Il tentativo d’eliminare la monarchia in “Il medico dei maiali”

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La morte del Sommo Pontefice eletto nel Conclave del 2013 con l’assistenza dello Spirito Santo, la terza persona della Santissima Trinità che soffia dove vuole, di diritto divino come gerarchia voluta dall’alto e non dal basso, la venuta a Roma di tante teste coronate e Presidenti della Repubblica, che come si sa può essere di tre tipi,ha spinto un autore moderno quale Davide Sacco a porre l’attenzione con un suo testo originale sui due sistemi politici , considerandone virtù e difetti, pregi e vizi. Naturalmente la monarchia classica ellenica con gli Atridi nell’Argolide,i Labdacidi a Tebe in Beozia, Menelao a Sparta in Laconia,Priamo a Troia e gli Achemenidi in Macedonia , è più antica e pure responsabile degli scontri di civiltà , etnici e delle guerre epiche di cui ci parlano con i loro poemi ed le “Historie” Omero e Tucidide, ripreso poi nel Seicento da Giambattista Vico. La Repubblica nacque ad Atene con Lisia, Demostene ed Eschine, poi A Roma nel 529 a. C. con i consoli e le magistrature, a cui si sarebbero aggiunti i tribuni della plebe e la Curia avrebbe fatto le leggi positive,successivamente entrate nel Codice di Diritto Civile negli Stati moderni a partire dalle Rivoluzioni popolari dell’Inghilterra con “Lord Protettore” Sir Oliver Cromwell ed in Francia con la presa della Bastiglia e la ghigliottina di Luigi XVI e Maria Antonietta, con la Resistenza e Resilienza quindi della Vandea, dopo la decapitazione di Robespierre a finire il Direttorio. Proprio nel Regno Unito avviene il testo di Sacco “Il Medico dei Maiali” con il re d’Inghilterra che muore durante l’inaugurazione d’un albergo in Scozia. Logicamente bisogna constatare ufficialmente il trapasso e stabilirne la causa, com’è stato fatto per il Pontefice, la cui diagnosi è stata l’emorragia cerebrale congiunta a complicanze cardiorespiratorie con blocco cardiaco,ma non trovandosi irrazionalmente un medico, senza la cui presenza in sala nulla può avvenire, opportunisticamente ed ipocritamente si chiama un veterinario, con il pretesto che tutti gli uomini, specialmente i più in vista ed altolocati, sono dei maiali per le loro turpitudini, la corruzione e concussione. Il veterinario , specializzato nei suini e nei maiali in particolare, intuisce che il Re non è morto d’infarto, ma d’una congiura di Palazzo per cui si vuole coprire la trama e congiura di Corte, finché giunge il principe ereditario scialbo, mediocre, stupido ed omosessuale, tanto che vestito da gerarca nazista sta partecipando ad una cerimonia gay, che da erede al trono chiede di confrontarsi sui principi politici e la loro dignità etica con il medico degli animali. Insomma siamo di fronte a quell’uomo senza spessore umano, morale e culturale alle spalle, che Musil definisce “Uomo senza qualità “ e Rosso di SAn Secondo all’inizio del Novecento “Marionette che passione “ nella crisi dell’individualismo dopo il Decadentismo di Baudelaire, Verlaine e Rimbaud, precisamente nel Crepuscolarismo di Gozzano, Moretti e Corazzini, per cui essendo sostanzialmente ignorante non sa come organizzare il discorso d’intronizzazione, a differenza di quanto ha fatto Carlo III nel Parlamento inglese ed in quello italiano generalmente apprezzato da tutti anche per il richiamo a Dante. Il veterinario gli consiglia d’assumersi responsabilmente la colpa dell’assassinio vile del padre e di sciogliere la monarchia, d’essere l’ossimoro dell’eroico Amleto “Essere o non essere : questa è la questione “ per cui passare alla Storia con un atto di coraggio , tuttavia il coraggio non è il forte di Eddy come di Don Abbondio, per cui inizia la sfida all’”Arma bianca “ tra i due interpretati con straordinaria verosomiglianza emotiva e squisita recitazione espressiva da Luca Bizzarri nei panni del medico – veterinario e Francesco Montanari nel ruolo dell’imbelle, negletto ed inetto principe, senza risparmio di colpi. Per vincere la battaglia verbale il veterinario convince uno dei due consiglieri politici del principe, similmente alla congiura dei Pisoni contro Nerone di cui fecero le spese, essendo uccisi , Seneca, Lucano e Petronio, alla guisa di quella dei Pazzi contro i Medici per la Repubblica in cui fu coinvolto N. Machiavelli che fu mandato in esilio a San Poggio a Caiano dove compose tra l’altro “Il Principe” dedicato a Giuliano de’Medici in 26 capitoli e paragonando il sovrano alla volpe ed al leone, poiché deve governare pragmaticamente con la forza e l’astuzia senza un minimo cedimento nemmeno per pietà umana. L’unico modo per salvare l’Inghilterra non è eliminare il sovrano, ma la stessa monarchia com’è stato fatto in Italia il 2 giugno 1946 con la votazione opzionale tra Monarchia e Repubblica in cui votarono per la prima volta le donne, come documentato dal meraviglioso film di Paola Cortellesi “ C’è ancora domani”pluripremiato universalmente.Intanto il principe è riuscito ad arrangiare il suo discorso da monarca, come fece a metà Novecento Giorgio Vi che riuscì a vincere la balbuzie per spronare gli Inglesi alla Resistenza con il Radar e la decodificazione della macchina segreta dei codici nazisti “Enigma” per cui l’Inghilterra non fu mai occupata, grazie pure all’abilità strategica di Sir W: Churchill con il sigaro in bocca da vecchio marpione,Ora Eddy non è più grezzo, sprovveduto ed incosciente, ma ben deciso a restaurare il potere ed impossessarsene , per cui infierisce contro il povero veterinario, facendogli sentire che fa parte del gregge dei sottoposti, l’insulta come carne inutile “da macello” , fa avvertire ai consiglieri regali ed alle guardie che è lui dinasticamente che comanda ed arrivando ad uccidere , forse non volendo pienamente, in maniera preterintenzionale lo sventurato veterinario, sparando un colpo proditorio di pistola che l’ammazza alla stregua di quanto sosteneva Machiavelli e l’ardimento dell’idea antimonarchica è punito .I consiglieri sono dei dignitosi ed egregi comprimari di Corte e si chiamano David Sebasti e Mauro Marino .La regia estremamente dialettica tra Bizzarri e Montanari per delucidare a piene tinte intime la psicologia dei personaggi è dello stesso Sacco e lo spettacolo, che è prodotto dal?Ente Teatro Cronaca e dal Manini di Narni, resterà al Quirino alias Gassman fino a domenica prossima. Poi da martedì 29 per la straordinaria regia di Peter Stein, marito dell’affascinante Maddalena Crippa, andranno in scena tre classici atti unici di Anton Cechov : “L’Orso”, “La domanda di matrimonio “ ed il famoso e veritiero “Il tabacco fa male” uniti dal comune titolo “Crisi di Nervi” , con il quale lavoro si chiuderà la stagione del Quirino , per il quale si parla di vendita del bene pubblico per aggiudicazione d’asta al miglior offerente. Staremo a vedere gli sviluppi!

Giancarlo Lungarini

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