Patty Pravo, è stata “la ragazza del Piper” e poi come dimenticare che proprio qui si sono diffuse le minigonne, un capo di abbigliamento femminile che ha dettato la storia e la moda in quegli anni sessanta dove il divertimento e anche la trasgressione erano indispensabili.
Ma altri nomi hanno solcato quel palco del Piper, come i Pooh, Lucio Battisti, i Dik Dik, i Primitives con Mal, Gianna Nannini, Antonello Venditti, Fred Buongusto, Rita Pavone, Caterina Caselli, Gabriella Ferri, Formula 3, Ricchi e Poveri, New Trolls, Le Orme, I Corvi. Al Piper ha debuttato anche Madonna, quando è venuta in Italia per la prima volta. Renato Zero ha realizzato un 33 giri ispirato proprio a quegli anni in cui il locale ebbe il suo boom. Lo frequentavano spesso anche Mia Martini e Loredana Bertè. Al Piper hanno suonato i Pink Floyd e Byrds, Jimi Hendrix, Rolling Stones, Genesis, Sly and the Family Stone. E i Beatles? Beh loro ci provarono solo pochi brani.
Al Piper è passata la storia della musica e anche dei generi come il beat e lo ye ye, ma anche di quei gruppi musicali di cui è difficile dimenticarne il successo, come l’Equipe 84 e i Rokes. Al Piper si andava per ascoltare la musica rockabilly e rock e per sentirsi vicini a culture come quella inglese oppure americana, che all’epoca erano miti da raggiungere in ogni modo anche a suon di musica e balli sfrenati. Il Piper è stato un posto iconico per tutto quello che è accaduto negli anni ’60 e ’70 e ancora oggi tra quelle mura se ne percepisce il “rumore”.
Il Piper era un luogo molto frequentato anche dal mondo dello spettacolo, qui hanno transitato personaggi come Vittorio Gassman, Franco Zeffirelli, Anna Magnani, Alberto Bevilacqua, Monica Vitti, Nanni Loy.
Questo luogo così iconico e affascinante non è solo uno dei club più famosi della Capitale ma è stato, nel corso del tempo, un vero crocevia di artisti e personaggi che negli anni provenivano da tutta Italia e approdavano al Piper perché era una tappa obbligatoria e imperdibile. In passato al suo posto c’era un garage, poi il club ha aperto le sue porte il 17 febbraio 1965 e a fondarlo furono l’avvocato Alberigo Crocetta con il commerciante di automobili Giancarlo Bornigia e l’importatore di carni Alessandro Diotallevi. Ancora oggi resiste alle mode e alle tendenze, alle generazioni che nel tempo si sono alternate, qui in via Tagliamento a Roma, a due passi dall’elegante quartiere Coppedé. Questo luogo è da sempre il simbolo di quel grande boom economico di un’epoca d’oro, quella degli anni sessanta.
Per festeggiare questo compleanno così importante dei 60 anni, celebrati alla grande il 17 febbraio 2025, si è tenuta una festa con i dj più famosi che hanno varcato questo locale, l’orchestra di Alberto Laurent, brani degli anni ’60 e poi ragazze vestite con il look d’epoca. Un vero tuffo nel passato e in quegli anni dove il divertimento e il ballo erano assicurati.
Il fascino del Piper è senza tempo e resiste!
Buon Compleanno a questo tempio della musica e a quei favolosi e spensierati anni sessanta di cui si ha tanta, troppa, nostalgia.
Filly di Somma