Nel cuore del Vomero, il Teatro Diana ospita uno spettacolo che parla a ognuno di noi, o almeno a quella parte che spesso evitiamo di ascoltare: Malinconico – Moderatamente felice, con Massimiliano Gallo nei panni di un personaggio diventato ormai simbolo dell’anti-eroe contemporaneo.
Il progetto nasce dal desiderio di portare sul palco Vincenzo Malinconico, l’avvocato sgangherato, ironico, riflessivo e dolcemente fallibile creato dalla penna di Diego De Silva, già protagonista di una fortunata serie televisiva. Ma qui la voce si fa corpo, il monologo diventa confessione, e l’arte teatrale si trasforma in un’intima esperienza condivisa con il pubblico.
Malinconico – come ci ha raccontato l’attore Biagio Musella, parte del cast – “è uno di noi… è un imperfetto, quindi è stato naturale relazionarsi con lui. Viva gli antieroi! Dobbiamo puntare all’imperfezione.” Una dichiarazione che riassume il cuore dello spettacolo: la celebrazione della fragilità, del dubbio, dell’inadeguatezza come chiavi per comprendere davvero il nostro tempo.
A rendere vivo questo universo interiore è anche l’allestimento scenico ideato da Luigi Ferrigno, che ci ha spiegato così la sua ispirazione: “È successo tutto nel primo incontro con Massimiliano. L’idea era che Malinconico avesse tutto nella mente, quindi abbiamo pensato a una casa che è in realtà la sua mente. Da lì nascono le scale, gli ologrammi, gli spazi dove si proiettano pensieri.” Una scenografia che si fa paesaggio mentale, più astratta che realistica, per dare forma visiva al flusso filosofico e ironico del protagonista.
Lo spettacolo, infatti, è concepito come un lungo monologo-confessione, un flusso narrante che si muove tra comicità intelligente e riflessione esistenziale. Perché Malinconico ci racconta, con umorismo tagliente e umanissimo smarrimento, tutte le volte in cui ci siamo sentiti inadeguati, tutte le maschere che ogni giorno proviamo a indossare: da professionisti, genitori, amici, amanti, cittadini.
Ed è proprio questo il segreto del suo successo. Il pubblico, oggi più che mai, cerca autenticità. E Malinconico non finge, inciampa. Non vince, ma resiste. Non ha risposte, ma si fa domande. E per questo ci somiglia.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Diana fino al 27 aprile. Un appuntamento da non perdere per chi ama il teatro che fa pensare, ridere e sentire.
Giovanni Romano
Giornalista e critico teatrale
