Sacra esegesi biblica con musiche suadenti al Vittoria

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Siamo nnel pieno spirito giubilare e già un milione di pellegrini è venuto a Roma per godere fedelmente come “Chiesa discente”delle risorse interiori di rinnovamento legate a questo evento che si celebra oraogni 25 anni ed in occasioni particolari, come quelle di San Paolo e della Divina Misericordia volute da Papa Francesco. La Toscana ha appena votato, per la legge sull’autonomia regionale differenziata, la possibilità dell’ aborto come valore laico e civile,mentre tra una ventina di giorni, precisamente il 5 marzo , saremo nel periodo delle Sacre Ceneri con un più forte richiamo all’ascetismo spirituale ed a un più rigido atteggiamento penitenziale secondo il messaggio evangelico e biblico che il giornalista Aldo Cazzullo vice direttore del” Corriere della Sera” di via Solferino a Milano e responsabile della trasmissione “Una giornata particolare” il mercoledì su La Sette , emittente televisiva dell’editore e presidente del Torino Urbano Cairo,ha desiderato regalarci con la rilettura critica del libro dei Cristiani cattolici, che con il Concilio di Trento dal 1545 al 1563, lo dichiararono inerarrabile rispetto ai luterani che con la Dieta di Spira di Melantone e Luterano ottennero dall’Imperatore Carlo V la libertà di culto. Naturamente le confessioni religiose monoteiste sono tre e perciò il collega ed intervistato televisivo nei dibattiti socio – potici da “Rstart” con la Bruchi ad “ Otto e mezzo “ con la Gruber,ha voluto accanto a sé l’ex deputato europeo Moni Ovadia ebreo di Plovdiv e partecipe della diaspora “Klezmer” dall’Est Europa. Questi , essendo ebreo e quindi conoscendo meglio la precisa rielaborazione del Pentateuco ovvero i primi 5 libri del Vecchio Testamento con la Genesi e l’Esodo con la fuga dall’Egitto, dopo la profezia delle 7 vacche magre e grasse , ricollegabili alle dieci vergini sagge e stolte del Vangelo, operata dal vicefaraone Beniamino il più piccolo dei dodici figli di Giacobbe venduto dai fratelli ad una comitiva di mercanti. Cazzullo, che abita a Roma dal 1998 , ha invece sviluppato insieme all’esegesi delle metafore e raffigurazioni singolari della Bibbia, che contiene 72 libri minori collezionati nella totale raccolta dell’unica grande “collectanea” della Bibbia plurale del grco “biblion”, datogli dai 70 grammatici alessandrini che tradussero il VT dall’aramaico semitico in ellenico,l’interpretazione autentica dell’ allusioni oniriche ed illustrazioni visive sullo sfondo del palcoscenico dell’operazione multidisciplinare con accompagnamento musicale al pianoforte della maestra Giovanna Famulari e l’incisioni sulla sabbia del deserto di Gabriella Compagnone comprese nel video del deserto ed altri drammatici frangenti di ribellione del popolo ebraico contro l’apparente disinteresse del Signore. Nei giorni del deserto corrispondenti a quelli delle tentazioni di Cristo da parte del nemico luciferino nei 40 giorni del ritiro in preghiera esemplari della Quaresima, che inizierà il 5 marzo. La gente, che ha gremito ai limiti del “Sold out” il teatro Vittoria, ha ascoltato in religioso silenzioso le spiegazioni di Cazzullo, mentre noi che siamo licenziati in Teologia Pastorale, per motivi primari della nostra esistenza e degli studi universitari, spesso anticipavamo letture ed interpretazioni del dialettico e sofisticato Cazzullo ben preparato e quindi non soggetto ad eventuali contestazioni. Se il buon Cazzullo conduceva il filo della narrazione, Ovadia manteneva tutto ml’umoristico spirito Yddish e l’assecondava con letture profetiche, interventi sarcastici e stupendi per la potente e chiara voce ,canti in spagnolo,semitico,palestinese_ arabo e greco, riconoscendo al compagno di scena una maggiore competenza globale sul testo biblico, di cui lo scorso anno lo stesso Cazzullo ha pubblicato “Il Dio dei nostri Padri “ il libro più venduto di tutte le categorie librarie. Il giornalista ha approfondito gli argomenti per i poco esperti in materia cristiana , quali le sorti delle città bibliche di Sodoma e Gomorra, le figure dei sommi patriarchi e delle discendenti tribù, fino a Lot e Labano. Per ultimo Cazzullo ha illustrato la personalità delle mogli Rachele e Lia di Giacobbe, che con uno stratagemma di Rebecca strappò la primogenitura ad Esaù per un piatto di lenticchie. Per ultimo Cazzullo ha chiarito la profezia di Isaia sul “Servo di Jhavé” ed ha detto che il Signore infonderà nuovo spirito vitale nelle ossa dei cadaveri, dei trapassati, la cui anima è già in Paradiso , per cui torneranno ad essere integralmente persona umana e parteciperanno alla vita eterna nel banchetto della Santa Gerusalemme, come una sposa adorna di gioielli per il suo Signore,quando vi saranno nuovi cieli e rinnovate terre .Infine il bravo e diligente Aldo, con la testa da casco miitare su cui si riflette il sole,ha osservato in che misura tutte queste storie laiche e sacre, persone divine ed umili come i pastori e le altre coinvolte nell’esistenza umana di Cristo con i miracolati, i pastori ed i peccatori perdonati, hanno lasciato una cospicua fonte di riferimento, ispirazione, per i più insigni Maestri nella Tradizione della Storia dell’Arte musiva e parietale. Insomma per i paganti non colti in Ecclesiologia, Biblica e Patristica, lo spettacolo di fine didascalia orale è stato un’autentica gemma senza intervallo per quasi 150 minuti di percezione multimediale. Si replica al Vittoria di Testaccio fino a domenica prossima.

Giancarlo Lungarini

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