Il valore principale e fondamentale della vita è l’unione di due anime gemelle in quanto Dio maschio e femmina li creò e , cacciandoli dal Paradiso celeste dell’Eden, comandò loro di moltiplicarsi e lavorare nella fatica e nel dolore, per cui l’individuo è sempre alla ricerca del partner per realizzare se stesso con la gioia di sentirsi compreso, scambiarsi idee e vivere insieme per godere poi dell’unione carnale con cui obbedire al precetto divino.”L’uomo non osi dividere coloro che Dio ha unito, finché morte non li separi” e “l’uomo non ha mai preso in odio la sua carne, perché i due formeranno una sola carne ed il maschio sarà il capo della moglie come la Chiesa è il Corpo mistico di Cristo” c’ha insegnato il Signore. Tutto questo è sempre valido” giacché Io non sono venuto ad abolire la Legge , ma a completarla”, anche se con la Resurrezione c’ha liberato dalla schiavitù del peccato e riaperto le porte del Paradiso con l’eterno banchetto celeste per gli eletti.Siffatte considerazioni valgono per tutti i Cristiani poiché la Bibbia è il Libro Sacro ed infallibile, per cui da giovani dobbiamo scegliere tra due opzioni : o farsi eunuchi per il Regno dei Cieli se non sappiamo resistere agli impulsi della sensualità o darsi alla compagna ideale per tutta la sua esistenza. Naturalmente questa è la dottrina inerrante , per dirla con il Concilio di Trento dal 1545 al 1563 convocato da Paolo III Farnese, tuttavia conosciamo dalla filosofia classica che la potenza concettuale e la facoltà razionale dell’uomo non sempre corrispondono al suo agire, all’atto compiuto nella vita pratica perché , differentemente da quanto predicano i pastori protestanti secondo la teologia luterana con lo scisma da Roma del 31 ottobre 1517 ribadito con le teorie del manifesto di Spira firmato pure da Melantone, cui poi s’aggiunse eticamente il pensiero di Calvino . Perciò la dottrina del matrimonio è inscindibile con la prole se la coppia fertile di per sé o con l’assistenza della medicina con la fecondità omologa,, retta dalla fedeltà, sapendo perdonarsi alla fine della giornata per l’incomprensioni od i litigi,talora dopo qualche avventura come nel caso eclatante del ministro della Cultura Sangiuliano con l’affascinante e poldemica Boccia, un’altra la realta dato che siamo tutti uomini con la rispettiva identità di genere e, cedendo agli istinti e passioni sessuali, possiamo peccare.Partendo da queste basi argomentative e congetturali, ikl commediografo brillasnte francese Eric Assous fa ancora una volta centro con la sua ascuta, oculata e sarcastica analisi sociale dei costumi,, nella commedia mattrimoniale La Felicità “ cvhe abbiamo visionato al teatro Golden di via Taranto con due protagonisti di mezz’età che reduci da due falliti connubi precedenti, cercano di rilanciarsi sentimentalmented e formare un nuovo rapporto feliced per superare la cocente amarezza e relativa frustrazione, delusione sensitiva e trauma emotivo pazralizzante negli slanci ed obiettivi che hanno nelle loro occupazioni lavorative e commerciali.I due soggetti in causa nel testo del transalpino che si conferma un ottimo scrittore, di cui avevamo già visionato felici spettacoli con interprete principale in particolare Claudio Bisio,testimoiniando come nel campo delle Arti liberali la naziolnde di “Re Sole”Robespierre ed ilcondottiero Bonaparte, per non citare l’esperienzas del socialismo utopistico coon Proudho, Fourier e Saint Simon in quella che fu “La Comune” interrotta dall’Impero franco – prussiano di Gugliemo I ed Otto Von Bismark,che i “blues” producono ancorza eniorme cultura mentre la politica è in crisi, dopo la sfiducia a Bernier e la caparbia volontà di resistere fino al 2027 senza dimettersi.Alessandro è il proprietasrio del ristorante “Il Cardellino” ed è in piena crisi con la moglie Cecila da cui ha avuto tre figlie , tentando quindi di trovare con la gestione della sua impresa gastronomica una nuova compagna con cui ritornare alla pristina letizia che ora non c’è piùed la sua apertura fino a tardi con il buon locale è galeotta in quanto una seraz entra una scrittrice che ha fatto notte con il suo comporre e vuole cenare.I due si guardano con reciproca attrazione e decidono d’andare a casa di lei per trascorrere una piacevole serata sessuale concedendosi alle gioie dfell’alcova,non essendoci limiti d’età secondo l’autore per godere l’estasi dell’Eros. La mattina a fredda i due si domandano che cosa fare per il futuro e Luisa, che è separata da 17 asnni e s’è abituata ad una vita “single” con le sue comodità, diversamente da Alessandro che pare più determiknato e convinto che qwuella possa essere la sua giusta secondaz donna per il resto fdella sua vita.. Pertanto il classico e stupenda incarnazione di lui Gianfelice Imparato ci dà la figura del maschio conquistatore “latin loiver” e sicuro di sé, mentre Alessandra D’Ambrosio è la donna indecisa, totubante che ha più riserve ed in certezze, per il fatto che non si fida della volontà di Alessandro di divorziare dalla moglie, alla guisa di tutte quedlle che non danno fiducia al maschio finché questi è ancora intricato nella prima vecchiaz famiglia e nonha rotto fdel tutto.Infatti il terzo perfsonaggio fguori campo è Cecilia ched, pur avendo una relazione in corso con un autotrasportatore , non ha rinunciato alla presenza di Alesandro che, sentendosi tradito, sceglie di prendere lui “il toro per le corna”, per cui fa la valigia e si presenta nella residenza di Luisa che, resa con una certa acredine e sfiducia dalla briosa , slanciata e ritrosa, introversa per le sue abitudini che lui viene a sconvolgere, la bella D’Ambrosio ci resdtitusdce con totale crdedibilità immedesimandosi nella femmina oggetto dll’amore recuperato ndel mezzo del cammin di nostra vita.Per superare la sua imbarazzata coscienza ed apparente freddzza, motivataz pure dal coito occasionale avuto con Mattiaz cameriere del ristorante di Alessasndro che sembra intenzionato per gelosia a lkicenziarlo,il commderciante aiuta la sua amante ad ottenere un incremento dello stipendio dall’editore che sarebbe sul pujnto di licenziarla, fingendo d’essere un oncorrente del settore delle riviste e pubblicazioni con una telefonata fraudolenta ed inmgannevolde pronto sad assujmerla se libera,inducendoilsuo titolare a mantenere Luisa in servizio co n un incentivo economico.Logicasmente ogni resistenza è stata sconfitta e lei gli si getta tra le braccia decidendo di convolare a nozze, mente il tribunale ha sancito il divorzio tra Alessanro e Cecilia con l’affidamento congiunto che prevede un weekend per ciascuno con le tre figlie. Tuttavia un’altra oimbra pare inasprire i razppòorti tra i due “piccioncini” 40 minuti dopo iol matrimonio : i rispettivi ex olvvero Cecilio e quel giocondo e ridanciano marito di Luisa siono stati presenti alla cerimonia laica, per cui non èdetto che i precedenti vincoli siano del tutto finiti e spariti,per cui i coniugi si guardan in cagnesco e lei non capisce nemmeno perché non possano andare nel rituale viaggio di nozze giacché luik vuoled azpòprofittarne per ristrutturare il suo esercizio conviviale , al punto che lei in un furioso scatto d’ira gli scaglia il cellulare fuori dalla finestra,cosicché lo sposo deve seraficamente andarlo a riprendere e per fortuna non s’è rotto, mentre lei individua un felice viasggio di nozze entusiasmante alle Mauritius.Comunque il diavolo ci mette con radicale ed i nsistente protervia e simbolica attestazione che i legami del primo matrimonio non sono rescissi del tutto in quanto Cecilia gli tdelefona ed annuncia che la cicogna sta di nuovo perf zrrivare come loro ultimo frutto e Luisa in ched modo reagirà con saggezza od astioso rancore, avendo ragione nel concepire ancora dei sospetti sulcandore, onesta sincerità e correttezza dei suoi sentimenti e regolare condotta : non si può stare nello stesso tempo con “i piedi in due nuclei primari” a meno che Luisa non mostri saggezza intellettuale e gran cuore affettivo con l’accettazione di quelle famiglie allargate ed affabili con squisita sensibiliutà di relazione tantodi moda oggi.Sono destinati senza dubbio ad essere, ma dovranno scendere a compromessi condizionanti in questa ottica di serena senescenza amatoria La scena borghese della magione di Luisa è stata disegnata da Francesca Garofalo, che ha creato anche i costujmi della media classe sociale. Lo spettacolo che ha un fritmo crescente di quasi 90 minuticon falsità, gag e quadretti surreali di corteggiamento imperterrito resterà al Golden fino a domenica 15 con repliche a partire dal giovedì e doppie il sabato. Andando in scena il nuovolavoroa gennaio, Buon Natale e Felice 2025 a tutti. La pièce romantica è resaancor più esilarante dalle canzoni di Gino Paoli, Pino Daniele e Fiorella Mannoia veramente deliziose a sotolineare i singoli passaggi importanti della commedia.
Giancarlo Lungarini