Pure quest’anno non poteva mancare nell’organizzazione programmatica dell’Accademia Filarmonica Romana l’accoglienza dei Momix, dato che il loro fondatore Moses Pendleton è membro onorario dell’Accademia dal 2012 per meriti artistici universalmente riconosciuti. Le caratteristiche della formazione americana del Vermont sono la levità e la voglia di giocare a sfidare la legge di gravità,con piroette acrobatiche e capacità di veloci trasformazioni con molteplicità di emozioni policromatiche. Si può dire che lo spettacolo è stato diviso in due parti ben precise : da un lato il recupero delle più brillanti coreografie del passato desunte da “Bothanica” del 2009 e “Momix reMix” del 2010,dopo essersi fatti conoscere ed apprezzare con Momix Classics del 1985; dall’altro versante le due ultime creazioni inedite ed in prima assoluta in Italia “Red Dogs” e “Floating”che hanno confermato il loro valore in crescendo con l’immedesimazione in grandi cani rossi ed il flottare imperioso e sfolgorante nell’aria.I molossi gonfiabili per l’originale invenzione scenica di Pendleton derivano dai “Balloon Dogs “ del connazionale Jeff Koons e sono veramente suggestivi nella loro ludica presenza scenica,mentre con “Floating” danzato sulla colonna sonora degli Sphongle , due coppie si rispecchiano in sensuali sculture che agiscono in tensione rallentata, quasi flottando nell’aria. L’illusionismo dei Momix da tre generazioni incanta e trascina il pubblico quirite e Pendleton è di casa a Roma, alla maniera dell’iberico Bernal per Cipriani una settimana fa a “La Nuvola” di Fuksas all’ EUR, con le sue evocazioni d’immagini surreali esaltate da meravigliosi giochi di luce, che magnificano i costumi creati da Pendleton con la moglie Cynthia Quinn, lasciando al gusto raffinato di Moses il collage musicale, che si chiude con il concerto brandeburghese n. 2 di J.S. Bach in fa maggiore .La compagnia fu creata nel 1985 dallo stesso Moses prendendo il nome da un assolo eseguto per i Giochi Olimpici invernali di Lake Placid nel 1980.La recente creazione moderna del 2019 è stata “Alice” dedicata a Lewis Carrol che ha debuttato a Roma per i 40 anni della compagnia ed è stata portata in giro in tutto il mondo per festeggiare l’eccezionale evento. Il patrimonio coreografico della compagnia è stato trasmesso in 55 Paesi con la francese Antenne 2 e la nostra RAI con performance e spot per grandi aziende, quali la FIAT, la Pirelli e la Mercedes- Benz. Pendleton è regista, coreografo ed insigne uomo colto, laureato in Letteratura Inglese al Dartmouth College nel Vermont dove fonda nel 1971 il gruppo danzante prodromo dei Momix, ovvero il Pilobolus Dance Theater collazionando acrobatismo e fantasia.Nel1979 è coreografo e danzatore nell’assolo per l’integrale di Erik Satie all’Opera di Parigi Negli stessi anni produce film, documentari, realizzando mostre fotografiche in diverse città europee, essendo appassionato della macchina da presa. Nel 2021gli è stata concessa la laurea “honoris causa” dal suo Dartmouth College quale Dottore emerito delle Arti. Si potrà assistere con entusiasmo alle magiche evoluzioni acrobatiche per seducenti e perfette coreografie simboliche , alla guisa di “Table talks”, fino a domenica 13 e, se non li conoscete, non perdete la magnifica opportunità che vi si offre al teatro Olimpico di Piazza Gentile da Fabriano davanti allo stupendo ponte dell’Auditorium, che per la propria struttura architettonica ci ricorda quelli dello spagnolo Calatrava.
Giancarlo Lungarini