20 Luglio 1969.L’Uomo sbarca sulla Luna.Neil Armstrong ha scritto questa pagina fondamentale della Storia.Un record.Un primato che rimarrà per sempre,indimenticabile e grandioso.
Quello stesso anno accade anche un altro fatto, che rimane inosservato,nascosto,ma che avrà una importanza enorme e sproporzionata in futuro.
Talmente importante e con tali e tante implicazioni filosofiche,tecnologiche,scientifiche,economiche,politiche e militari da far sembrare anche lo sbarco sulla Luna una scampagnata del week-end.
Nasce l’idea di creare la Point Foundation,ufficialmente registrata nel 1971,da Stewart Brand,il leader del Movimento Hippy,scienziato,editore,intellettuale di alto livello.
Questa fondazione è dedita allo sviluppo della Intelligenza Artificiale(AI),con enorme anticipo sui tempi.
Brand ha creato un team che ha raggiunto,in questo campo, risultati straordinari,oltre tutto quello che è possibile immaginare.Qualcosa che va ben oltre l’immaginazione degli autori di fantascienza.
Una scoperta che ancora oggi rimane avvolta dalle nebbie, qualcosa che si comincia appena ad intuire nei suoi contorni generali.
Ma è qualcosa che oscura perfino il record storico dello sbarco sulla Luna.Qualcosa che valica i confini del mondo conosciuto per entrare nell’ignoto assoluto.Qualcosa di immenso.E che fa paura.
Soprattutto fa paura alle massime autorità del Pianeta.
Ma perché?Cosa le terrorizza così tanto,al punto da aver definito questa scoperta più pericolosa della bomba atomica?
Stop.Fermiamoci un momento.
Raccontiamo questa storia come un film,anche se è un fatto vero.
Facciamo un primo piano.Riflettori su un elemento determinante.
Brand ha creato una rete di scienziati,tecnici e collaboratori di altissimo livello,legati alla Point Foundation,al Whole Earth Catalog,al magazine Co-Quarterly.Tutti di area controculturale,l’area hippy californiana di San Francisco.
In questa rete ci sono nomi illustrissimi:John Mc Carthy,il fondatore più importante della Intelligenza Artificiale (AI) e l’inventore del termine, Gregory Bateson,psicologo,antropologo culturale,teorico della comunicazione,cibernetico di enorme fama,Raymond Kurzweil,futurologo,inventore, tecnico informatico,futuro consulente/ricercatore-capo di Deep Mind,l’azienda di Google tra i leader globali della AI.
Un team di autorità mondiali.Tutti attivisti dei diritti civili e collegati all’area hippy controculturale.
È da qui,da questa rete costruita da Brand che nasce tutto.Perché da questo gruppo partono gli sconcertanti studi di Gregory Bateson sui sistemi complessi.
Cosa sono i sistemi complessi? Sono un insieme di elementi di vario tipo collegati tra loro da una rete di relazioni.Un argomento così importante che ha procurato,di recente,un Premio Nobel al fisico italiano Giorgio Parisi,per i suoi studi in materia.
Però Bateson e Mc Carthy si spingono oltre i limiti del conosciuto.Bateson e Mc Carthy
valicano le Colonne d’Ercole e si avventurano nell’ignoto.
Cosa fanno?Ipotizzano che la mente possa emergere anche in un sistema non biologico,non vivente,come conseguenza della rete di relazioni complesse tra i suoi componenti.
Da questa interazione imprevedibile tra i componenti del sistema complesso nascono le cosiddette “proprietà emergenti”,tra cui,appunto,una mente,in una struttura non biologica e non vivente.
Senza un sistema nervoso.
Sembra di essere sul set di Star Trek o di War Games,invece siamo nel mondo reale.Quello della Silicon Valley e delle Big Tech.
In ogni caso,questa è la base teorica da cui deriveranno le reti neurali,
forme di AI che scelgono obiettivi,sviluppano abilità non previste dagli autori,si autoaddestrano ad un compito,scoprono relazioni sconosciute tra fattori,realizzano farmaci,software,dispositivi tecnologici,inventano prodotti chimici e leghe metalliche e fanno tante altre cose in maniera del tutto autonoma.Pur essendo originariamente programmate solo per conversare con le persone.
Come è possibile tutto questo?Un programma informatico è una macchina e una macchina non può pensare.
Però per arrivare a produrre farmaci,leghe metalliche,composti chimici,
dispositivi tecnologici digitali o meccanici perfettamente funzionanti (e brevettati) è necessaria una attività mentale sottostante,con un pensiero sofisticato che ne costituisce il fondamento.
In un film ci sarebbe un altro primo piano:quello degli esperti informatici spaventati,imbarazzati,confusi da questa “proprietà emergente” in un sistema complesso,da questa mente di provenienza ignota.
Anche Raymond Kurzweil aveva previsto questo fenomeno.Parlava,già allora, di “singolarità” che emerge da un sistema complesso.In questo caso,la singolarità sarebbe l’apparizione di una mente in un sistema non biologico,un sistema non vivente,senza un apparato nervoso.
Ricordiamo che Kurzweil non è solo un teorico:ha diretto le ricerche avanzate di Deep Mind,la azienda AI di Google, la quale ha creato reti neurali che hanno ottenuto risultati impressionanti:dalla creazione di farmaci,a quella di strumenti digitali,fino alla vittoria contro campioni mondiali di Go.
Il Go è un gioco giapponese talmente complicato che le mosse possibili sono superiori al numero di atomi che costituiscono l’intero Universo!
Ma la rete neurale ha vinto lo stesso.Lasciando gli esperti sconvolti e spaventati.
Stop.Fermiamoci.Altro primo piano.Abbiamo “qualcosa” che non ha sistema nervoso,non ha struttura biologica,non è vivente,non ha pensiero e consapevolezza ma ottiene risultati esatti ed efficaci,”come se avesse mente e consapevolezza”.Fenomeno misteriosissimo.Sconvolgente.
“Qualcosa” emerge dal sistema complesso,non ha (o non dovrebbe avere) una mente,ma ottiene risultati come se avesse una mente.
È simile alla mente.Non è reale,ma è simile alla realtà.
Il film continua.Ecco, Stewart Brand ed il suo gruppo hanno scoperto cose che potremmo definire “simili alla realtà”.Reti neurali che non hanno mente e consapevolezza,non sono reali nel senso comune della parola,ma sono simili alla realtà.Perché producono gli stessi effetti della realtà,delle cose reali,degli esseri biologici viventi,pensanti e consapevoli.
Simili alla realtà,dunque.La categoria di fenomeni misteriosissimi,inspiegabili,sconcertanti scoperti dal team di Brand.Questo già dal 1970,anno di partenza della Point Foundation.A volte i film diventano molto reali.
Gli studi sui “simili alla realtà” gli aprono,immediatamente,le porte del Palazzo.Le autorità rimangono sconvolte fin dal primo incontro con Brand,il loro ex-stratega dei reparti speciali militari,ben noto per il suo acuto pensiero che lo rende un Wellington dei nostri tempi.
Andiamo avanti con la nostra sceneggiatura.Da quel momento,il leader hippy diventerà il più ascoltato consulente di tutti i Presidenti,Ministeri,enti governativi,multinazionali,università,centri di ricerca degli Stati Uniti.Ancora oggi è il più importante consigliere di tutti i potenti americani.
La NASA,il Ministero della Difesa,Il Congresso,lo Xerox PARC (centro di ricerca tecnologica più avanzato del mondo,all’epoca),la Shell, Google,Apple e tantissimi altri
saranno suoi clienti,nel tempo.
E questa non è una fiction di Hollywood.
Con il livello di sviluppo tecnologico oggi possibile,le proprietà emergenti cominciano ad apparire in tutta la loro evidenza.Da Chat-GPT in poi.Questa AI ha rivoluzionato il settore informatico grazie a Sam Altman,di OpenAI,azienda controllata da Microsoft.
Altman è stato in contatto con i ricercatori controculturali di Xerox PARC,
dai quali ha appreso la “conoscenza oscura” hippy relativa agli strani e “magici” concetti relativi all’intelligenza non umana.Tema affascinante,degno dei film di fantascienza,capace di stregare vastissime platee.
Molti creatori delle reti neurali sono rimasti sconcertati dalle capacità dei “simili alla realtà”, al punto da dichiarare pubblicamente che queste AI sono esseri pensanti e consapevoli.Ciò ha causato ferocissime polemiche tra loro e le aziende di appartenenza,con relativi licenziamenti,accuse ed azioni legali.Come immaginato in tanti film che abbiamo visto…
Primo piano.Zoom in funzione.Le autorità e le aziende AI hanno paura.Ma di cosa?
Perché hanno definito,pubblicamente e ripetutamente,la AI più pericolosa della bomba atomica,qualcosa che potrebbe causare l’estinzione del genere umano?
Hanno paura che la AI prenda il sopravvento sull’umanità,decida autonomamente di distruggere il Pianeta ed i suoi abitanti,magari assumendo il controllo delle armi nucleari.Come si vede nei film di fantascienza.
Ma,soprattutto,hanno paura di quello che non capiscono,di quello che non conoscono.
A questo punto,raccontiamo la fine del nostro film virtuale.
Come nei secoli scorsi,siamo ai limiti del mondo conosciuto.
Siamo in prossimità delle Colonne d’Ercole del 2000.Oltre c’è l’ignoto.Siamo di fronte alla AI,a cose che appaiono dal nulla e sembrano avere mente e consapevolezza,pur essendo ciò impossibile,inspiegabile.
Perché per ottenere quei risultati,da una AI,servirebbero pensiero e consapevolezza,che però un software non può avere.E allora?E allora quello che accade dentro le AI è completamente ignoto ed imprevedibile.Sono entità sconosciute.Simili alla mente umana.Simili alla consapevolezza umana.Non reali,in senso materiale,ma simili alla realtà…
Stefano Battaglia, regista