Il maggiore commediografo rappresentato al mondo è senza dubbio l’americano NeilSimon , che non solo ha la forza di censurare i vizi ed i difetti della fatua società mondana aristocratica, ma ha avuto pure il pregio e la forza d’animo di superare il dolore della vedovanza e rimettersi in gioco con un nuovo matrimonio. Di lui la magica coppia artistica di Corrado Tedeschi e Deborah Capriogliosta portando in scena la sofisticata commedia “Plaza Suite”con il fasto l’agio ed il lusso della magnifica camera all’ultimo piano dello scintillante albergodella “Gande Mela” dove passano avventori altolocati e chissà, se avesse la voce, quante vicende particolari quella stanza potrebbe raccontare, divulgando le magagnecelate tra quattro mura di molti suoiosptiC’haprovato appunto il loquace perbenismo, il paradossale surrealismo e lo sferzante velenodel grottesco satirico di Neil , che non ha risparmiato niente e nessuno : Questa che è una delle sue pià brillanti e riuscite creazioni è portata in giri in questi ulimi due anni dal sodalizio tra l’affascinante Deborah e e l’elegante, signorile, divertente per la sarcastica eloquenza che è il milanese Corrado ,che ha rotto per questa programmazione il rapportodi scena con la figliaz per prendere perla finzione scenica come compagna di vita la Caprioglio. Reduci dalla tournèe vincente nelle Marche, sono approdati al Parioli con la regia esperta e sagace per i consigli dati in questo biennio di Ennio Coltorti,che più li osserva e più ècontento per l’affiatamento e la recitazione della coppia ricca di squisite doti umane per rendere universale e gradevole a tutti il testo Il benessere dell’albergo, la doviziosità dei servizi e la cortesia dei camerieri verso la clientela fanno da contrasto con la mediocrità interiore, lo scadimento dei valori e la crisi spirituale ed etica che i due”Piccioncini” d’una volta vanno attraversando Le situazioni sono differenti, ma il grado di dignità morale e qualità intrinseca dei protagonisti,che non hanno più nulla dadirsi, è certamente basso Nella prima cellula domestica all’inizio, che ormai dopo i fatidici 7anni di felicità matrimoniale, è entrata in crisi per uno dei numerosi tradimenti all’ordine del giorno, si sta prospettando la separazione per copa ed allora i due cercano di ravvivare la “luna di miele”,trascorsa tempo addietro nella stessa Suite, ma l’incanto del luogo a recuperare l’oblativa donazione che ci fu e dunque il tentativo è un “buco nell’acqua”.Nella seconda c’è l’incontro tra due vecchi compagni diclasse , ora con famglie diverse, perciò una coppia clandestina per consumare la lussuria del loro amplesso e dunque la “moglie modello” s’indispettice, timorosaanche d’essere scoperta, inalberandosi contro il suo amante, che intanto contatta la segretaria per gli appuntamenti. Cosa che non si dovrebbe mai fare durante un evento galante e la situazione precipita ancor più!L’ipocrisia dell’apparenza , carente sul piano della seduzione, di questo magnate produttore c’ha ricordazto le due commedie romantiche :”L’Hotel del libero scambio”vaudeville di G. Feydau e “Ogni anno alla stessa ora e giorno”piccanti e salaci entrambi.Tuttavia il più effervescente, frizzante e gustoso è il terzo episodio in cui gli spocchiosi e mondani genitori facoltosi non riescono a far uscire dal bagno la figlia , che si deve sposare al piano terra derl Plaza con invitati, banchetto e banda , che aspettano invano La Caprioglio , con una cappello a tesa simile a quello largo di Ivanka al giuramento di Donald, non è in grado di convincerla adaprire, pertanto chiama il marito, con cui non c’è più la fase anale della sessualità, che imbufalito vorrebbe buttare giù la porta e, saltando anche dalla finestra, finisce per logorarsigiacca e camicia,indispettito per i soldi che sta dilapidando La madre intanto ha rottoi fili delle calze e l’ostacolo sembra insormontabile con il relativo scivolone e capiombolo sociale, ma ecco il “deus ex machina “ euripideo Bastano due strilliben assestati, per far capire chi comanda nel nuovo nucleofamiliare, del fidanzato capellone , yuppi e rockettaro,per indurre la ragazza adabbassare le penne ed uscire dal bagno con il suo abito nuziale.Il ruolo della giovane è interpretato da Giulia Galizia che è anche l’amica del tè dele cinque del pomeriggio con cui l’adultera si sfoga per le mancate attenzioni dell’amante ed il suo tardivo arrivo all’appuntamento promiscuo e fedifrago. Ilcameriere in livrea marrone è sostenuto da Gialuca Delle Fontane, mentre la comparsa in scena dell’impettito ed aspro fidanzato è affidata ad Andrea Bezzi Gli strali di Simon s’accentrano quindi su tre casi esilaranti della vita umana, incidenti, inconvenienti che possono accadere anche a chi non te l’aspetti, come il povero disgraziato che a 40 anni ha già contratto l’Alzheimer ed il bambino che a 2 anni è diventatocieco per essere stato basciatoda chi aveva l’Herpes sulle labbra in modo maligno Nella vita non c’è niente di strano, tgutto può avvenire e , se prima la saggezza popolare diceva “ Canta che ti passa”, adesso Simon ha inventato una formula migliore, almeno per gli stonati,””Ridi, Ridi, Ridi….che ti passa”e riprendi con filosofia il tuo buonumore Lo spettacolo sarà replicato al Parioli, or diretto da Massimiliano Bruno, fino a domenica 23.Lo stesso Bruno sarà poi protagonista d’un suo lavoro dal 26 intitolato “La Prospettiva” con Gianmarco Tognazzi.
Giancarlo Lungarini