La sua carriera viaggia a gonfie vele, sfidando malelingue e pregiudizi. Sofia ha 22 anni, abita a Forlì, animo romagnolo, voglia di far festa e professionista nel settore nightlife. Passaparola, social, comunicazione e conoscenze hanno fatto sì che ormai da anni sia hostess e ingressisista, sia impegnata in immagine e champagne show, abbia il ruolo di coordinamento di gruppi di ragazze e grazie alla sua serietà sia stata sempre in grado di garantire un servizio valido ed efficiente che le ha permesso di scalare e essere riconosciuta. Un volto bello – e soprattutto pulito – del mondo della notte che merita di essere raccontato.
Com’è iniziato il tuo percorso nel mondo della nightlife?
Ho iniziato a lavorare in questo mondo all’età di 18 anni. Il mio primo locale è stato in centro a Milano Marittima, la domenica sera nel ruolo di hostess. Da subito mi sono resa conto che mi sentivo bene in questo ambiente, era divertente, dinamico, solare, le persone erano felici e di buon umore. Inoltre era uno staff di giovani e abbiamo legato amicizie sincere che ancora oggi sussistono e spesso ci ritroviamo a collaborare insieme a nuovi progetti. Ad oggi posso dire che questo lavoro mi ha portata a girare tutta la mia Regione, quindi l’Emilia Romagna, ma anche l’estero. Proprio l’anno scorso in estate ho potuto lavorare per 2 mesi a Corfù in Grecia ed è stato bellissimo.
Cosa ti dà questo percorso lavorativo che stai vivendo?
Ogni locale o esperienza che faccio mi insegna qualcosa: bisogna sempre rapportarsi con persone e situazioni nuove. Spesso hai ruoli diversi rispettivamente legati all’esigenza di quella serata o di quella discoteca. Inoltre lo staff con cui lavori non è mai uguale e ognuno ha il suo modo di organizzare e gestire l’evento, che può essere di giorno o di sera. Questo mi ha fatto crescere tanto a livello artistico e professionale perchè so gestire tutti i ruoli che mi vengono affidati, riesco a capire se ci sono delle défaillance e dove sono e risolverle senza problemi. A livello personale ho imparato ad interagire nel modo migliore rispetto alla situazione che mi trovo di fronte. Ho sviluppato una grande attitudine ad ascoltare e immedesimarmi negli altri, realizzando quante cose succedono intorno a me e che ognuno ha una storia che vale la pena ascoltare e da cui puoi trarre insegnamento.
Qual è stata la miccia che ti ha convinta a spingerti nel mondo della notte?
Fin dalla prima volta in cui sono andata a ballare in una discoteca, mi è piaciuto il fatto che nessuno ti giudicasse, potevi vestirti, essere bella e divertirti in modo naturale. Pensandoci meglio però potrei anche dire che questa vocazione per le feste l’ho sempre avuta. I miei genitori, come me, essendo romagnoli, fin da quando sono piccola mi hanno portata con loro in serate tra amici, al ristorante, feste in paese, in spiaggia e in montagna. E’ sempre stato nel nostro sangue la voglia di “fare festa” e “stare in compagnia”. Anche per questo, la musica è sempre stata una parte fondamentale nella mia vita. Sono riuscita a viverla tramite il ballo, che ho praticato per 8 anni e ho ricominciato di recente. Ovunque sia la musica io sto bene. Così quando ho visto che potevo lavorare in un mondo di musica, divertimento, gioia e spensieratezza ho riconosciuto subito un grande senso di appartenenza e in cambio sono stata sempre accolta.
Cos’è per te il mondo delle discoteche e cosa si cela dietro questo mondo?
Molte volte si dice che è facile lavorare in discoteca: basta essere carina. In realtà no. Perché di ragazze belle e carine ce ne sono tante ma di ragazze belle carine che sanno lavorare bene ce ne sono meno. C’è bisogno di tanta energia e tanta positività. Devi saper ridere e scherzare con tutti, non devi essere una persona altezzosa sennò si va a perdere quello che è il concetto di divertimento. Fondamentale essere gentile e educata. Devi saper distinguere i momenti in cui si può scherzare da quelli in cui non si può scherzare. Devi saperti muovere nel modo giusto perché la cosa più importante per coloro che vogliono farne parte seriamente, è distinguersi proprio per questo. Devi saper dimostrare il tuo valore. Devi pensare che stai lavorando per un progetto che è molto più grande della tua figura. Devi essere disposto a sprecare tante tante tante energie e a volte “sacrificarti” per il bene di una serata…
Insomma, un lavoro non semplice…
Dico sempre che tutti i lavori sono difficili altrimenti nessuno ti pagherebbe per farli. Ciò che puoi e devi fare è trovare quello che ti fa stare bene!… Io non vedo l’ora che arrivi il momento di lavorare, sono felice anche se sono stanchissima, anche se lo devo fare tutti i giorni per 2 mesi di fila. La cosa più importante è che ognuno faccia ciò per cui si sente portato. E’ giusto trovare la propria verità e la propria strada, che sicuramente non tutti condividono, ma quando ti senti nel posto giusto lo sai.
Che rapporto hai col mondo dei social?
Il mio rapporto con i social nasce nel 2018 e da allora è sempre stato positivo. Nel tempo è cambiato molto: inizialmente lo usavo per divertimento ma non sfruttavo appieno le sue potenzialità. Ad oggi è diventata la mia vetrina, il modo in cui le persone possono conoscermi e contattarmi, lo utilizzo solo per lavoro ed è stato un grande aiuto per farmi spazio in questo mondo e farmi conoscere. Non mi reputo un’influencer, non sono ancora a quei livelli, ma sicuramente punto a crescere sempre di più. Attualmente utilizzo solamente Instagram ma, sapendo bene le possibilità e opportunità che potrebbe portarmi, ho in programma di aprire un profilo TikTok incentrato proprio sul mio lavoro per espandermi ulteriormente.
Quale immagine vuoi veicolare attraverso i social?
Quando le persone guardano il mio profilo voglio che si trovino di fronte una persona determinata e sicura di vivere e portare avanti i suoi sogni. Voglio trasmettere l’idea che, se ci credi davvero, tutto è possibile. Vorrei che la mia immagine portasse agli altri la convinzione e la voglia di farcela. Mi piacerebbe che grazie a me e al mio percorso le persone credessero nei loro sogni.
Eppure spesso il mondo social ha sfaccettature complicate da gestire.
Nel mondo social esprimersi è sempre un’arma a doppio taglio, non sai mai chi può leggere ciò che dici o vedere quello che pubblichi. Apprezzo il fatto che tante persone facciano il tifo per me e mi supportino, allo stesso tempo non devo avere paura di affrontare le critiche e spesso farmi scivolare addosso i commenti. Mi infastidisce e non capisco perché alcune persone debbano prendersela con te solo perché vivi la tua vita, sarebbe bello se ognuno si concentrasse ad essere felice con se stesso.
Che persona sei nel quotidiano e quanta attenzione presti a te stessa?
Mi ritengo una donna che cura e tiene alla propria immagine. Come avviene nel mio lavoro, mi piace apparire come una figura di valore, indipendente e sicura. Questo si riflette nel modo di vestirsi, di parlare, di pensare. Non voglio esibire nulla, voglio solo mostrare chi e come sono. Pongo sempre tanta attenzione nel vestiario, anche se si tratta di andare a bere semplicemente un caffè: mi trucco, mi vesto, mi “acconcio” per sentirmi bella. E’ uno stato mentale, non fisico: essere sempre la versione migliore di me per poter diventare “quella” persona. Ciò che mi differenzia dalle altre ragazze è seguire quello che voglio fare. La capacità di non lasciarmi influenzare dalle opinioni e dai giudizi esterni, la testardaggine e determinazione di agire in base a ciò che mi fa sentire meglio. Il coraggio di essere genuinamente me stessa senza cercare di vivere con le regole degli altri. Credo sinceramente che essere vera/o sia il regalo migliore che puoi fare a te stessa/o.
Quali progetti bollono in pentola?
Sono una persona ambiziosa, quindi i progetti che ho per il futuro sono tanti e spaziano in vari settori. Sicuramente ci sarà un legame con il mondo degli eventi essendo sempre stato per me casa, magari sotto forma di agenzia o project manager. Se dovessi ammettere il mio più grande sogno mi piacerebbe tanto avere la mia azienda da portare in giro per il mondo. Oltre a ciò ho tanti sogni futuri che vorrei realizzare, sia nella sfera lavorativa ed economica sia in quella privata e sentimentale. Mi sto impegnando molto. Non vedo l’ora di raccogliere i frutti!
Manuele Pereira