L’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è un piano d’azione per le persone, il Pianeta e la prosperità, è stata sottoscritta il settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni Unite, tra cui l’Italia per condividere l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro pianeta e a coloro che lo abitano. L’agenda definisce 17 obiettivi sostenibili da raggiungere entro il 2030, questi traguardi di sviluppo sostenibile sono universali e inclusivi e descrivono le maggiori sfide dello sviluppo dell’umanità, sfide globali e cruciali per la sopravvivenza dell’umanità. Infatti, prendono in considerazione i bisogni sociali come l’educazione, la salute e considerano contemporaneamente il cambiamento climatico e la protezione dell’ambiente. Come fare per raggiungere questi obiettivi? Ognuno deve dare il proprio contributo. L’obiettivo su cui ci focalizzeremo è l’obiettivo 12: “Consumo e produzione responsabili”. Questo obiettivo mira a promuovere un modello di consumo e produzione responsabili che è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il consumo e la produzione responsabili si riferiscono alla gestione sostenibile e all’uso efficiente delle risorse naturali, questo per esempio include la riduzione dei rifiuti, la gestione delle risorse naturali e la sostenibilità nella produzione. Un settore che ha un impatto significativo sul consumo e sulla produzione è la moda. L’industria della moda è infatti una delle più inquinanti al mondo, con enormi ripercussioni sul clima, le risorse naturali e i diritti dei lavoratori. La fast fashion, che promuove il consumo rapido e continuo di abbigliamento a basso costo, è responsabile di gran parte di questi impatti negativi. Tuttavia, negli ultimi anni, la crescente consapevolezza dei consumatori e l’interesse per pratiche più etiche e sostenibili ha portato a una trasformazione del settore, con il diffondersi di moda sostenibile. La moda sostenibile si inserisce direttamente nell’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030, poiché promuove pratiche di produzione e consumo che rispettano l’ambiente e le persone. Moncler, il celebre marchio italiano noto per i suoi piumini di lusso, ha intrapreso negli ultimi anni un percorso verso una maggiore sostenibilità, cercando di combinare l’eccellenza del design e della qualità con una crescente attenzione agli impatti ambientali e sociali delle sue attività. Questo impegno si inserisce nel più ampio contesto delle grandi aziende della moda che, per rispondere alle crescenti richieste di consumatori consapevoli, stanno cercando di rendere più sostenibili le loro pratiche produttive e aziendali. Una delle iniziative più recenti di Moncler è il programma Moncler Genius, lanciato nel 2018, che unisce design innovativi a una crescente attenzione verso la sostenibilità. In questo progetto, Moncler collabora con designer di fama internazionale per creare collezioni che abbracciano il concetto di moda sostenibile, attraverso l’uso di materiali riciclati, riduzione degli sprechi e nuove tecnologie di produzione. Nel contesto di Moncler Genius, l’azienda sta cercando di esplorare come l’innovazione tecnologica possa migliorare le pratiche sostenibili, creando collezioni che non solo sono belle e funzionali, ma anche più rispettose dell’ambiente. Anche se la strada è ancora lunga, Moncler sta dimostrando che, nell’ambito della moda, è possibile un equilibrio tra il lusso e la sostenibilità. In conclusione, il collegamento tra l’Obiettivo 12 e la moda sostenibile dimostra che le scelte individuali e collettive possono fare la differenza nella lotta per un futuro più giusto e sostenibile. Adottare pratiche di consumo responsabile, anche nel campo della moda, è una delle strade più promettenti per preservare le risorse naturali e garantire un ambiente sano per le generazioni future.
Silvia Lo Surdo