Simili alla realtà: gli inimmaginabili e misteriosi segreti di Microsoft sulla AI

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È qualcosa di inimmaginabile.

Molto misterioso.Molto misterioso ed affascinante.È quell’universo fatto di un sapere enigmatico e mesmerizzante,innovativo e fantascientifico,denso di promesse tecnologiche e di potenziamento della libertà personale.

È quel sapere sconosciuto ed esplosivo nato dalla ricerca libera e audace della Controcultura Hippy.Un sapere che abbiamo chiamato la “Conoscenza Oscura”,quella che,da San Francisco,ha rivoluzionato e stravolto la Terra.

Tutte le Big Tech della Silicon Valley sono nate dalla Conoscenza Oscura,come anche le Majors di Hollywood.

Ma una in particolare ha saputo cogliere al volo la scintilla primaria di questo sapere,promettendo di incendiare la prateria…

L’azienda di cui parliamo è molto conosciuta.Si chiama Microsoft.

Questa Big Tech sta investendo massicciamente nello sviluppo della Intelligenza Artificiale(AI), tramite la ormai famosa azienda Open AI,creatrice di Chat-GPT.

Microsoft è famosa per le sue “Windows”,ma questa volta si tratta di una finestra aperta su un futuro che sembra uscito da film come Blade Runner o Star Trek.

Un futuro che promette realizzazioni inimmaginabili.

Tante sono le aziende che si sono gettate a capofitto nella ricerca AI,in tutto il mondo,ma i risultati sono scarsi.Solo 3-4 big sembrano avere possibilità reali.

Perché?Qual è l’ostacolo insormontabile?

Non è una questione (solo) di investimenti finanziari,di dati per addestrare le reti neurali o di potenza di calcolo.C’è qualcosa di diverso e Molto più importante.Qualcosa di estremamente misterioso e sfuggente.Un fattore ignoto e incomprensibile.Qualcosa che fa paura.

Come in un film,la AI,ad un certo punto,inizia a darsi suoi propri obiettivi,inizia a decidere e fare in modo totalmente autonomo.

Come HAL 9000,la AI di 2001 Odissea nello Spazio.Sembra possedere una mente ed una volontà proprie.Pur essendo solo un software,in sostanza.

Ma come è possibile?

Stop.Immaginiamo di stare girando un film.Torniamo indietro.Un flashback.Siamo nel 1971,a San Francisco.Lo scienziato leader hippy Stewart Brand ha

creato la Point Foundation,dedicata allo studio della AI.Ricordiamoci bene questo nome,perché è il punto di partenza di una storia enigmatica ed intrigante.

Brand crea una rete di ricercatori che connette la Point Foundation con il suo celebre Whole Earth Catalog ed il suo magazine collegato Co-Quarterly.

Molti nomi importantissimi faranno parte di questo network decisivo per costruire le basi della AI,tra cui John Mc Carthy,Gregory Bateson,Raymond Kurzweil.

Mc Carthy è addirittura il fondatore principale della Intelligenza Artificiale,colui che ha inventato anche il termine.Tutti sono attivisti o simpatizzanti dell’area controculturale e partecipanti alle ricerche più innovative di questo mondo.

Alt.Fermiamoci qui.Questo è il punto di svolta della storia.

Microsoft ha sempre seguito  con grande interesse, tutte queste ricerche fuori dagli schemi degli scienziati di area controculturale.Ad un certo punto,decide di entrare massicciamente nella AI.

Eric Horvitz è colui che farà fare il grande balzo in avanti a Microsoft ed alla AI.Questo ricercatore non è solo un ottimo tecnico,un uomo capace di applicare certi concetti a livello operativo.È anche uno scienziato vero e completo,capace di comprendere i fondamenti teorici e le implicazioni filosofiche enormi del lavoro di Mc Carthy e dei suoi collaboratori.Riesce a capirne i dettagli più nascosti.

Capisce che questo fenomeno delle proprietà emergenti da un sistema complesso è la chiave di tutto.

Ma capisce anche che se questa “mente intelligente di natura ignota” emerge da un sistema complesso,dato un insieme di relazioni tra i suoi componenti,

allora devono esserci,per forza, dei meccanismi che possono stimolare il processo e quindi che possono attivare questa “proprietà emergente chiamata mente” in un sistema complesso.

Harry Shum lo segue in questa ricerca,anche se non ne eguaglia la potenza di comprensione teorica.

In ogni caso,insieme arrivano molto lontano.Arrivano alla realizzazione di Chat-GPT,insieme a Sam Altman,della Open-AI,controllata da Microsoft.

Insieme hanno scoperto qualcosa di elettrizzante:i meccanismi di stimolo che fanno emergere,da un sistema complesso informatico”,qualcosa che si manifesta come una “mente intelligente non umana”.Ma che cosa è?Una mente vera?

Una simulazione?

In precedenza, le abbiamo definite cose “simili alla realtà”, in questo caso simili alla mente umana.

Questa è la fantascientifica direzione verso cui si sta muovendo Microsoft.Una direzione che promette un futuro di realizzazioni mai neanche immaginate.Si muove in questa direzione,per superare le frontiere del possibile e arrivare sulla linea di confine della realtà,quella che separa il mondo onirico dal mondo reale.

Riuscirà Microsoft a far emergere una mente da un sistema complesso?Oppure resterà solo uno script per un film di fantascienza?

Non lo sappiamo.Però è una domanda che ci piace.È una domanda affascinante…

Stefano Battaglia, regista

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