In scena il 23 novembre al “Teatro dei Concordi” di Campiglia Marittima
“#Pourparler” è una “Produzione Brugole & co Distribuzione Savà”. Lo spettacolo è nato dalla fervente creatività di Giovanna Donini, Annagaia Marchioro e Gabriele Scotti ed è portato in scena dalla stessa Annagaia Marchioro. Lo spettacolo è un viaggio attraverso il meraviglioso mondo delle parole, perché le parole hanno un potere immenso. La terminologia a seconda dei casi può creare porte, muri, opportunità o prigioni, perché le parole possono farci ridere o piangere. Ogni nostro atto ed ogni pensiero è legato ad esse.
Annagaia Marchioro dice del suo spettacolo:
“La struttura ricorda la stand-up americana, ma l’ho trasformata in una cosa tutta mia, un ‘one-woman show’ con anche alcuni personaggi in video che gli spettatori, adesso, vedranno direttamente sul loro schermo. Come il titolo suggerisce, ‘#pourparler’ è uno spettacolo che parla delle parole. Si fonda sul principio che le parole sono parabole e raccontano delle storie. E io cerco di raccontare queste storie andando fino in fondo a parole che trovo interessanti». In che senso interessanti? «Parole controverse, o parole d’amore, parole che mi piacciono o parole che mi hanno ferita». Un esempio è “vacanza”, «è una parola che mi piace molto: deriva da vacante, cioè vuoto, per cui è il tempo del vuoto. Siamo bottiglie troppo piene, non ci sta più niente e quindi dobbiamo riuscire a liberarci, a rendere vuoti». Da qui poi un aneddoto che non anticipiamo. Nello spettacolo ci saranno ovviamente anche delle parole controverse, «come sindaca, avvocata, e del resto c’è appena stato Sanremo con la direttrice o direttore d’orchestra Beatrice Venezi». Forme femminili che fanno strano, «eppure l’italiano è una lingua coniugata: semplicemente, sono tutte professioni che per molto tempo non sono state praticate dalle donne. Sono parole che spostano un immaginario, si scontrano con la nostra abitudine». Ma, prosegue Marchioro, «la lingua è una cosa viva, si trasforma in continuazione: molti pensano che l’Accademia della Crusca decida quali parole vanno dei vocabolari e quali no; in realtà rivela quali sono le parole che utilizziamo». Ma sono così importanti le parole? «Raccontano il mondo: all’inizio dello spettacolo dico che secondo i filosofi noi non conosciamo le cose, ma le cose che sappiamo nominare: i geologi hanno molte parole per le rocce, i veneti hanno almeno quindi parole per dire spritz. E non solo parole, ma anche le espressioni e i modi di dire raccontano come noi vediamo il mondo. “Bella ma anche mamma”: che cosa racconta questa espressione? O “una donna che spaventa gli uomini”: come è?». O ancora “straniero” che «dipende da che cosa sono per te i tuoi usi e costumi, perché “straniero” vuol dire estraneo ai tuoi usi e costumi e per mia nonna gli stranieri più stranieri degli altri erano quelli dall’altra parte del canale». Ma questo concentrarsi sulle parole non rischia di farci dimenticare i fatti? «Ma l’unico modo per passare ai fatti è imparare a nominarli: non riesci a vedere qualcosa se non sei riuscito a nominarla, è quello il primo passo. Come ha scritto Michela Murgia nel suo ultimo libro, il modo in cui nominiamo la realtà è quello in cui finiamo per abitarla.”
Le parole mutano, si adattano, fanno parte del nostro quotidiano. Ma cosa sarebbe un mondo senza parole ? Immaginate la vita dell’essere umano condannato a non poter comunicare. L’uomo precipiterebbe nell’abisso del silenzio. I fonemi sono il motore della vita anche se in alcuni casi potrebbero ferire. Le parole stesse però possono essere anche spettacolo ed è questa la meravigliosa alchimia di Annagaia Marchioro. L’attrice padovana con grande personalità e aguzza ironia riesce a trasformare in un indimenticabile show la potenza e la varietà del linguaggio. Annagaia con la sua non comune dote attoriale incanta il pubblico presente.
Giuliano Angeletti
#POURPARLER
Con Annagaia Marchioro
Di Giovanna Donini, Annagaia Marchioro e Gabriele Scotti
Produzione Brugole & co
Distribuzione Savà