Il film è stato presentato alla stampa nella mattinata di oggi, martedì 27, in un noto cinema romano, ma il cast sarà eccezionalmente in sala a Torino alla vigilia dell’uscita del film, il 28 maggio, al Cinema Romano alle ore 20.00; poi, a Milano il 29 al Palazzo del Cinema Anteo alle ore 19.30; quindi, a Palermo il 30 al Cinema Ariston alle ore 20.30, come comunicatoci dall’Ufficio Stampa.
Il film di Guido Chiesa (65enne regista e sceneggiatore torinese, al suo undicesimo lungometraggio), della durata di due ore, è distribuito dalla Fandango ed è reduce dall’aver conquistato il Premio Bif&st (Bari International Film Festival 2025) per il miglior film del concorso “Per il Cinema Italiano”, con la seguente motivazione della giuria:
“Per la capacità di raccontare con intensità e raffinatezza una storia che attraversa epoche e terre lontane, esplorando amore, identità e memoria. Per amore di una donna avvolge lo spettatore in un mistero profondo e universale, conducendolo in un viaggio emozionante alla ricerca della verità e delle proprie radici”.
Il film, scritto dallo stesso Chiesa e da Nicoletta Micheli vede nel cast Mili Avital, Ana Ularu, Ori Pfeffer, Alban Ukaj, Marc Rissmann, Serhii Kysil, Anastasia Doaga, Sira Topic, Limor Goldstein e Vincenzo Nemolato, con la partecipazione di Menashe Noy e Moni Moshonov.
Vediamo insieme la sinossi.
Anni ’70. Esther, un’inquieta quarantenne americana, alla morte della madre riceve una lettera: deve trovare una donna vissuta negli anni ’30 in Palestina – all’epoca sotto mandato britannico – che nasconde un segreto sulla sua vita. Arrivata in Israele, Esther è aiutata nella sua ricerca da Zayde, un professore dal passato ingombrante.
Anni ’30. Un villaggio di coloni, l’atmosfera di un mondo nuovo. Il contadino Moshe, rimasto vedovo con due bambini, chiama a dargli una mano una giovane donna, Yehudit, che sconvolge la sua vita e quella di altri due uomini, il sognatore Yaakov e il commerciante Globerman. Intrecciando i fili che legano passato e presente, Esther e Zayde scopriranno una sorprendente verità sulle proprie vite.
Franco Baccarini