Giallo con apparenze ingannevoli a Londra nel ’50 al Quirino

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Non sempre le”ciambelle riescono con il buco” simbolicamente parlando,le bugie hanno le gambe lunghe e l’imposture resistono a lungo andare, come ha dimostrato la Cassazione disponendo la ripetizione dei processi per i delitti Poggi e Mollicone, non ritenendo provate le sentenze di secondo grado. Ce lo conferma il racconto degli anni ’55 del drammaturgo William Rose che sognò “la signora omicidi “per tutta la notte per cui vinse l’ Oscar per la migliore sceneggiatura nel 1956

e da cui prese spunto il film”lady Killers “ di Muckendrick. Ora rielaborandolo in chiave mediterranea, il regista Mario Scaletta lo porta per una settimana al Quirino con la formidabile ed inossidabile coppia formata dalla satirica e frizzante Paolo Quattrini, che porta bene la sua età avanzata, nonché dall’impeccabile, imperturbabile e signorile elegante nella recitazione di Giuseppe Pambieri. Si tratta di una piece di 90 minuti brillante,dinamica,ricca dello “charme” albionico di scena, surreali situazioni ed improvvise istrioniche gag. Lo sfondo circostante ed esterno della “sit- com” della pensione, presso la stazione di Wembley, è la Londra degli anni Cinquanta per cui un presunto professore, quale il signor Marcus. prende due stanze dall’anziana vegliarda, pensionante, signora Luisa Alessandra, per far venire a provare le musiche di Boccherini, a lui gradito,dal quintetto d’archi di suoi amici tra cui lo stesso Scaletta ed il tipo da”gigione sarcastico” e battutista estemporaneo che è l’incontenibile Roberto D’Alessanrdo. La signora Wilbeforce primieramente si fida , ma poi sentendo come suonano incomincia a sospettare ed in effetti avrà ragione. Chi sono infatti i 5 con alla testa il prof. Marcus , un impeccabile stilizzato Pambieri. nel ruolo del personaggio chiave?In realtà rappresentano dei malviventi di mezza tacca che sono stati assoldati da un bella dialettica e discreta presenza del professore, che ingenuamente la figura della proprietaria incarnata dalla Quattrini crede tale, per organizzare una clamorosa rapina ai danni del treno 714 che lunedì mattina ferma a Wembley, vicino al famoso stadio dei “ leoni bianchi”trasportando 60.000sterline incasso del fine settimana dei supermercati.Ilcolpo apparentemente è riuscito, ma, alla guisa di quanto sosteneva il maestro dell’Accademia ateniese Aristotele, c’è il mare tra l’essere e l’apparire, secondo quanto avrebbe poi ribadito agli inizi del ‘900 il sommo Pirandello della maschera metaforica con l’”Umorismo tragico”, per cui qualcosa va storto. Di che si tratta? Naturalmente non ve lo diciamo , in quanto sta a Voi scoprire l’intreccio noir da thriller,tuttavia sarà la signora Willberdforce a supplicarli di restituire la refurtiva in nome della rettitudine onesta e del trasporto pubblico statale. Il quintetto non d’archi, ma di armi con la relativa licenza s’indigneranno e tenteranno di farla fuori, ma otterranno un diverso esito negativo , si spareranno tra di loro e lasceranno campo libero all’arzilla e rinsavita pensionante,che tuttavia follemente non sarà creduta dall’amico sergente, ritenendola come tutti non più”compos sui”.Quando ci si plasma un giudizio od un’idea su una terza persona difficilmente si cambia, anche se passa del tempo, “Parecchia acqua dei fiumi scorre sotto i ponti”, come teorizzava il filosofo del divenire Eraclito, per cui non c’è bisogno d’informare l’ispettore, tanto ai derubati , nel caso lei dicesse incredibilmente la verità, ci penserebbero l’Assicurazioni. Vatti a fidare dell’onestà dedlla gente! Pertanto Luisa Alessandra può tornare a casa ringraziando la “dea bendata “ dell’ inaspettata e provvida Fortuna per la sua vita umile, ma virtuosa Completano il quadro d del quintetto sinergico Pietro Casella e Nicola Paduano per la regia del divertimento, con il “boomerang “ della beffa a danno di chi l’ha ordita ed il plauso implicito ai valori etici, di Guglielmo Ferro. Il lavoro, della durata paragonabile a quella d’un briosa sceneggiatura di medie proporzioni, intriso d’un neorealismo a tinte fosche per il piacere della platea, resterà in replica al Quirino fino a domenica prossima.

Giancarlo Lungarini

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