato a tutto tondo con una saggia focalizzazione interna nella dimensione personale più latente dei singoli personaggi, emergendo principalmente quella di coloro che sono stati i protagonisti d’una fase estremamente essenziale del passaggio terreno per chi è nelle condizioni di George e Jenny.

Giancarlo Lungarini

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