S. Bernal e Luz Casal Star Del Flamenco in “Ias estrellas”

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Le formule vincenti, le squadre trionfanti, gli eventi che ottengono il favore del pubblico, non si cambiano e pertanto l’oculato imprenditore artistico Daniele Cipriani ha pensato bene dopo il successo riportato , con il confermato tripudio recente, dal programma “Les Etoiles” con i migliori ballerini dei maggiori teatri lirici mondiali con i loro corpi di ballo in assolo o due sulle punte o nei virtuosismi acrobatici, di raddoppiare con un omaggio al ballo spagnolo ed in particolare alla fiamma passionaria iberica prevista per il prossimo due giorni di domenica e lunedì. Lo scorso anno aveva avuto la sua prima edizione ed adesso ritorna con la consulenza di Serge Bernal,già applaudito nel primo appuntamento con “Farruca del Molinero “ e “Racheo”, stupendi numeri di assolo di altissimo talento, insieme a Ricardo Cue quali consulenti d’Arte tersicorea. Non ci saranno solo il fruscio delle vesti o “bata de cola”i taconeo” e zapateo”battito sul palcoscenico del tacco e della scarpa,le nacchere,le corde delle chitarre ed i canti gitani, che compongono la formula classica, ma bensì una formidabile ospite d’onore quale la cantante Luz Casal reduce dal trionfale clamore con le sue canzoni nel film di Pedro Almodovar , che ha vinto anche l’ultima edizione del Festival di Venezia con la pellicola “La stanza accanto”sulla patologia oncologica terminale e l’amicizia , precedente intitolato “I tacchi a spillo”. La cantante galiziana riproporrà la maggior parte del suo famoso repertorio , tra cui le osannate “ Piens en mi” e “Un ano de amor”..Per la prima ci sarà addirittura una particolare ed apposita coreografia di Bernal, che è doppiamente virtuoso quale “bailarin”di coreografia classica e specializzato, come appunto apprezzato in questo e nelle stagioni passate, di “bailaor” ovvero flamenco. Gli spettatori accorsi, si prevede un ennesimo “sold out”, l’apprezzeranno in tutte e due le sue specializzazioni. Oltre a queste due tipologie coreografiche, saranno mostrate anche la “jota aragonese” e la “escuela Bolera” di oggi dopo l’ovazione riportata con la firma di Ravel. Tra gli ospiti d’onore vi saranno alcuni eccezionali talenti quazli :Antonio Najarro per otto anni direttore del Balletto Nazionale de Espana, ma pure noto nel mondo dello sport per le coreografie per il pattinaggio artistico sul ghiaccio,con cui i pattinatori Anissina e Peizerat s’imposero a Salt Lake City nel 2002.Arriva con 30 elementi della sua “Dance Company “ e con il flamenco improntato modernamente al Jazzz. Un tappeto rosso fuoco, alla maniera del Festival Cinematografico di Roma, renderà onore alla Sivigliana Manuela Carrasco , universalmente riconosciuta in patria come la suprema “diosa” ovvero dea. Accanto a lei per la “Jota aragonese” vi sarà addirittura Miguel Angelm Berna con le migliori espressioni emotive di Saragozza Dalla moresca Granada con la sua Alhambra giunge Manuel Linan autore dello spettacolo “ Viva” con il flanenco en travesti in quanto da giovane sogna va d’indossare i costumi delle sue danzatrici; il suo lavoro è stato suggellato dea consensi pure a New York e Londra. Unza coppia autorevole , come nel balletto classico, è quella formata da Olga Pericet di Cordova, la città con il quartiere ebraico dove insegnava Averroè prima del sefardismo ,con Marco Flores di Cadice con resti archeologici ed un interessante museo dedicato a Picasso. Ognuno porterà la propria impronta personale e l’anima caliente della sua regione,accompagnati da “cantaores,guitaristas, percusionistas e tocaores”;ne risulterà una vera “fiesta”, secondo il celebre motivo dell’indimenticabile Raffaella Carrà al secolo Pellonii;un sentito gemellaggio culturale e spirituale con la nazione di Cervantes,Velasquez; Goya,SAnt’Ignazio di Loyola fondsatore dei Gesuiti , l’Ordine a cui appartiene Papa Francesco, ma pure dei re Carlos e Felipe, dimenticando il “Caudillo” Francisco Franco. Sottolinea Serge Bernal che un vero spirito collettivo e patrio fa sentire questi artisti di differente età e stili una generosa “famiglia” con particolari identità. Altresì per il direttore artistico Daniele Cipriani la bellezza estetica della danza tersicorea deve far germogliare l’armonia dei cuori ed il seme floreale della pace, della giustizia e della benevolenza, della fiducia con il ritorno al cosmopolitismo del Settecento e non le lotte tribali o le guerre fratricide; a tal riguardo lunedì prossimo s’insedierà ufficialmente alla Casa Bianca Trump ed è già previsto un incontro con Putin per l’Ucraina do po lo scambio degli ostaggi Sala ed ingegnere iraniano in cui Nordio ha messo solo la firma concordata a Maralago per ottednere la liberazione di Cecilia, che altrimenti sarebbe ancora nella prigione di Ervin. Nel foyer vi sarà il “quadro specchiante “ideato da Pistoletto e che, con il supporto delle firme degli artisti e degli spettatori, assurgerà a simbolo coreografico del “Terzo Paradiso “ di M. Pistoletto. Non perdete l’occasione per un gesto nobile unito allo sfavillio sinestetico degli occhi.

Giancarlo Lungarini

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