In scena il 14 marzo 2025 al “ Teatro del Popolo” di Castelfiorentino
La drammaturgia “Gente di facili costumi” è una produzione “ La pirandelliana”. Il testo scritto da Nino Marino e Nino Manfredi è ormai un classico della commedia italiana che nel 1988 ha debuttato con Nino Manfredi nei panni del protagonista. La pièce ruota intorno allo scontro incontro tra Ugo ed Anna. La giovane donna è una prostituta che si fa chiamare con il nome d’arte “Principessa”. Ugo è un intellettuale che vive scrivendo per il cinema e la tv ma la sua massima aspirazione è quella di sceneggiare un film d’arte. Ugo per alimentare l’ispirazione ha necessità di silenzio, ma purtroppo non riesce né a dormire né a lavorare perché è perennemente disturbato dalla coinquilina che vive nell’appartamento sopra di lui. Sopra di lui vive Anna, una prostituta nottambula e sognatrice. Una notte Ugo sale le scale per raggiungere il piano superiore per lamentarsi con la ragazza che rientrata in tarda notte ha acceso il giradischi a tutto volume ed in più nella confusione si è dimenticata il rubinetto aperto della vasca da bagno allagando non solo il suo appartamento ma anche quello dove abita lui. In seguito per una serie di vicende, Ugo viene sfrattato e “Principessa” mostrando il suo buon cuore si offre di ospitarlo. Da questa inaspettata convivenza nascono una comica serie di malintesi ed incomprensioni che sfociano però in una particolare e stretta convivenza.
Nino Manfredi diceva della sua commedia:
“Gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l’onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? Lo sport (…) diventa sempre più truffa e violenza. Gli ideali politici (…) difendono gli interessi più strettamente privati. La creatività e la fantasia sono messi al servizio dell’imbonimento pubblicitario (…). Senza continuare a fare altri esempi, è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all’utile”.
La pièce per i temi trattati è ancora attualissima. Lo spettacolo mette in risalto in manera sottile la crisi dei valori che avvolgono il nostro vivere. La commedia è ben diretta da Luca Manfredi che con grande maestria ha portato in scena l’ironia del grande Nino. Sul palco Flavio Insinna (Ugo) e Giulia Fiume (Principessa Anna )da veri mattatori con le loro innate doti attoriali incantano il pubblico presente.
Giuliano Angeletti