Un ragazzo ventitreenne, che guardando il soffitto con la musica da sottofondo stava disegnando il suo futuro:una folgorazione,passione e amore quella per il ritmo e le note ,che lo ha portato a prima a suonare con una band di amici storici(geniale l’idea di creare un suo alter ego che chiamava i locali presentandosi come agente per avere ingaggi)e poi passare dalla parte più difficile ma forse anche più stimolante,quella del dietro le quinte,della gestione di un’industria musicale così camaleontica e multiforme. Produttore,manager e consulente musicale da più di 25 anni,originario di Salerno, Bonelli rappresenta un esempio di umiltà,professionalità ed eleganza nel curare ogni suo evento.”Play,tutto quello che c’è da sapere sugli artisti attuali sul canale podcast Alcazar Off, presentato da Manuel Msnfre’ e Flavio Toma .La musica,l’industria,le tecnologie” rappresenta la guida più importante e completa delle articolate dinamiche dell’industria musicale(basti pensare che con le tecnologie attuali è praticamente impossibile ascoltare tutti i brani incisi ogni giorno del mondo,e molti di questi,sicuramente validi, non verranno mai conosciuti).Fondatore di iCompany e direttore artistico,il primo in assoluto, dello storico Con certo del Primo maggio”Mi sono preso questa grande responsabilità,che è anche una sfida felicemente vinta: tanti ragazzi mi chiedevano quanto costassero i biglietti, per far capire come le nuove generazioni siano lontane dalle intenzioni originarie del concerto, di tipo civile e politico:oggi vediamo arrivare per primi a San Giovanni gli ex ragazzi della mia generazione,dai 40 ai 60 anni, che avevano uno spirito di contestazione,lotta,innovazione,il quale non traspare ormai più dalle canzoni di oggi,troppo spesso una il clone dell’altra.Ritornare al Cantautorato e valorizzarlo:questo sarà il mantra del mio Primo Maggio 2025,e gli artisti che non sono nel mood della manifestazione non sono obbligati a venire”.”Dopo San Marino mi aspetta poi anche l’esperienza degli Eurovision con Gabri Ponte a Basilea,evento che non è sicuramente nel mio mood,ma che vivo come nuovo viaggio musicale.Basti pensare che agli Eurovision non si accettano artisti che suonino strumenti”.Enorme e meritata soddisfazione per Bonelli è stata quella di aver portato lo share di ascolto dal 7 al 12%, con grande soddisfazione della RAI e dell’amministratore delegato Roberto Sergio.Play è molto di più di un libro:è un punto di riferimento per appassionati,professionisti ed aspiranti addetti ai lavori,che esplora le opportunità concrete del settore per chi vuole fare della musica il proprio mestiere, con una concreta analisi sui produttori,le etichette discografiche e le piattaforme digitali.Un lavoro di anni,fatto di analisi e di ricerche anche nel settore internazionale e basato sul vissuto personale di Bonelli, un autore appassionato,che ha trasformato il suo sogno di ragazzo in una bellissima realtà ”
Sara Nicoletti