IL Premio FERSEN alla drammaturgia italiana contemporanea italiana, XVIII ed., 10 Maggio 2025, Piccolo Teatro, Chiostro ‘Nina Vinchi’, Milano

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Report di una serata di successo del nostro teatro vivente

Davanti ad un pubblico che letteralmente gremiva la sala, il 10 maggio si è svolta la diciottesima edizione di ‘Il Premio FERSEN alla drammaturgia contemporanea italiana’. Un rito che si rinnova di anno in anno sempre uguale ma allo stesso tempo sempre diverso. Una sorta di piccola “riunione di famiglia” i cui componenti provenienti da ogni parte d’Italia, pur non conoscendosi, si riconoscono nella loro comune passione per il teatro. Tutto ciò grazie alla città di MILANO, ovvero all’Assessorato alla CULTURA nella persona del dott. Tommaso SACCHI e al suo staff, e al dott. Andrea BARBATO, Responsabile degli eventi speciali del PICCOLO TEATRO che ci consentono di usufruire del luogo teatrale più prestigioso della nostra città cosmopolita e accogliente. Un altro sentito grazie va a un’altra ancor più grande Famiglia, quella della UILT, Unione Italiana Libero Teatro, che consideriamo il nostro Nume Tutelare con le sue migliaia di associati e Compagnie sparse in Italia. E infatti il nostro Ospite d’Onore della serata è appunto il Presidente della UILT NAZIONALE, Paolo ASCAGNI che sale sul palco e ci parla delle importanti iniziative per il teatro promosse, anche all’Estero, dall’Associazione e anche del rapporto privilegiato con uno dei grandi Maestri del teatro europeo, Eugenio BARBA. Infine ho invitato sul palco la drammaturga Anna CERAVOLO con cui abbiamo condiviso la nascita del Premio e che dirige lo storico Teatro di Documenti di Roma. In proposito ci ha parlato delle difficoltà di rappresentazione di Autori viventi per la scarsità di pubblico e dell’ardua gestione finanziaria di un teatro e infine ci ha ricordato, con commozione, le recenti perdite di due grandi autori contemporanei: Massimo Sgorbani, che aveva iniziato la sua carriera proprio con il FERSEN e Angelo Longoni.
Entriamo così nel nel vivo della serata presentando due Eventi/novità nel senso della particolarità dei temi trattati. Il primo è un VIDEO divulgativo intitolato “Margherita PORETE, il libro e la vita ed è visibile gratuitamente su youtube. Vi si narra la storia di un libro, LO SPECCHIO DELLE ANIME SEMPLICI, e della sua autrice Margherita da Valenciennes, che si fece bruciare sul rogo a Parigi, nel 1310, come eretica relapsa per aver rifiutato di rinnegarlo. Di questo video abbiamo visto dal vivo una breve scena interpretata da Daniela LA PIRA, Sergio SCORZILLO e Paolo TEDESCO, che, con Domitilla COLOMBO, sono anche gli interpreti del video.
Ho poi presentato il secondo evento/novità, ossia il Mahābhārata per la regia di Stefania LO RUSSO e con il testo di Marco M. PERNICH. Stefania Lo Russo ci ha parlato della complessa messa in scena del poema epico di tradizione indù più lungo e famoso al mondo in cui si narra la storia della guerra infinita fra due famiglie rivali, una storia antica ma sempre attuale. Ne abbiamo visto un trailer e Sofia PAULI ci ha affascinato cantando un suggestivo brano musicale indù. E’ poi salito sul palco Marco M. Pernich, autore del testo, che ci ha parlato dell’oggettiva difficoltà della stesura di un’opera gigantesca che, a parte il precedente di Peter Brook nel 1989, poi più nessuno aveva osato mettere in scena, nonostante, direi a dispetto, della sua innegabile e tragica attualità.
Concluse le Novità, abbiamo iniziato con la drammaturgia scritta, ovvero i mitici copioni, mitici perché sono spesso in eterna attesa di una messa in scena, ed è salito sul palco, proveniente da Roma, Fabrizio ANSALDO, drammaturgo di lungo corso, che ci ha presentato PISTOLE&BANANE una commedia brillante dal retrogusto amaro e dal taglio cinematografico che mette alla berlina vizi e virtù di un certo giornalismo minimalista in voga durante la guerra in Iraq. Ne hanno recitato un brano con la consueta, consumata abilità Sergio Scorzillo e Daniela La Pira. Segue, proveniente da Firenze, Paolo BENSI, raffinato autore e vincitore di numerosi Premi, fra cui due Premi Fersen, che ci ha presentato MASTER DEATH, una pièce dal ritmo incalzante in cui il conduttore di un reality show/spazzatura decide, scientemente, di non porre limiti alla fantasia più corriva pur di aumentare l’audience e di vendere pubblicità. Ne recita un brano la nota attrice fiorentina Rosanna GENTILI. Procediamo la nostra rassegna ospitando Elisa CIOFINI, proveniente da Bologna, e il suo BREVE STORIA DEL BUIO, monologo per più voci e batteria, un ardito e toccante monologo dove, alle parole del vecchio pianista nero, alcolizzato e cieco, Ed Sables, fa da eco la musica per batteria a scandire la drammaticità di una vita trascorsa fra successi, violenze, anche agite, e soprusi razziali. Ne legge un brano l’attore Gian Luca LANGONE. A seguire, proveniente da Palermo, sale sul palco Margherita ORTOLANI che, con incisività, misura ed eleganza presenta LA ZONA NUOVA, una pièce potente che pone il lettore di fronte all’alienazione totale, spesso misconosciuta, vissuta da esseri umani costretti in moderni quartieri-dormitorio, mega-complessi costruiti come Zone Nuove e definiti, con felicissima sintesi ‘Spaziocidi’, dove si uccide, appunto, la relazione umana e quindi la vita stessa degli attoniti abitanti. Ne legge un brano la stessa Autrice. Ora sale sul palco Lara PANIGHETTI che ha presentato SON(G), un testo sconvolgente per la sua atroce attualità, ossia lo sterminio di tutta una famiglia per mano di uno dei figli. L’autrice si chiede: cosa pensa un ragazzo mentre si appresta ad accoltellare, di notte, genitori e fratelli con cui, peraltro, non si sente in conflitto? L’autrice si pone la domanda e prova a dare una risposta. Sarà plausibile? Ne leggono un intenso brano Luca TAGLIABUE e Alberto GUERRASIO.
Proseguiamo con Matteo VIGNATI che presenta lo struggente ULTIMO, Ballata di uomini e bestie, pièce che fin dalle prime righe ha il potere di trasportare il lettore in un tempo e in uno spazio nebbioso e desolato, un altrove solitario sparso fra i monti. Un bambino, Ultimo, di soli otto anni, viene ceduto dalla poverissima famiglia ad un bestiante, una sorta di girovago ammaestratore di animali feroci in giro per valli di montagna dove si parla una lingua mista di vari dialetti. Ultimo si occuperà di un’orsa. Le peregrinazioni di Ultimo e la vita durissima non gli faranno però mai dimenticare la madre che infine cercherà, trovandola già morta, nel suo paese d’origine. Ne legge brillantemente un brano lo stesso giovane autore. Ultimi, ma solo per motivi logistici, ospitiamo da Trento La COMPAGNIA DEI GIOVANI presentata dal loro presidente Michele TORRESANI, che ci illustra brevemente la Compagnia e l’acronimo del testo intitolato SONDER, una vita tante vite, un riuscita creazione collettiva costruita ad intarsi di venti scene apparentemente disomogenee. L’opera vuole evocare l’intima connessione che esiste fra le vite, anche divergenti, dei singoli personaggi. Ne viene letta l’ultima scena da: Alessio TOLOTTI, Alice PIFFER, Giordano MAZZINI, Luca BERTOLLA,Maria MAIESTRELLI, Stefania TARTER.
A questo punto e fra gli applausi del pubblico, la cerimonia termina e la Famiglia predetta inizia a disperdersi con un po’ di malinconia, ma forse si ritroverà in futuro con altri componenti in ogni caso uniti dalla stessa passione e amore per il Teatro.

Ombretta De Biase

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