Sean Combs (conosciuto come Puff Daddy/P-Diddy ) nel 1993 ha fondato la Bad Boy Records e ha prodotto artisti come Usher, Mariah Carey, Boyz II Men, Aretha Franklin. P-Diddy ha partecipato anche a programmi come “Making the band 2”, che serviva a formare un gruppo musicale sotto la sua agenzia, umiliando i concorrenti con prove fuori dal comune. Tra le tante iniziative degne di nota, nel 1995 ha fondato la Daddy’s House Social Programs, un’organizzazione per aiutare i giovani delle città. Insieme a Jay-Z, ha donato 1 milione di dollari in sostegno alle vittime dell’uragano Katrina nel 2005 e ha creato una sua linea di abbigliamento Sean John per le vittime. P-Diddy è stato accusato di abuso, stupro, incitazione alla prostituzione e traffico sessuale su almeno centoventi vittime. Nell’incriminazione sono stati rivelati i suoi parties, in cui abusava sessualmente delle sue vittime. I parties si dividevano in White party e Freak off. Il White party era la parte “normale” delle sue feste in cui c’era il dress code, che definisce proprio il nome “white”, e gli invitati si divertivano, ballavano, bevevano come a una normale festa. La seconda parte era quella dei Freak off dominata dalle droghe (tra cui la droga dello stupro), erano veri e propri show di abusi sessuali estremi, e uomini e donne venivano costretti a portare avanti lo spettacolo. Perquisendo la proprietà di Combs sono stati trovati video dei Freak off e 1000 bottiglie di baby oil Johnson: alcuni pensano che venissero usati come lubrificante, altri invece pensavano che venisse utilizzato per impedire la fuga delle vittime. Non tutte le celebrità partecipavano ai Freak off, ma solo ai White party. Tra i complici di P-Diddy possiamo nominare Jay-Z e Beyoncé. Sono girate su Google liste di oltre 90 celebrità e star di Hollywood che hanno partecipato ai suoi parties. Gli atti di Diddy sono stati citati in alcuni testi di canzoni molto famose. Nella canzone di J Cole “She knows”, l’artista fa riferimento alle morti di Aaliyah, Left Eye e Michael Jackson che hanno avuto contatti diretti o indiretti con P-Diddy. “Rest in peace to Aaliyah Rest in peace to Left Eye Michael Jackson I’ll see ya Just as soon as I die”. Nel videoclip del brano di Justin Bieber “yummy” vengono mostrati adulti intrattenuti da bambini: gli adulti appaiono insaziabili e alla fine del video appare Justin al buio, con un signore anziano seduto in un altro tavolo, e davanti a lui appare un piatto con una torta che subito dopo scompare e sul fondo del piatto appare una foto di lui quindicenne. La canzone ha un significato nascosto della parola “yummy” che sta a significare sonoramente “young me”, con queste parole Justin dimostrava di essere trattato come un oggetto da consumare e non come un essere umano. Un’altra artista che si è scagliata contro P-Diddy è Ke$ha che ha modificato il testo della sua canzone Tik Tok “Wake up in the mornin’ feeling like P. Diddy”, dopo aver preso le distanze dal rapper. La canzone ha spopolato sui social con il testo modificato “Wake up in the mornin’ like fuck P-Diddy”. Un’altra canzone diventata virale sul caso è “Fuel” di Eminem. In questo brano Eminem crea un gioco fra le parole “rapper” e“raper” che in italiano viene tradotto in “stupratore”. “We can just say (what?) I’m like a R-A-P-E-R (yeah) Got so many S As (S-As), S-As (huh) Wait, he didn’t just spell the word, “Rapper” and leave out a P, did he? (Yep)”. Continua la canzone con ( got so many S-A) “ho così tanti S-A”,con S-A intende l’abbreviazione di sexual abuse. Nella frase successiva lancia una frecciatina rivolta proprio a Diddy, “and leave out a P, did he?”, le ultime tre parole suonano all’orecchio come P DIDDY. Lo scandalo è in continua evoluzione tra sale da concerto ed aule di tribunale e a maggio verrà riaperto il processo.
Ludovica Bellavista e Martina Varriale
