L’eclettico Riccardo Rossi si racconta in due ore di spettacolo, tema il suo viscerale amore per la musica(dal 26 dicembre al 12 gennaio).Un amore vissuto a 360,che coinvolge tutti i lati della vita dell’attore; supportato da una coinvolgente orchestra dal vivo e da un cantante solista(Riccardo Rinaudo) spettacolare, Rossi racconta i suoi inseguimenti da New York a Vienna dei maggiori esponenti del panorama musicale,da Stewie Wonder a Burt Bacharach,fino ad arrivare a David Bowie,gli Earth Wind and Fire, Quincy Jones, Pat Metheny,alla continua ricerca del selfie perfetto.
Una ninna nanna di Bramhs fu galeotta, da li non si è più fermato: lo studio della musica classica all’accademia di Santa Cecilia, un locale( Mutch More) aperto da Enrico Lucherini dal 77 all’83 che lo ha fatto innamorare della musica black di Michael Jakson, le serate a casa di Fiorello(è storico amico della moglie Susanna Biondo)con Michael Bouble’. Nel palazzo d’infanzia l’arte e la musica erano nell’aria: al piano di sopra Domenico Modugno,sotto Enrico Maria Salerno…Il pubblico sopra i 50 fa un salto indietro nel tempo,dalle discoteche pomeridiane ai viaggi studio in Inghilterra, canta e applaude durante i suoi medley senza sosta(dai Pink Floyd ai Bee Gees)e,soprattutto,si commuove.Uno spettacolo imperdibile,firmato da un Riccardo Rossi al meglio della sua forma artistica.
Sara Nicoletti