7 maggio – 21 giugno 2025
Dopo il successo della prima parte, il viaggio tra arti, realtà e visioni prosegue dal 4 al 21 giugno:
Teatro, installazioni, performance, cinema, giornalismo
ZONA K, Teatro Fontana, Teatro Out Off
Con una grande partecipazione di pubblico e un intenso coinvolgimento, si è chiusa lunedì 19 maggio la prima parte di LIFE, il nuovo festival ideato da ZONA K, che ha debuttato quest’anno a Milano con l’ambizione di intrecciare teatro, arte visiva, installazione, giornalismo e attivismo in un’unica piattaforma multidisciplinare, capace di leggere poeticamente e criticamente il nostro presente.
Il festival si è aperto il 7 maggio alla Fabbrica del Vapore con un’inaugurazione affollatissima, che ha visto il pubblico attraversare gli spazi dell’installazione immersiva Everything Must Go di Dries Verhoeven, visitare la mostra Cronache di un’apartheid dei fotoreporter di Prospekt, e assistere alla potente performance Who’s Afraid of Representation? di Rabih Mroué e Lina Majdalanie. Tre lavori esemplari dell’approccio di LIFE: documentari, visivi, politici e coinvolgenti.
Nella settimana successiva, LIFE ha acceso i riflettori sulle rotte del Mediterraneo, le migrazioni, la sorveglianza digitale e il ruolo dell’IA, con progetti performativi e installativi fortemente visivi. L’installazione Asymmetric Visions di Liminal / Border Forensics, The Cloud di *Arkadi Zaides, la lettura scenica La Zona Blu di Kepler-452 e Borderline Visible di Ant Hampton hanno attraversato il confine tra arte e analisi, tra documento e visione, accompagnati dallo spettacolo interattivo Fight Night di Ontroerend Goed e dalla conferenza-spettacolo Schwarz Rot Braun di Jean Peters/Correctiv.
LA SECONDA PARTE – DAL 4 AL 21 GIUGNO
Dopo una breve pausa, LIFE riprende il 4 giugno con una seconda parte diffusa in diversi spazi cittadini –ZONA K, Teatro Out Off, Teatro Fontana – proseguendo la riflessione sulle tensioni del presente con uno sguardo sempre più focalizzato sull’arte come forma di rappresentazione politica, personale e percettiva.
Si parte con una selezione di documentari internazionali a cura del DIG Festival, affiancati da due installazioni immersive fortemente sensoriali: Dear Laila di Basel Zaraa, un ricordo intimo e tattile della Palestina attraverso una casa in miniatura, e The Parcel Project di Bellinkx & Brinkmann, che trasforma il pubblico in un pacco postale per raccontare la materialità invisibile della logistica globale.
L’arte performativa è al centro della programmazione con:
- il film Reas di Lola Arias, potente ritratto carcerario al femminile tra musical e documentario;
- la performance Magda Toffler di Boris Nikitin, che interseca memoria storica ed elaborazione personale;
- Centroamérica della compagnia Lagartijas Tiradas al Sol, un viaggio tra storie invisibili e geografie della violenza;
- Foresto di Babilonia Teatri, riscrittura del testo di Koltès in un’ibridazione tra dialetto, musica elettronica e lingua dei segni;
- The Mountain di Agrupación Señor Serrano, esplorazione multimediale della disinformazione tra sport, fake news e scalate mentali;
- Beyond the Now di Nicola Di Chio, Miriam Selima Fieno e Christian Elia, che intreccia giornalismo e teatro nella crisi palestinese;
- la performance installativa As Far as My Fingertips Take Me di Tania El Khoury e Basel Zaraa, dove l’arte si fa contatto.
Conclude il festival il 21 giugno Jeton Neziraj / Qendra Multimedia con The Handke Project, feroce e ironica critica all’intellettualismo occidentale e alla legittimazione della guerra.
LIFE si conferma così un festival-laboratorio in cui arte, ricerca e politica si contaminano, in una narrazione collettiva che attraversa formati e discipline. In un tempo in cui i confini – fisici, simbolici, ideologici – si fanno sempre più marcati, LIFE li attraversa e li problematizza, affidandosi alla forza poetica dell’arte per amplificare visioni e generare pensiero critico.
Tutto il programma e informazioni su: www.zonaklife.it
LIFE è un progetto di ZONA K, in collaborazione con Fabbrica de Vapore zonaklife.it
Direzione artistica: Valentina Kastlunger e Valentina Picariello
Direzione organizzativa: Silvia Orlandi
Direzione didattica: Federica Di Rosa
Organizzazione: Federica Bruscaglioni e Giulia Storchi
Amministrazione: Valeria Casentini
Grafica: Neo Studio di Leonardo Mazzi
Direzione tecnica: Mario Loprevite
Foto: Luca Del Pia
Ufficio stampa: Renata Viola | violarenata67@gmail.com | T. +39 348 5532502
Emanuela Filippi | press.eventiecomunicazione@gmail.com | T: +39 392 37966688
ZONA K nasce a Milano nel 2011 come spazio culturale dedicato allo scambio tra diverse discipline artistiche e culturali. Ospita eventi e azioni di teatro, cinema, danza, musica, arte visiva. Si afferma nel panorama culturale cittadino e nazionale per la sua programmazione rigorosa, aperta all’avanguardia europea, impegnata in un’arte che guarda al presente, che coinvolge in diversa forma e misura il pubblico, che utilizza dispositivi tecnologici per nuove forme di fruizione artistica, che abita in luoghi non convenzionali. Accanto all’attività di programmazione, cura relazioni con i territori, attività di formazione, ricerca artistica nel mondo interculturale, residenze per artisti, produzioni con artisti internazionali.
Nel febbraio 2019 ZONA K si aggiudica il bando di gara per la concessione in uso dello storico edificio denominato “Casa degli Artisti” di Milano, che da allora gestisce insieme ad altre 4 organizzazioni (That’s Contemporary, Atelier Spazio Xpò, NIC, Centro Itard Lombardia) come centro di residenza interdisciplinare.
Dal 2025 ha deciso di cambiare il formato della sua programmazione lanciando LIFE, il festival interdisciplinare dedicato alla narrazione della realtà attraverso il teatro, le arti, i media.