L’assaggiatrice di Hitler… Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani…

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In scena il 1° febbraio 2025 al “Teatro Roma ” di Castagneto Carducci

L’assaggiatrice di Hitler è il rifacimento scenico del romanzo di Rossella Pastorino “Le assaggiatrici”. Il testo è vincitore di numerosi e prestigiosi premi, tra cui il “Premio Campiello 2018” e il “Prix Jean-Monnet 2019”. La vicenda si svolge nella caserma di Krausendorf e ruota intorno alla vita di Margot Wolk una donna realmente vissuta. Margot dopo la guerra confessò di essere stata da giovane una delle assaggiatrici del cibo di Adolf Hitler. Il Führer viveva con l’ossessione che qualcuno potesse avvelenarlo, per questo aveva bisogno che qualcuno assaggiasse ogni tipo di pietanza a lui destinata. Nel romanzo la Postorino usa il nome di fantasia di Rosa Sauer una donna debole, incapace di reagire alle violenze del regime. La storia inizia le 1943 quando Rosa dopo la partenza del marito per il fronte russo e i continui bombardamenti degli alleati, si rifugia a casa dei suoceri in un villaggio a poca distanza del quartier generale di Hitler. La famosa “Tana del lupo”. La giovane donna insieme ad altre coetanee viene reclutata e stipendiata su segnalazioni delle autorità locali per assaggiare tutti i pasti del giorno per sventare a prezzo della propria vita un avvelenamento ad Hitler. Tra le assaggiatrici ben presto si tessono amicizie e rivalità. Ma un giorno nella caserma entra in scena un nuovo comandante che instaura un clima di terrore e di sospetti.

“Da tempo mi trovavo in posti in cui non volevo stare, e accondiscendevo e non mi ribellavo; continuavo a sopravvivere ogni volta che qualcuno mi veniva portato via. La capacità di adattamento è la maggiore risorsa dell’essere umano, ma più mi adattavo e meno mi sentivo umana”.

Tra Albert Ziegler e Rosa ben presto nasce una complicità erotico ambigua, una esigua forma di resistenza alla deumanizzazione del nazismo.

Silvia Gallarano dice della drammaturgia.

“(…) Un viaggio nella comprensione dell’umanità delle persone che hanno vissuto la tragedia del nazismo e della guerra (…) Questa è una storia personale, ci si mette nei panni di qualcuno che ha vissuto quell’epoca e si fa delle domande, sarei stata complice o mi sarei ribellata? È un viaggio che permette di aprire queste domande. (…) I punti di forza sono l’idea di una narrazione prismatica, spezzettata che arriva da punti diversi. (…) si viene avvolti da un turbine. La storia è apparentemente lineare ma anche emotiva (…)”.

L’architettura registica di Sandro Mabellini è costruita ad arte per due sole attrici che vivono tutti i personaggi della trama accompagnati dalla magica sequenza dei brani di Marlene Fuochi, fisarmonica e voce. Silvia Gallerano e Alessia Giangiuliani da vere mattatrici dominano la scena.

Giuliano Angeletti

 

L’ASSAGGIATRICE DI HITLER…
liberamente tratto da Le assaggiatrici di Rosella Postorino
Spettacolo di Sandro Mabellini
drammaturgia Gianfranco Pedullà
in scena Silvia Gallerano, Alessia Giangiuliani
con Marlene Fuochi fisarmonica e voce
musiche originali Francesco Giorgi
scenografia Giovanna Mastantuoni
costumi Veronica Di Pietrantonio
produzione Teatro Popolare d’Arte
foto Alessandro Botticelli

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