Martina ha 26 anni e arriva da Salerno. Nella vita ha sempre amato l’arte e il teatro e per questo ha studiato scenografia teatrale al liceo artistico, per poi specializzarsi nel mondo dei tatuaggi ed avvicinarsi con sempre più passione all’ambito fotografico.
Come nasce il tuo legame con la fotografia?
Parte da quando sono piccola: mia madre adorava fotografarmi e a me piaceva mettermi in posa… e quindi confesso che un giorno vorrei essere io dall’altra parte dell’obbiettivo. Ho iniziato a scattare per gioco fino a capire il mondo che c’è al suo interno. Sicuramente la fotografia mi ha portata alla scoperta di me stessa e a vedermi con occhi diversi.
Hai avuto il merito di coltivare questa passione…
Una passione che ha avuto origine a Salerno, la mia città natale, che è cresciuta durante la mia adolescenza fino ad ampliarsi sempre più. Ci sono stati forti momenti in cui mi sono messa in discussione, ma non ho mai smesso di credere in me e in quello che voglio fare. Scattare è una cosa che ho deciso di fare seriamente da un paio di anni e quest’anno posso dire di essermi tolta qualche bella soddisfazione.
Cosa ti ha dato la fotografia?
Mi ha dato molto a livello di esperienza e di conoscenza personale, senza togliermi nulla.
Che rapporto hai con i social?
Ho un bel rapporto con i social perché ho saputo sfruttarlo a mio vantaggio senza esserne dipendente. Mi piace condividere le mie passioni e cercare di trasmettere un contenuto. Attraverso i mei canali Instagram e TikTok, mi piacerebbe trasmettere il mio essere forte contro ogni regola sociale. La libertà appunto di esprimersi in qualsiasi modo. Dei social mi piace la possibilità di condividere qualcosa attraverso le mie passioni, ma non mi piace quando si giudica senza conoscere e solo in base ad una cartella di fotografie.
Che ragazza sei nel quotidiano?
Nel quotidiano sono una persona molto semplice a cui piace star comoda!
Che progetti hai per il futuro?
Non sono una ragazza a cui piace molto programmare, mi vedo comunque non in Italia e magari… su un palco a recitare!
Manuele Pereira
