Da una parola nasce l’aurora, da due l’alba, da tre parole fanno nascere il sole, con quattro tirano fuori pioggia, neve, dolore, amore.
I poeti sono creatori di armonie, di lettere, letture, prose e litanie.
In sintesi, si esprimono con sintesi e in modo personale.
Può sembrare non normale ma è la loro normalità.
Sono parole partorite, pensate, sofferte, concepite, offerte ma non da tutti accettate e da chi lo ha fatto, spesso non appieno recepite.
È espressione criptica anche quando è chiara e chiara una volta che è stata decriptata.
È un sentire tutto particolare quello dei poeti, fatto a fette e digerito, per poi metterlo su una sorta di spartito.
Declamare con voce intelligente può servire a chi ascolta, la voce narra meglio a cuore e mente.
Anche leggere può bastare ma si sappia il vero senso di ogni verso enucleare.
Una cosa sola è certa, la natura sensibile di chi dà suono alle parole.
Esprimere è sempre bene, comunque, ovunque, e un poeta a parole lo fa.
Alla fine, questo è importante, che qualcuno lasci per aria sentimenti da raccogliere appena si può.
ROViRO’