Per lei, abituata come è a muoversi nel retro di un’officina e fotografare ricambi di auto da mettere in vendita, la fotografia è parte attiva della sua quotidianità. Ma, solo da qualche tempo, Laura De Gregori è diventata il soggetto da fotografare. È successo tutto per caso (o per fortuna), quando qualche mese fa ha visto una storia su Instagram di uno dei suoi contatti in cui veniva proposto a chiunque lo volesse di mettersi in gioco davanti ad una macchina fotografica: Laura si è lasciata incuriosire, è corsa ad acquistare un vestito elegante da Zara e poi si è messa in posa in zona EUR, a Roma, set naturale di alcune delle più belle foto artistiche di moda. Il resto lo ha fatto la sua energia, il suo carisma e, naturalmente, la sua femminilità, un concentrato di stile e eleganza che le fotografie altro non hanno fatto se non esaltarlo all’ennesima potenza. Ecco come Laura è diventata fotomodella a 43 anni, suscitando l’interesse dei fotografi e del web, ritrovandosi ad incastrare in pausa pranzo o nel fine settimana uno shooting dietro l’altro. Quella che è nata come una passione – e in questo Laura viaggia fin troppo bassa – sta diventando man mano qualcosa di sempre più importante. Non a caso, il passaparola ha attirato attenzione su di lei che il gusto per il bello e la passione per la moda l’ha sempre avuta, studiando al Liceo Classico e poi laureandosi in Moda e Costume. Ha lavorato come disegnatrice nell’ambito moda, ha lavorato al Teatro dell’Opera, poi il percorso della vita l’ha portata a fotografare ricambi d’auto ed a sporcarsi di grasso e di olio pur di tirar fuori la foto giusta da dare al pubblico specializzato. Ora è lei la protagonista sotto i riflettori: “Diventare fotomodella a 43 anni è qualcosa che, naturalmente, può incuriosire…”.
E allora, raccontiamolo questo percorso.
Tutto nasce dal fatto che di indole sono curiosa: adoro scoprire, viaggiare, ricercare novità. Per me ogni nuova esperienza rappresenta una occasione di crescita e di miglioramento. Di conseguenza, quando uno dei miei followers ha pubblicato una storia in cui cercava una fotomodella… ecco che io mi sono tuffata, mi sono proposta e ho accettato di scattare in esterna in zona EUR di Roma. Spaventatissima mi sono detta: va bene, proviamo! Ho acquistato un abito nero elegante, ho superato la mia titubanza e mi sono messa in gioco!
E da lì, poi non hai più smesso.
Da quel momento la mia vita si è arricchita di una serie di persone che mi hanno spronata a continuare su questo percorso. E io ho accettato di mettermi in discussione, pur essendo molto critica con me stessa. Tanti fotografi si sono proposti per collaborare con me, io mi sono ritagliata gli incastri per scattare con generi diversi, cogliendo le varie accezioni di me stessa.
Diciamo che la fotografia è nel tuo dna, ma nei panni di fotografa…
Proprio così: per lavoro o per diletto, ho sempre amato immortalare ciò che avevo davanti, facendolo con una certa sensibilità. Anche quando ho iniziato a lavorare come fotografa di accessori automobilistici, ho sempre prestato una particolare attenzione nella cura dell’immagine, dell’estetica e della grafica digitale, creando composizioni quanto più possibili artistiche con semplici ricambi. Ecco che la stessa attenzione, naturalmente, la pongo su me stessa dal momento in cui ho deciso di mettermi dall’altra parte della fotocamera!
Qual è la ragione che ti ha spinta, a 43 anni, a posare sul set?
Non è la fama né la visibilità sui social, semplicemente mi piace l’idea di condividere la mia giornata a 360 gradi, colpendo l’occhio di chi guarda e trasmettendo la bellezza e la potenza della fotografia. Ripeto: non mi interessa la notorietà, anche se il mio profilo social ha avuto momenti di forte incremento. Non è quello il mio obiettivo… ma oggi posso dire che la fotografia è diventata una variante importante e trasversale della mia giornata. Inevitabilmente permea le mie mattine, i miei pomeriggi e spesso le mie sere, che sia per lavoro, che sia per progettare un workshop, che sia ad una festa dove ormai tutti si aspettano che sia io quella che fa… foto all’evento! Questa cosa mi soddisfa, so di avere una buona sensibilità quando devo scattare.
La fotografia ti ha permesso di vivere esperienze bellissime.
Ho posato a Villa Borghese ed in altri luoghi magici di Roma, ma tutti gli shooting hanno generato curiosità ed interesse, quindi ormai posto giornalmente qualche scatto che ho realizzato. Immagini che prima erano di una cerchia ristretta, ora si sono aperte al grande pubblico. Instagram è diventato il diario personale, un mezzo anche per me per ricordare le esperienze vissute.
Cosa ti ha dato la fotografia?
Essere fotomodella a 43 anni mi ha portata a guardarmi con occhi diversi, ma soprattutto mi ha dato la certezza che, al di là dell’età, possiamo fare tutto quello che vogliamo, se lo desideriamo fortemente. Bisogna buttarsi, vedere cosa ne esce! Mi diverte posare, sta benissimo a me, e trovo curioso avere tanti impegni ed essere contattata in così tante situazioni, col divertimento di pensare a set sempre nuovi! So che voglio continuare a posare, andando oltre ogni giudizio della gente.
La tua immagine, peraltro, piace e colpisce per la forma fisica.
Diciamo che pratico sport da sempre, ho corso numerose maratone, e col passare dell’età la pratica sportiva ha giovato a livello di benessere fisico della mia persona. Lo sport mi fa stare bene con me stessa e la fotografia mi aiuta a veicolare questo senso di benessere…
Manuele Pereira