Simona Marante, quando la passione per la fotografia incontra l’eleganza

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Una laurea in Design di Moda, una in Comunicazione e una in Lingue e Letterature Straniere. Tre titoli che rispecchiano le sue più grandi passioni. Oltre 20 anni di carriera da docente di lingue straniere, interprete in 4 differenti lingue. Insomma, ce n’è abbastanza per pensare che Simona Marante, dna ligure e da qualche anno tornata a vivere in quel di Genova, abbia una vita decisamente densa di impegni. E, per non bastare, da pochi mesi ha deciso di buttarsi in un’avventura tutta nuova che abbraccia social, immagine e fotografia. Il successo è stato assicurato. Un boom di visite, followers, collaborazioni e contatti.

Com’è iniziato il tuo percorso fotografico?

Sebbene abbia una laurea in Comunicazione e, per così dire, il dono dell’eloquenza, la comunicazione visiva è nettamente distinta da quella verbale e, per quanto mi riguarda, rappresenta una nuova sfida: mi sto cimentando in questa avventura non nascondo con difficoltà, con momenti persino di sconforto, ma la costanza, la determinazione e la dedizione premiano sempre. Appartenendo agli -anta, sono cresciuta con Facebook e questo è stato il mio primo approccio ai Social nel 2007, prevalentemente per tenermi in contatto con i miei ex compagni dell’Erasmus sparsi per il mondo. Instagram non l’ho mai utilizzato se non in maniera residuale fino a tre mesi fa, avevo persino chiuso l’account per molto tempo!

Con cosa ti ha messo davanti questa nuova esperienza?

Sta facendo emergere un aspetto che non conoscevo di me, anzi, che pensavo nemmeno mi appartenesse: la timidezza… ma suppongo che il pubblico pensi il contrario! Sono una persona estremamente estroversa e mai avrei pensato di potermi intimidire in certi ambiti. Pertanto, posso confermare che, anche questa avventura, come del resto tutte le esperienze della vita, rappresenta per me un percorso di crescita permanente: sperimentandosi e cimentandosi in ambiti diversi, ci si impara a conoscere.

Per il mondo della fotografia hai una certa vocazione…

Più che vocazione, la chiamerei sfida. Desidero imparare a veicolare la comunicazione al pubblico attraverso il canale visivo e non quello verbale, idea emersa molto recentemente, direi qualche mese fa.

C’è stato un momento di switch nel tuo percorso? 

Qualche mese fa, ho svolto un servizio fotografico a Paraggi: era una giornata calda e soleggiata con migliaia di turisti. Non è stato semplice scattare in costume tra curiosi e persone che osservavano: al principio ero un po’ intimidita, successivamente mi sono focalizzata sul mio obiettivo e mi sono dimenticata del resto del mondo!

Cos’è oggi per te la fotografia?

La fotografia mi ha permesso di guardarmi senza l’ausilio dello specchio e vedere la mia immagine senza il suo riflesso, quindi, al momento, mi sento tranquillamente di sostenere che essa mi ha solo fornito delle opportunità e vantaggi senza togliermi sostanzialmente nulla. Io mi sono avvicinata a questo ambiente in età adulta, dopo aver maturato esperienze di vita e lavorative dall’età di 16 anni, apprendendo il significato dei sacrifici, della fatica, dell’impegno e soprattutto delle rinunce. Paradossalmente, fino a oggi, non ho mai fatto leva sul mio aspetto fisico! Ho puntato piuttosto sulla costruzione della mia persona attraverso esperienze dirette anche all’estero e la formazione accademica che mi hanno permesso di avere una visione del mondo più ampia e la consapevolezza per gestire le diverse situazioni che andavano a presentarsi e susseguirsi. Ho quindi adottato un percorso direi contrario a quello che normalmente si intraprende ma… sono felice così!

E in realtà, questo si è trasformato in un punto di forza…

Non avrei mai intrapreso questo cammino a 20 anni, in primis perchè non avrei avuto la saggezza e la prudenza adeguate e, soprattutto, a quell’età ero impegnata a far altri tipi di esperienza e a formarmi culturalmente ed intellettualmente.

Cosa ti spinge a proseguire?

Sicuramente il riscontro e l’approvazione da parte del pubblico sono fondamentali ma, primariamente, sono l’autostima e la determinazione i motori di questo meccanismo.

Ti piace, nel quotidiano, essere al centro dell’attenzione?

Probabilmente sono una donna esibizionista… lo ammetto. Il mio temperamento emerge costantemente anche senza che me ne renda conto. Per esibizionista non intendo solo l’esprimere me stessa dal punto di vista fisico, bensì e soprattutto, l’esternare la mia personalità. Ed è il fattore che ha reso possibile il mettermi in gioco su Instagram, nonostante, per certi versi, il contesto genovese sia fortemente conservatore. Ad ogni modo, io continuo per la mia strada senza troppi compromessi o limiti: non vorrei risultare arrogante ma posso confidare che le critiche negative non fanno altro che alimentare il mio ego.

Come ti piace vestire? 

Esattamente come mi sento, secondo il “mood” per utilizzare l’espressione dei Social: uso abiti sportivi, eleganti, eccentrici e stravaganti secondo il momento più che il contesto, assicurandomi comunque di non risultare inadeguata in nessuna situazione. L’importante, è che io mi senta a mio agio con qualsivoglia vestito indossi.

Cosa ti differenzia dalle altre donne? 

Non saprei, ognuna è diversa… Posso tuttavia confermare che non è semplice ottenere delle approvazioni senza mostrare troppo sui Social, o farlo in maniera elegante, intrigante escludendo la volgarità. Forse questo è il mio punto a favore ed è ciò che mi differenzia dalla moltitudine.

Che rapporto hai col mondo dei social?

Mi diletto nel creare contenuti tuttavia, non per questo, mi reputo un’influencer. Non desidero influenzare nessuno in realtà, tutt’al più ispirare il pubblico attraverso video e immagini che meticolosamente scelgo e preparo. Nulla è casuale nel mio feed di Instagram: sebbene molte foto siano spontanee, è necessaria una progettazione pregressa per ottenere una pagina che rispecchi una coerenza estetica e stilistica elegante e raffinata.

Che immagine vuoi veicolare attraverso la tua pagina social? 

Semplicemente la mia. La sensualità e l’eleganza sono elementi preponderanti della mia personalità, tuttavia auspico possa trasparire anche la dolcezza, la solarità e il forte senso dell’umorismo. Sono del Leone. Complessivamente, mi identifico nelle peculiarità che caratterizzano questo segno: l’orgoglio, la forza, l’esuberanza, l’ambizione, la lealtà e spero di riuscire a trasmettere queste caratteristiche attraverso le mie foto. Mi piaccio, sono orgogliosa di quello che sono e di tutti i sacrifici e esperienze che ho vissuto e affrontato nella vita ma non per questo, ritengo esser scevra di difetti o mi considero arrivata. Tutt’altro: imparare, far esperienza e interagire sono le ragioni per le quali esistiamo. Ho detto che mi piaccio come persona ma, paradossalmente, non amo molto riguardarmi in foto semplicemente perché sono una perfezionista e ritengo che avrei sempre potuto far meglio: quando pubblico un contenuto, lo rivedo il giorno dopo soprattutto per rispondere ai messaggi e commenti.

Che progetti bollono in pentola? 

Ho sempre fatto molta fatica a vedermi proiettata nel futuro poiché sono una persona che vive esclusivamente il presente e nel presente. Sicuramente ho dei progetti in mente per i quali sto lavorando con dedizione ma preferisco condividerli una volta raggiunti!

Manuele Pereira

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