Diddy, ononimo di Sean Combs, è un celebre artista americano che per tanti anni ha nascosto un segreto rivelatosi fatale per la sua carriera. Sean Combs è nato a New York il 4 Novembre 1969 ma le sue origini non promettevano bene: suo padre, Melvin Earl Combs, all’età di 33 anni venne sparato e morì lasciando suo figlio in custodia ad un tutore. P. Diddy, nonostante gli aiuti, è riuscito comunque a seguire le orme del padre, stavolta trascinato dalla fama grazie alla sua azienda discografica Bad Boy Records. Fu proprio lui, tra l’altro, a scoprire il famosissimo The Notorious B.I.G, che da subito si unisce a Sean musicalmente, ma anche nella sua vita criminale. La popolarità di P. Diddy crebbe in modo smisurato nei primi anni 2000, precedentemente allo scoppio della faida tra West Coast e East Coast; quest’ultima annoverava anche Biggie e Sean, dove Sean darà l’avvio alla sua vita criminale. Verrà accusato di aver commissionato l’uccisione del celebre cantante Tupac Shakur, ucciso da un colpo di pistola. Di lì a poco ebbe inizio anche l’era dei white parties, feste organizzate dove le persone erano obbligate a vestirsi di bianco, i telefoni venivano ritirati all’ingresso e si firmava un documento di riservatezza. Fino a pochi mesi prima le sue feste sembravano puro divertimento e per sole celebrità, egli divenne così un simbolo di New York fino a ricevere come regalo le chiavi della città. Negli ultimi anni internet è però stato sommerso da notizie che riguardavano il suo lato nascosto; le prime accuse sono nate contestualmente all’uscita di un video dove viene inquadrato lo stesso P.Diddy che abusa fisicamente di sua moglie nella hall di un hotel in California, colpendola con calci e strattonandola. Tempo dopo, le accuse si moltiplicano, rivelandolo colpevole anche di traffico sessuale, racketing e stupro. Le accuse più pesanti riguardano i suoi parties: testimonianze rivelano che P.Diddy organizzasse degli after parties dove obbligava anche minorenni a commettere azioni per il puro godere di quest’ultimo; si faceva regolare uso di numerose droghe e, dopo varie perlustrazioni di casa sua, sono state trovate molteplici bottigliette di olio Johnson e droghe dello stupro. La lista degli inviti ai white parties era ricca di nomi conosciutissimi tra cui Will Smith, Leonardo Di Caprio, Kim Kardashian, Kevin Hart e Jennifer Lopez. Ma tra i tanti nomi ci sono anche illustri conniventi, tra cui Jay Z e Beyoncè. C’è anche chi, tra le varie celebrità, ha subito violenza in occasione di questi parties come Justin Bieber, che avrebbe subito un abuso psicofisico quando era ancora ragazzino. Per fortuna non tutte le celebrità sono cadute nel tranello di P. Diddy infatti, tra i tanti, 50 Cent ha sempre esposto i suoi dubbi e, ora che si sono finalmente rivelati reali, sta girando un documentario a riguardo. Anche Eminem, in una sua canzone, cerca di smascherarlo in modo velato usando dei giochi di parole citando il testo “we can just say I’m like a R-A-P-E-R, Wait, he didn’t just spell the word, “Rapper” and leave out a P, did he? R.I.P., rest in peace, Biggie. Ma non è tutto, si aspettano sviluppi di questa annosa vicenda che ha fatto scalpore tra i protagonisti del jet-set newyorkese e non solo!
Denise Micera, Emanuele Ortiero