A tu per tu con Rajae Bezzaz. “Do voce alle persone in difficoltà”

Data:

Conosciamo Rajae Bezzaz come l’inviata di Striscia la Notizia, ma la sua carriera nel mondo dello spettacolo spazia non solo in tv, ma anche tra cinema, radio e letteratura (il sabato e la domenica conduce il programma “Fantastico Weekend” su R101 e di recente ha pubblicato il libro biografico “L’araba felice. La vita svelata di una musulmana poco ortodossa” – Cairo Editore).

La sua ‘missione’ è quella di dare voce alle persone in difficoltà, portando alla luce tematiche attuali spesso rischiose, situazioni di ingiustizia o discriminazione di cui pochi o quasi nessuno parla.

Il suo impegno sociale ed individuale, il suo attivismo, infatti, le hanno consentito di distinguersi e realizzarsi, professionalmente ed umanamente e poter essere cosi un punto di riferimento, un esempio al quale ispirarsi.

Ci racconta in questa intervista i suoi progetti attuali, ma anche quelli futuri e non solo.

Possiamo dire che la tua missione è quella di difendere, essere dalla parte di chi non ha voce, come le minoranze e le persone in difficoltà, non ultimo ti sei occupata del fenomeno degli hikikomori con un tuo servizio per Striscia la Notizia e in seguito l’invito alla Camera per sensibilizzare ancora di più le istituzioni in merito. Che esperienza è stata? 

La conferenza si è svolta il 27 febbraio scorso nella Sala Stampa di Montecitorio. La scelta di un luogo così importante non è casuale, ma un chiaro messaggio. L’evento, organizzato dal deputato Antonio Caso, ha visto la partecipazione di relatori d’eccezione: oltre a me sono intervenuti anche Elena Carolei, Presidente dell’associazione Hikikomori Italia, Marco Crepaldi, psicologo e fondatore dell’associazione, la deputata Carmen Di Lauro e il Consigliere Regionale Gennaro Saiello.

Mi ero già occupata del fenomeno con un servizio per Striscia la Notizia ed è stato poi un onore per me e una grande responsabilità intervenire a riguardo alla Camera, al fine di sensibilizzare le istituzioni affinché si dia un aiuto vero, concreto a questi giovani. Una sfida, visto l’argomento così attuale e complicato, avere durante il confronto in aula le famiglie presenti e vederle anche coinvolte emotivamente, quasi come immedesimarsi nella loro sofferenza. Aprire quella porta non è facile, ma non è impossibile. Servono percorsi di ascolto e sostegno mirato. La nostra società, infatti, chiede molto, è una continua pressione, ci chiede di produrre, di essere perfetti, di essere sempre eccellenti. Non tutti ce la fanno, il rischio è quello di non uscire mai più da questa chiusura. È dunque necessaria un’attenzione da parte di tutti. Noi media abbiamo il compito di informare: se i numeri sono allarmanti dobbiamo informare, non per allarmare ma perché vi sia consapevolezza sull’argomento. Bisognerebbe essere più accoglienti e vivere più in empatia!

Un altro tema che senti vicino è la questione femminile, da sempre ti batti per i diritti delle donne. A che punto siamo e cosa si può fare per diminuire ulteriormente il gender gap?

Bisogna continuare a fare, essere sempre più concreti. Nonostante qualche miglioramento, ancora le donne si portano dietro diversi pesi, fuori e dentro casa, senza parlare delle discriminazioni che ancora persistono anche nello scegliere tra avere una famiglia o portare avanti una carriera. E, ancora il divario salariale, i pochi aiuti per quanto riguarda anche le cosiddette pink tax.

Le donne continuano a scontrarsi con ostacoli strutturali che limitano l’accesso a impieghi stabili, alle opportunità di carriera e ai ruoli di leadership. Devono sempre lottare, dimostrare il doppio, quando magari bisognerebbe avere tutti una maggiore sensibilità e solidarietà, facendo anche dei sacrifici condivisi e perché no, lasciando spazio a figure che lavorino insieme, di pari passo!

Manifesto del Cambiamento è il volume a cura di Giovanni Caccamo, edito da Treccani e che ti vede coinvolta con la scrittura di un tuo testo. Come è nata questa collaborazione?

Un manifesto del cambiamento per dare voce ai giovani, un bel messaggio e un modo per essere ottimisti anche nei confronti delle nuove generazioni e del loro futuro, no?

Giovanni Caccamo mi ha contattato chiedendomi di scrivere un testo da inserire nel volume Manifesto del Cambiamento.

“Cosa cambieresti della società in cui vivi e come?” e “Qual è la tua parola di cambiamento?” sono queste le due domande a cui noi autori e ragazzi abbiamo dovuto rispondere. Ognuno ha scelto una parola di cambiamento ed elaborato un breve trattato che riassuma l’aspetto della società che cambierebbe e le idee concrete per poterlo fare, io ho scelto Innocenza.

Un progetto importante nato in risposta all’appello dello scrittore Andrea Camilleri, che affidò alle nuove generazioni, l’arduo compito di far partire un nuovo umanesimo. Il volume contiene anche un’ inedita lettere di Papa Francesco rivolta sempre ai giovani. Una bella esperienza che abbiamo condiviso con  Giovanni, che è stato la nostra guida, creando un gruppo unito con il quale tuttora ci teniamo in contatto. Giovanni ha saputo creare una nuova interazione tra analogico e digitale, giovani e saggi. Il 21 marzo 2025 uscirà la versione internazionale del volume “Manifesto for Change” e verrà presentata in anteprima alle Nazioni Unite, a New York.

Un messaggio necessario, un appello fondamentale con l’obiettivo di essere tutti uniti dalla volontà di contribuire ad una visione collettiva di cambiamento anche e soprattutto per le nuove generazioni.

Come descriveresti il periodo che attualmente stai vivendo sia dal punto di vista lavorativo che personale in tre aggettivi?

Direi movimentato, emozionante e soddisfacente!

Prossimi progetti?

A fine marzo inizierò le riprese del film “Vitamine” per la regia di Andrea Castoldi, con il quale ho già collaborato per il cortometraggio “Ultima Generazione.”

Sarò presentatrice del TEDxSaronno il 25 maggio 2025. Già lo scorso anno, in occasione della prima edizione (tema: consapevolezza) ho partecipato in veste di speaker. Nel mio talk ho parlato di immigrazione. Quest’anno, l’evento si svolgerà al Teatro Giuditta Pasta di Saronno. Il tema scelto è Plan@ B, un gioco di parole tra “Planet B” e “Plan B”. Plan@ B è il nostro spazio per esplorare idee, cambiare prospettiva e riscrivere le regole di come viviamo, lavoriamo e ci prendiamo cura di ciò che ci circonda.

Sono molto contenta di far parte della community TEDxSaronno e vi invito a partecipare anche quest’anno perché è un progetto in cui credo molto. Perché davvero le idee hanno il potere di cambiare tutto – Ideas change everything – proprio come recita il claim del format.

Tornerò a teatro il 12/13 giugno con il bellissimo progetto di Minima Theatralia con il colossal teatral-musicale “ The Mary Shelley Picture Show – Frankestein” con oltre ottanta interpreti al Teatro Elfo Puccini a Milano, regia di Marta Marangoni.

E poi, Inshallah (a Dio piacendo) a noi arabo-musulmani piace dire così, per quello che verrà in futuro mi farò trovare pronta per qualsiasi collaborazione o progetto che abbracci i miei valori e la mia crescita umana e professionale.

Seguici

11,409FansMi Piace

Condividi post:

spot_imgspot_img

I più letti

Potrebbero piacerti
Correlati