Umanità fragile e divina,
carne e spirito in un solo palpito.
Non ombra la sorte di chi abbiamo amato, mai,
ma luce,
ali splendenti d’argento nell’infinito,
d’un maggio perpetuo dipinto di rose e di gigli,
d’un cielo azzurro, caldo come un sorriso, come un abbraccio,
del giorno eterno, senza tramonto,
ove il sole, ormai perfetto,
a noi ritorna.
Come fiamma viva di speranza.
Così per te, Santità,
amato Papa Francesco.
Pastore senza confini.
La cui voce è e sarà sempre un fiume di tenerezza,
che porta, dalla terra, al mare dell’Amore.
Ora il vento ti solleva,
ma il tuo passo rimane,
impronta di luce ,sui sentieri degli ultimi,
seme di Vangelo, nel solco della storia…
e mentre la terra sospira,
il tuo sorriso, primo raggio di sole del mattino,
continua a brillare nell’acqua viva della preghiera,
tra le mani intrecciante che ancora tessono speranza,
perché nulla si perde, Santità,
nemmeno un sospiro, ne un atto d’amore.
Come l’incenso che sale all’altare,
il tuo abbraccio ora più grande dell’aurora,
ci avvolge, e lo farà sempre.
Con amore sei e per sempre sarai nei nostri cuori.