Due punti di vista complementari sono alla base del significato di “MOLLARE LA PRESA”, singolo a doppia penna scritto dai due artisti della scena indie odierna: chesma e Malpelo. “MOLLARE LA PRESA” racconta del punto immediatamente precedente all’addio in una relazione,quel momento sospeso tra il “noi” e il ritorno all’“io,” in cui il peso di una relazione ormai finita lascia spazio a ricordi, immagini, e alla riflessione su ciò che non sarà più condiviso. Sia chesma che Malpelo riconoscono che la colpa è una strada a doppio senso e la loro scrittura sincera e intimista ci accompagna in un viaggio tra passato e presente, dove lasciare andare significa anche imparare a convivere con un amore che fa ancora male dimenticare.
Li abbiamo intervistati entrambi, incuriositi da questa collaborazione che abbiamo trovato incredibile.
Qual è il processo che fa in modo che due teste producano un unico testo? Avete un passato un comune che avete riversato qui, in questo brano dal titolo “Mollare la presa”? E in cosa invece siete diversi?
(Malpelo) Il confronto è fondamentale, raccontarsi all’altro è necessario. Lavorando anche come autore penso che il 40% della buona riuscita di un brano sia dato dal fattore umano, bisogna essere attenti ascoltatori dell’altro, empatici, coinvolgere e lasciarsi coinvolgere nella vita di chi abbiamo davanti. Nel caso di “mollare la presa”, trattandosi di un brano che parla di una relazione andata male, io e chesma, avevamo una caterva di esperienze in comune da condividere. Forse siamo diversi nell’approccio alla scrittura che magari è lo stesso nella vita, io sono molto ironico, prendo tutto con leggerezza altrimenti rischierei di chiudermi in un buco nero di depressione e pensieri negativi. Chesma è più crepuscolare invece.
(chesma) Non avrei saputo rispondere meglio di come ha risposto Malpe, mi trovo molto d’accordo su ciò che ha detto e su come ha descritto la mia scrittura. Credo che il punto di forza sia proprio quello che ha detto lui, ovvero parlare entrambi della stessa cosa ma facendo prevalere i sentimenti diversamente.
I due anni di differenza che avete si sentono, in che cosa?
(Malpelo) chesma è molto più responsabile e adulta nel suo stile di vita, io sono più sbandato. Ha un lavoro, una casa, una progettualità oltre al suo progetto artistico. Io mi sto facendo prosciugare dalla musica dandole tutto, anche a rischio di compromettere tutto ciò che mi circonda; senza sapere dove questo mi porterà.
(chesma) Diciamo che nonostante tutte le responsabilità che Malpe ha scritto, un lato di me è ancora molto giovane, un po’ come Dr Jackyll e Mr Hyde, di giorno ho un milione di responsabilità ma la notte so ancora divertirmi e soprattutto sono molto più produttiva nella mia musica negli orari in cui forse responsabilmente dovrei dormire… Però quando l’ho incontrato non ho sentito alcuna differenza di età, alla fine sono due anni..
Che rapporto vedete tra relazioni e musica? Raccontare le vostre relazioni può essere una forma di ispirazione per i vostri brani?
(Malpelo) L’amor che muove il sole e le altre stelle è per me alla base di ogni esperienza umana, come metafora di tutta la tavolozza di emozioni che in questa vita si possono provare: felicità, tristezza, rabbia, delusione, piacere ecc. Quindi l’amore, le relazioni in generale, sono la miccia che fa muovere l’impianto artistico, la fiammella che tiene accesa la creatività, nessuno fa arte da sè per sè, c’è sempre almeno un secondo interlocutore.
(chesma) Molte delle mie canzoni parlano di relazioni ed altre che parlano di tutt’altro comunque sembra che parlino di questo.
Le persone vivono di relazioni e la musica è una calamita per le emozioni delle persone.
Raccontare le mie emozioni è raccontare quelle di tutti, penso che se non tutti, la maggior parte di noi ha almeno una relazione umana con qualcuno, che sia familiare, d’amore o d’amicizia, è bello potersi ritrovare in un testo di una canzone ed io quando scrivo cerco soprattutto di fare in modo che chi mi ascolta possa ritrovarcisi.
Avete mai paura che i vostri partner vi ascoltino? E a chi doveva arrivare “Mollare la presa”? Pensate che sia stato ascoltato dalle orecchie giuste?
(Malpelo) Le persone che decidono di stare insieme a chi fa musica e la pubblica sanno bene a cosa vanno in contro e lo accettano. Sanno che molte cose sono romanzate, altre sono tratte da altre esperienze, altre ancora le riguardano. Io personalmente non ho paura di nulla quando scrivo, anzi, al massimo il problema è di chi ascolta, ma non mi riguarda.
(chesma) La mia ragazza ama le mie canzoni, sa che delle volte soprattutto nelle canzoni tristi, io possa parlare del mio passato, sarebbe strano se scrivessi canzoni tristi ma parlassi del mio presente con lei, vorrebbe dire che non sono felice no?! ma nonostante ciò anche quando scrivo del mio passato non lo faccio mai riferendomi ad una persona in particolare, piuttosto a delle emozioni passate che possono riguardare più delle mie esperienze personali.
Avete spiegato le vostre intenzioni a Rebtheprod, o è venuto tutto naturale?
(Malpelo) È nato tutto naturale nel confronto avuto prima con chesma e poi con Reb che ha tessuto un tappeto musicale perfetto per il mood della canzone
(chesma) Sì, come ha detto Malpe, in questo caso il tutto è avvenuto prima tra me e Malpe in modo molto spontaneo e dopodiché Reb è stata la migliore (come sempre) a far brillare la canzone con la sua produzione musicale.
Morgana Grancia