FUOCHI D’ARTIFICIO
con la regia di
Susanna Nicchiarelli
Una produzione Fandango – Matrioska
in collaborazione con Rai Fiction
Realizzato con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Film Tv Development Fund con il contributo del PR FESR Piemonte 2021 – 2027 – bando “Piemonte Film TV Fund”
Serie in 3 serate da 100’ (6 x 50’)
in prima visione su Rai 1 il 15, 22 e 25 aprile
Il 13 aprile i primi due episodi da 50′ in anteprima su Rai Play
LA SERIE
1944, Alpi piemontesi. Marta, Davide, Sara e Marco sono quattro amici tra i 12 e 13 anni che sognano la fine della guerra e il momento in cui potranno riabbracciare i genitori e i fratelli maggiori.
Stanchi di essere trattati come bambini, quando scoprono per caso che la loro età consente di evitare sospetti e perquisizioni, decidono di aiutare in segreto i partigiani. I quattro assumono così l’identità del fantomatico “Sandokan”, il ribelle che mette in difficoltà i nazisti e i fascisti della valle.
Tra ripide salite e discese mozzafiato, enormi pericoli e grandi prove di coraggio, Marta e i suoi amici contribuiranno a loro modo alla vittoria finale della Resistenza e alla liberazione del nostro Paese dall’occupazione nemica.
I PERSONAGGI
MARTA (ANNA LOSANO)
Marta Bertin ha 12 anni, una grande sensibilità e un passo che non conosce la fatica, specie quando si tratta di salire tra le sue adorate montagne. È la piccola della famiglia e il fatto che la considerino ancora una bambina la fa spesso arrabbiare, ma è anche un utile passpartout per attraversare i posti di blocco dei tedeschi senza venire fermata o perquisita.
È coraggiosa, determinata e a volte impulsiva, ma spesso, sono proprio la sua immaginazione e la sua prontezza di riflessi a salvare lei e il suo gruppo di amici nelle situazioni difficili. Coraggiosa in azione, Marta è irrimediabilmente timida in amore. Innamorata di Marco, ha paura che lui la consideri soltanto un’amica o, peggio ancora, che le preferisca Sara.
Marta ha anche una bellissima voce e ama cantare e ascoltare la musica, il jazz in particolare: una passione che ha ereditato dalla madre. Il suo credo è fortemente pacifista: il suo sogno è un mondo senza armi e senza più guerre.
DAVIDE (LUCA CHARLES BRUCINI)
Davide Bertin ha 13 anni e frequenta l’ultimo anno della scuola media. Non è ancora abbastanza grande per diventare partigiano ma, essendo maschio, ha più accesso della sorella Marta ai discorsi degli adulti e alle informazioni segrete sull’attività rivoluzionaria del padre e del fratello maggiore Matteo.
Più diligente nello studio e meno avventato nell’azione di Marta, è estremamente determinato a fare la sua parte contro i fascisti e gli occupanti, come tutti gli uomini della famiglia. Per questo inventa il partigiano fittizio “Sandokan”.
Bisognoso di sentirsi il fratello maggiore e di ribadire continuamente il suo ruolo di leader della banda, perché sotto sotto è più fragile e meno coraggioso di Marta, si ritrova a battibeccare con lei per ogni cosa, ma è evidente che le vuole molto bene.
SARA (CARLOTTA DOSI)
Sara è la migliore amica di Marta, sua coetanea e compagna di scuola. Al contrario di Marta, Sara è abile nel ricamo e nella cucina e ha una chioma di meravigliosi capelli castani.
La sua famiglia è benestante: possiede l’unica trattoria del paese e ha persino il telefono. Nonostante questo, Sara è meno sicura di sé rispetto a Marta e segue l’amica come fosse il suo faro.
Ciò non significa che stia nel gruppo solo in nome dell’amicizia: crede profondamente che combattere il nazifascismo sia un dovere e anche quando potrebbe scegliere una condotta più tranquilla, dopo aver vissuto una spaventosa disavventura, non rinuncia a continuare a battersi col resto del gruppo.
MARCO (LORENZO ENRICO)
Marco ha 13 anni, è altissimo, gentile e attento ai sentimenti di tutti. Veloce in montagna, capace di memorizzare al volo una canzone (proprio come Marta), è invece molto serio e riflessivo quando si tratta di prendere una decisione: ha bisogno di prendere in considerazione ogni evenienza e conseguenza e la sua intelligenza a volte lo frena.
Nelle questioni sentimentali, invece, a frenarlo è la timidezza. Per questo, anche se ammira Marta , ci vorrà del tempo perché trovi il coraggio di dichiararle i propri sentimenti.
LA NONNA (CARLA SIGNORIS)
Olga è una donna apparentemente dura, abituata a non parlare molto dei propri sentimenti. Sembra lamentarsi costantemente della guerra e pensare solo alle partite di calcio della sua squadra del cuore, senza adoperarsi per agire e combattere, ma la verità è che nessuno più di lei ha sperimentato la crudeltà degli squadroni fascisti.
Per questo ora vive nel terrore che possa accadere qualcosa ai suoi famigliari e vorrebbe proteggerli in ogni modo. Ma di fronte ai soprusi è la prima a non abbassare la testa e a ribadire con orgoglio il suo antifascismo.
IL NONNO (BEBO STORTI)
Beppe è un uomo allegro e dolce, un gran lavoratore, un pescatore appassionato e un convinto antifascista. Marta è la sua nipotina preferita e non riesce mai a dirle di no. Radioamatore della prima ora, durante la guerra non stacca l’orecchio da Radio Londra.
Come tutte le persone della sua età, che hanno già vissuto una guerra, il nonno alterna sentimenti di speranza a momenti di fatalismo, ma, specie di fronte ai nipoti, non perde mai le forze, è sempre disponibile e segretamente felice quando capisce che i suoi due ragazzi si sono messi in gioco, dalla parte giusta, per combattere fascisti e tedeschi.
MATTEO (GABRIELE GRAHAM GASCO)
Matteo è il fratello maggiore di Davide e di Marta e un vero e proprio punto di riferimento affettivo per loro. È forte, allegro, sempre capace di un sorriso anche nei momenti più bui.
Ha solo diciannove anni ma, come molti della sua generazione, è già un adulto, avendo sacrificato la sua giovinezza alla guerra. Il suo nome di battaglia è Jackie, in onore del primo cane dei suoi nonni. Anche se è uno dei più giovani, Matteo, in virtù della sua intraprendenza, del coraggio e della sensibilità, è già leader di una brigata che risponde ai suoi comandi.
IL PADRE (ALESSANDRO TEDESCHI)
Stefano Bertin, il padre di Marta, è ingegnere alla FIAT di Torino e ha affidato i figli ai suoi genitori perché deve continuare a lavorare. Sotto l’aspetto impiegatizio, però, cova un cuore partigiano che lo spinge a lavorare in segreto per il Comitato di Liberazione Nazionale. È un padre affettuoso e un uomo che non si perde mai d’animo.
GEORG KLAUS (DAVID PARYLA)
Klaus è un tenente della Wehrmacht, l’esercito regolare tedesco. Con ogni probabilità non ha scelto di propria volontà di arruolarsi. Nel suo paese era professore di musica alle scuole medie, ma il suo carisma e la sua serietà gli hanno permesso di fare rapidamente carriera tra i ranghi dell’esercito.
Fin dalla prima volta che la incontra a un posto di blocco, viene conquistato da Marta perché le ricorda sua figlia Susanne, che è lontana e non sa se rivedrà mai più.
VITTORIO (FRANCESCO CENTORAME)
Partigiano ventitreenne, prima della guerra era un talentuoso studente di chimica all’università. Già da allora era attivo politicamente, ma con le armi in mano non sembra molto a suo agio. È anche per questo che tra lui e Marta la simpatia reciproca è immediata: entrambi sognano la pace e hanno in odio la violenza.
MARCELLA (CRISTINA PASINO)
Marcella ha l’età della mamma di Marta ma il suo viso è segnato dal sole e dal vento. Vive da sola con il suo pastore tedesco, Pelù, in una baita d’alta montagna. Non sa leggere i giornali ma sa leggere negli occhi delle persone i sentimenti e i loro bisogni. Nonostante sia molto povera, è generosa e premurosa e protegge e nasconde Sara senza chiedere nulla in cambio.
LA MADRE (GIADA PRANDI)
Cristina è maestra di piano e canto in una scuola di Torino che è stata costretta a chiudere per la guerra. La sua assenza non è facile da sopportare per Marta, che avrebbe bisogno della madre, ma le ragioni di Cristina sono nobili. È altruista, coraggiosa e un po’ avventata e ha trasmesso le stesse caratteristiche a sua figlia.
LA SINOSSI DELLE SERATE
PRIMA SERATA
Episodio 1 SANDOKAN
Marta e suo padre vengono fermati da una pattuglia tedesca e lui le affida la custodia di una busta segreta, perché i bambini non vengono perquisiti. A Davide viene allora l’idea aiutare i partigiani, sfruttando la loro giovane età: nasce così il misterioso partigiano Sandokan. Marta è in dubbio, odia la guerra visceralmente, ma capisce che deve fare la sua parte.
Episodio 2 LA PRIMA MISSIONE
I partigiani nascosti sulle montagne hanno bisogno di scorte di cibo e Marta ne approfitta per fare entrare nel gruppo Sara, la sua migliore amica, visto che Davide ha coinvolto Marco. I quattro intraprendono la loro prima missione segreta sotto copertura, ma Marta pensa sempre a Matteo, il fratello maggiore, che è prigioniero nel forte nemico.
SECONDA SERATA
Episodio 3 CINQUEMILA STELLE
Marta e Davide s’intrufolano nella roccaforte tedesca e riportano una serie di informazioni che danno il via a una stagione di piccole grandi vittorie per i partigiani. I problemi, però, non sono finiti: il nuovo generale tedesco ha fatto mettere una taglia su Sandokan e Sara rischia di essere riconosciuta.
Episodio 4 ATTRAVERSO LA NOTTE
Una violenta rappresaglia nazi-fascista costringe i ragazzi a mettere in pausa le loro azioni e risveglia nei nonni un trauma mai superato. Marta intanto viene a sapere la verità sull’assenza di sua madre e nel suo esempio trova il coraggio per rimettersi in gioco. A Praverso, però, lei e Sara cadono in una pericolosa imboscata.
TERZA SERATA
Episodio 5 RIBELLE
Mentre i suoi famigliari, in preda all’angoscia, la cercano ovunque, Marta cerca a sua volta Sara, che ha perso di vista durante l’attacco degli alpini tedeschi. L’accompagna Vittorio, un partigiano al quale Marta si lega in modo fraterno, tanto da rivelargli il suo sogno di mettere fuori uso l’arsenale tedesco.
Episodio 6 LIBERI TUTTI
Marta e Sara tornano sulle loro montagne dopo mesi di distanza precauzionale e si ricongiungono con Davide e Marco. È giunta l’ora di mettere in atto il piano di Marta e Vittorio. È un progetto folle, in cui ognuno di loro ha un ruolo cruciale. La pace è dietro l’angolo e, con essa, la possibilità per Marta di vivere finalmente il primo amore.
LE NOTE DI REGIA
Il progetto nasce da un innamoramento per il libro di Andrea Bouchard, un libro che i ragazzi di tutte le età adorano perché appassionante, avvincente, buffo e a tratti commovente. Fino ad ora non esistevano prodotti televisivi o cinematografici con vocazione popolare, per famiglie, che parlavano della Resistenza in termini così semplici e al tempo stesso profondi: prodotti che potevano essere visti ed apprezzati da genitori, nonni, e ragazzi insieme. La vicenda di Fuochi d’Artificio, per come è articolata, è per tutti: piena di suspense e avventura, pur trattando temi delicati ed importanti. L’ambientazione nelle montagne piemontesi poi è una cornice estetica favolosa per l’avventura di questi ragazzi: i percorsi, la paura dei lupi, le biciclette, i rifugi, il fiume e le chiesette abbandonate assieme alla fattoria dei nonni e il famigerato Forte diventano nella vicenda una cornice estremamente suggestiva, a tratti incantata. I quattro protagonisti sono tutti diversi, tipi singolari di adolescenti incredibilmente vicini agli adolescenti di oggi: ma soprattutto la protagonista Marta, piccolina per la sua età (e da qui parte la vicenda) ma con una gran voglia di crescere, con la sua passione per il canto e la musica e la sua capacità di inventare storie conquisterebbe chiunque; anche perché combina un sacco di guai e pasticci ed è tutt’altro che perfetta.
I riferimenti usati nella scrittura e condivisi con tutti i capi reparto e i membri della troupe sono stati principalmente i film per ragazzi di avventura degli anni Ottanta, i Goonies, Stand by Me, E.T.. In questi film entravano nelle vicende dei ragazzi anche la vita, la morte, il pericolo, un mondo di adulti crudele e pericoloso: succede così anche in Fuochi d’Artificio e questa intrusione del mondo dei grandi è un’occasione per una riflessione profonda sui valori che fondano la società in cui viviamo.
Anche nella tradizione televisiva italiana esistono esempi di prodotti popolari per adulti e ragazzi che rappresentano il naturale riferimento per un lavoro come Fuochi d’Artificio: più di tutti il magistrale Pinocchio di Luigi Comencini, scritto insieme a Suso Cecchi d’Amico, nel quale fantasia e tradizione, coraggio ed ironia si fondono in un prodotto che ha incantato generazioni di grandi e piccini. La struttura narrativa seriale, il realismo e la semplicità delle scenografie nel racconto del territorio italiano uniti ad un uso sapiente e misurato della narrazione fantastica, hanno portato generazioni di famiglie davanti alla TV, unendo il proposito di una televisione che promuove la cultura e la storia italiana intrattenendo le famiglie con prodotti che possono essere compresi ed apprezzati a più livelli.