La compagnia del Teatro Belli fondata da Antonio Salines, guidata da Edoardo Siravo e Francesca Bianco, porta sulla scena “Volpone”, il testo più famoso del drammaturgo inglese Ben Jonson, scritto nel 1606 e presentato in anteprima al Globe Theatre di Londra. La versione del regista Carlo Emilio Lerici si ispira tuttavia alla trasposizione che il drammaturgo Larry Gelbart fece nel 1976, adattando il testo originariamente collocato a Venezia, in tempi più moderni anche se non troppo ben specificati.
E questo perché la storia cui assistiamo si colloca in ogni dove e in ogni quando, e mi viene in mente, per esempio, “Greed”, Rapacità, un film muto del 1924 diretto da Erich von Stroheim.
Avidità, astuzia, raggiri, brama di denaro, sembrano fare parte dell’uomo, o meglio, della sua parte satanica e immorale.
Ma il testo di Jonson è assai lontano da una versione buia e tragica come quella che fu “Greed”, calcando l’accento invece sulla parodia e l’umorismo, a partire dalla scelta dei nomi dei personaggi e che lo collocano tra quelli che vengono definiti “beast fables”, favole di animali che assumono caratteristiche umane, esprimendo sentimenti ed emozioni e concludendosi con una morale.
Non a caso, “Volpone”, impersonato dal gigantesco e imponente Edoardo Siravo è Sly Fox, la Volpe Astuta, un ricco mercante dall’intelligenza acuta ma subdola, che ha escogitato, con l’aiuto del servitore Mosca, Fly, Francesca Bianco, così simile al nostro Arlecchino che più che servo è padrone, un piano per raggirare alcuni personaggi a lui legati, un avvocato, un commercialista, un vecchio avido, una prostituta, un po’ per divertimento ma soprattutto per malvagità. Ma Volpone e Mosca, che degna del suo nome svolazza agilmente senza pausa e senza remore sulla sporcizia che le sta intorno, imparando più che può dal suo padrone, rivaleggiano tra loro in quanto a ingegnosità e furbizia, arrivando, ovviamente, a farsi le scarpe l’un l’altro.
I “poveri” malcapitati della macchinazione, Corvino, Fabrizio Bordignon, Corbaccio, Tonino Tosto, Voltore, Roberto Tesconi, Allegra, Francesca Buttarazzi, Capitano Bonario Corbaccio, Germano Rubbi, Immacolata Corvino, Gabriella Casali, sembrano abboccare all’amo lanciato da Volpone ma poi, credendosi ancora più furbi, spinti a loro volta dalla stessa avidità, rivoltano gli eventi a loro favore, ma solo fino a quando Volpone e Mosca non ne vengono a conoscenza, rimescolando ancora una volta le carte in tavola.
Pochi personaggi sembrano salvarsi, mettendo ancora più in risalto l’altra faccia della medaglia, il servitore di Corbaccio e il Cancelliere del Tribunale, Marco Bonetti, Alessandra Santilli la cameriera di Volpone, il Giudice, Susy Sergiacomo, il servitore di Volpone Alessandro Laprovitera, l’altro servitore Mariano Viggiano, il Capo della Polizia Giuseppe Cattani.
Però, alla fine, mica siamo così sicuri che questi signori e signore siano poi senza macchia e senza paura…
Lo spettacolo, molto meritatamente applaudito, è tenuto ben saldo da Carlo Emilio Lerici che dirige un ensemble di quattordici bravi attori ognuno ben caratterizzato, ma senza mai cadere nella macchietta o nella volgarità, e che per due ore o poco più, ci fanno ridere e divertire, con i loro intrighi, doppi sensi, malintesi. Eppure, i temi toccati non sono poi così degni da scherzarci sopra, ma il prendere con leggerezza anche le tragedie umane è il miglior sistema per far arrivare dei messaggi che tutti possano capire, evitando di appesantire gli spettatori con elucubrazioni intellettualistiche e sperimentazioni fini a se stesse.
Con l’intento, magari, di riuscire a cambiare le cose, o perlomeno, di rendere la gente più cosciente, più reattiva, chissà… intanto ci si prova. Come in questo fortunato caso.
L’Arte salverà il mondo? Assolutamente sì, se il suo scopo non è l’avidità e l’ingannare i fruitori.
Daria D. Morelli Calasso
TEATRO ARCOBALENO
(Centro Stabile del Classico)
Via Francesco Redi 1, ROMA
Direzione artistica Vincenzo Zingaro
DAL 10 AL 19 GENNAIO 2025
Venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30
VOLPONE
di Ben Jonson
Regia Carlo Emilio Lerici
Cast: Edoardo Siravo Volpone
Francesca Bianco – Mosca
Marco Bonetti – Servitore di Corbaccio, Cancelliere del Tribunale
Fabrizio Bordignon – Corvino
Francesca Buttarazzi – Signorina Allegra
Gabriella Casali – Immacolata Corvino
Giuseppe Cattani – Capo della Polizia
Alessandro Laprovitera – Servitore di Volpone, Agente di Polizia
Germano Rubbi – Capitano Bonario Corbaccio
Alessandra Santilli – Cameriera di Volpone
Susy Sergiacomo – Giudice
Roberto Tesconi – Voltore
Tonino Tosto – Corbaccio
Mariano Viggiano – Servitore di Volpone, Agente di Polizia
musiche Francesco Verdinelli
costumi Annalisa Di Piero
scenografia Marilena Maddonni
costruzioni scenografiche Diego e Simone Caccavallo presso O‑cine Teatro Belli
foto di scena di Fabio Lo Reto
produzione Teatro Belli
realizzato grazie al Contributo della Regione Lazio