La fine delle feste o sagre paesane, ricorrenze religiose dei Santi Patroni è sempre caratterizzata dai fuochi pirotecnici o girandole a sottoloneare il Capodanno con i botti, le bombe artificioali e le girandole, arimarcare il valore dell’evento vissuto. Ispirandosi aquestorituale , come con Gesù alle nozze di Cana,i maggiori teatri romani stanno chiudendo con la presentazione di operedi famosi autori che resteranno scolpited nellamente di colori che hanno la cultura viva comed “background” di formazioned ed il piacere d’assistervi.Dunque da Manzoni e Tennessee Williams siamo passati al magnifico esponente dela Letrteratura protestante scandinava , ovvero quel celebre Inmar Bergman svedere di cui ricordiamo “Scene daun matrimonio “ e Partitaa scacchi” con la macabra dama in nero convitata mai desiderata.Roberto Andò ha il pregio d’aver ripescato per l’Argentinadi Roma la sceneggiatura conclusiva del suo lungo lavoro propagatore d’ottima cultura e formazione pedagogicaLo si può considerare un copione enigmatico, esoterico e di difficile interpretrazione, per la cui recensione ci viene in soccrso ilfatto d’essere stato scritto sul punto di morire,interrogandosi quale destSe infatti per I cristiamino c’aspettadopo il nostro decesso: si trattad’un intricata problematica,m soecie per cooro che no hanno la FEDE.Se infatti per i Cristiuani e che seguono le leggi contenute c’è la certezza della vita ernaIn Paradiso,come ricompèensa delle opre di misetricordia corporale e spirituale compiute su questa terra e la testimoninza datra a Cristo ed al SuoLogos con il messaggio divino di salvezza, per quelli che non soo propagatori del Verbo divino ed operatoridi carità nella Fede, essendo il secondo comandamento uguale al primo,non c’è che la disperazione del nulla ovvero il giocarsi tutto con lo “scacco matto “ aLLa Soren Kierkgaard od alla sfida alla morte appunto di Ingmar Bergman.Neol suoultimo film,da cui il regista palermitano RobertoAndò ha ricavato l’ultima fariica per la stagione di prosa dell’Argentinatornano a trent’anni didistanza i personaggi del connubio matrimoniale, che lo stesso drammaturgo svedese colse in alcune fasi della loro relazione di coppia in “Scene da un matrimonio”. Qui leui, incarnato da uno stupendo Renato Carpentieri, è ancora vivo, mwntre la moglie Michela è morta e lui non fa che riportarla in vita oniricamente con dei dolci , ma tristi e malinconici pensieri onirici,fino a che non si vedono entrambi nudi sul palcoscenico quasi che potessero avere ancora avere un romantico e sensuale amplesso.Hanno un ennesimo confronto in manieraserrataedura,generando nonsolo rimpianti, ma anche risentimenti e rancori che diventano ancora piùesplicitinel confronto dialettico impetuoso e continuo con la nipote Marianna figlia dek fifglio,cui la madre prima di morire ha trasmesso la passione per lo strumento a corde. Il nonno, che suona lo stesso strumento, vorrebbe tenere un concerto in duo con la stessa ragazza , maMarianna desidera intraprendere la sua strada e per questo si scontra spesso con il nonno.Preferisce andare a suonare ad Amburgo con il suo fidanzato MicheleI conflitti generazionali,l’indifferenza della nipote e l’attaccamento morboso del nonno che sente venir meno i suoi giorni e vorrebbe sentirsi ancora vivosino gli argomenticentrali di questa “Sarabanda” danza lenta e rigorosa in cui le coppie si formano e poi vengono meno come nelle dissolvenze dl cinemsa,:si trattadi dieci cdi dieci incontri tra soggetti che altercano tra loro,:dieci coppie che si formano e litigano in altrettanti incontri w scontri.Alla fine padre e figlia suonano lasuite bachiana del titolo ed ilsuo verosenso sta nei misteriosi silenzi e festi eloquentu:un tenero abbraccio esentimentale unirsi con le mani,un denudarsi per l’ultima volta, denunciando laleggereza fragile dei corpilogorati dal tempo e dalle fatiche quotidiane.Il testo,affidatoalla perfetta impostazione tonale dello stesso Carpentieri e di Alvia Reale,con la contemporanea c ontrapposizione efficace di Elia Swchiton e Caterina Tieghi sarà di gran lusso all’argentinafino a domenica ptodima alle 17 per una più larga e diffusa patecipazione all’evento etico.pedagogicoe parentale.
Giancarlo Lungarini