Incanta,emozionati,stupisce,fa riflettere l’ incredibile performance teatrale di Blas Roca Rey, figlio d’arte, il padre era un’importante scultore”E lo porto con me sempre, anche in scena, in dossando la sua camicia e le sue scarpe”.Un racconto struggente del mondo interiore dell’immenso artista olandese,accompagnato dal flauto del maestro Luciano Tristaino.”Vincent Van Gogh, le lettere a Theo”e’ un continuo susseguirsi di umori altalenanti,gioie e disperazione,tutti all’interno dell’ animo di un genio pervaso da una pazzia geniale,che lo ha portato con i suoi cieli stellati e i suoi meravigliosi vasi di girasoli a diventare un artista immortale.Blas Roca Rey da un’ ennesima prova di professionalità e talento in un ruolo non adatto a tutti,nel quale devi immergerti col cuore.Da Pino Quartullo a Gianni Clementi,da Duccio Camerini ad Angelo Longoni per il teatro,passando poi per la televisione Con Scola,Muccino,Avati Roca Rey si conferma un attore completo,a 360 gradi che,in questa piece portata avanti da 7 anni, valorizza il suo potenziale artistico che ancora ha da dare al pubblico,visto il tutto esaurito all’Off Off di Silvano Spada.
Sara Nicoletti