“Il pianista Baglini con ‘Heroica’ ci presenta il mito dell’eroe in musica: da Beethoven a Bowie”

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Il celebrato pianista Maurizio Baglini ha pubblicato da pochi mesi il suo diciannovesimo album pubblicato per la ‘Decca’, in concomitanza dei suoi primi 50 anni, festeggiati insieme al ventennale della sua invenzione come manager culturale dell’ Amiata Piano Festival. Il disco dal titolo ‘Heroica’ è un concept album dedicato al mito dell’eroe in musica dal 1802 ai giorni nostri, con un excursus di opere per pianoforte o trascrizioni per esso, che parte da Beethoven (1770 – 1827) e finisce con Bowie (1947 – 2016), attraversando la scrittura romantica di Chopin (1810 – 1849), Liszt (1811 – 1886), Rossini (1792 – 1868), Wagner (1813 – 1883) e Vincenzo de Meglio (1825 – 1883), ognuno di loro rappresenta, in maniera diversa, un alieno caduto sulla Terra. Viene affrontato il mito dell’Eroe – sia esso biblico, nordico o esploratore di uno spazio siderale – che non conosce mai stanchezza, ma supera indenne ogni cambiamento sociale e culturale rimanendo inossidabile nella vita d’ogni uomo, dall’infanzia fino alla senilità. Ed esso è stato ed è ancora oggi celebrato da ogni forma d’arte, dalle più primitive fino alla più giovane arte cinematografica, inclusa ovviamente la musica.
In ‘Heroica’ la declinazione musicale del mito viene indagata e ulteriormente rafforzata dalla solitudine dell’interprete, caratteristica fondante il mito dell’eroe, e dalla percezione popolare del pianista in sé, con un velato tongue in cheek ironico da parte del toscano Baglini nel momento in cui dà corpo sonoro a questa impressionante carrellata di eroi diversamente evocati secondo stili, personalità ed epoche diverse, con un lungo excursus temporale che va dal 1802 delle 15 Variazioni e Fuga op. 35 di Ludwig van Beethoven fino al 1977 di David Bowie con le trascrizioni pianistiche di alcuni brani-capolovoro del cantautore britannico come ‘Heroes’, ‘Life on Mars’ e ‘Space Oddity’, che compongono un’ideale suite contemporanea. ‘Heroica’ è un album in cui si intrecciano anche altre chiavi di lettura, come il continuo dialogo tra opere scritte per il pianoforte e le pagine trascritte per lo strumento come da tradizione di un mondo precedente L’Opera d’Arte nell’Epoca della Sua Riproducibilità Tecnica, con una meticolosa alternanza in cui si trova il Beethoven trentenne e il Liszt funambolico trascrittore, il virtuoso degli 88 tasti, tanto da esserne bacchettato dal “trascritto” Gioacchino Rossini, ma anche il Liszt compositore e sempre attorno al mito elvetico di Guglielmo Tell, fino alla trascrizione del pianista e compositore partenopeo Vincenzo de Meglio sul ‘Mosè in Egitto’ rossiniano. Vi è ancora il pianismo romantico di Chopin con la Polonaise n.6 “Eroica” op.53 con un titolo mai approvato dall’autore, ma ormai vulgato nell’immaginario comune per le intenzioni sottese, ma anche l’eroe wagneriano Parsifal sempre filtrato dal talento di Liszt, considerato il privo vero divo del suo tempo. Infine Bowie, ‘l’uomo delle stelle’ e il suo eroe rock e dolente del secondo ‘900, popolare e struggente, colonna portante del nostro panorama sonoro ormai da 50 anni e quindi giustamente parte della storia, scelto da Baglini a conferma del suo atteggiamento aperto verso ogni tradizione musicale, purché di qualità.
La versione digitale dell’album è ancora più ricca e la teoria degli eroi si apre anche al mondo femminile con l’eroina francese Giovanna d’Arco nelle visioni di Charles Gounod, Georges Bizet, Gilbert-Louis Duprez e ancora Franz Liszt, che per l’occasione compose un intenso lied per voce e pianoforte. Liszt è fra gli autori più amati e frequentati da Maurizio Baglini nella sua lunga carriera sempre aperta alle sfide del virtuosismo.
Il Maestro Baglini suona Piano Fazioli 1660.
Cenni biografici di Maurizio Baglini: Nato a Pisa nel 1975 e vincitore a soli 24 anni del “World Music Piano Master” di Monte Carlo, il pianista Maurizio Baglini è tra i musicisti più brillanti e apprezzati sulla scena internazionale. Ha al suo attivo un’intensa carriera concertistica in Europa, America e Asia: oltre milleduecento concerti come solista e altrettanti di musica da camera. Il suo vasto repertorio spazia dall’organista inglese Byrd alla musica contemporanea, con riferimenti importanti a Chopin, Liszt e Schumann. Intenso anche il suo impegno sul fronte discografico, infatti vanta una ricca discografia per la ‘Decca’, spaziando con i più grandi compositori classici, tra i quali Domenico Scarlatti, Johann Sebastian Bach, Robert Schumann, Modest Mussorgsky,
Spesso in coppia in concerto dal vivo con la violoncellista Silvia Chiesa, il sodalizio ormai stabile, si è fortificato sempre più con l’incisione di diversi album (con musiche di Brahms, Haydn, Rachmaninov, ecc.). Il pianista Baglini è il direttore artistico dell’Amiata Piano Festival, la rassegna musicale internazionale che ha fondato nel 2005 e che dal 2015 si svolge ogni anno fra maggio e dicembre al Forum Fondazione Bertarelli di Poggi del Sasso in provincia di Grosseto; riscuotendo sempre un notevole successo, con artisti di caratura mondiale, come Javier Girotto, Moni Ovadia, Salvatore Accardo, Danilo Rea, Ramin Bahrami e tanti altri. Il 23 agosto prossimo il duo Chiesa – Baglini celebrerà il ventennale di sodalizio artistico e verrà suggellato con un programma di duo “à la carte” proprio ad Amiata Piano Festival.
Dal 2013 è consulente artistico per la musica e la danza del Teatro Comunale “Verdi” di Pordenone che in questi anni ha realizzato concerti esclusivi per l’Italia, ha dato vita a una collana editoriale in collaborazione con ‘Ets’ ed è diventato il principale partner della orchestra ‘Gustav Mahler Jugendorchester’ nei suoi tour europei. È il solista dedicatario di ‘Tre Quadri, Concerto per pianoforte e orchestra’ di Francesco Filidei, grande organista e compositore pisano, eseguito in prima assoluta con l’OSN Rai diretta da Tito Ceccherini trasmesso da Rai Cultura, Rai Radio 3 e Rai5 nel ’20. Ed è anche tra i pochi virtuosi al mondo ad eseguire la “Nona Sinfonia” di Beethoven nella trascendentale trascrizione pianistica di Franz Liszt (colui che ha trascritto tutte le nove sinfonie del compositore di Bonn). Dal 2008 a oggi è stato invitato a cimentarsi dal vivo in questo vertiginoso capolavoro su molti prestigiosi palcoscenici – in città tra cui Roma, Milano, Cremona, Parigi, Monaco, Tel Aviv, Beirut, Rio de Janeiro – e nel 2020 ha superato la cifra record di ben cento esecuzioni. Da poche settimane è in tournée con uno spettacolo unico ed emozionante, dal titolo: “L’amico geniale”. E’ un concerto-lettura che racconta, attraverso parole e musica, il profondo legame umano e artistico tra il commediografo Eduardo De Filippo ed il compositore Nino Rota. Al centro della narrazione, affidata alla voce del giornalista e critico musicale Stefano Valanzuolo, c’è la vicenda di “Napoli Milionaria!” una delle opere più significative di Eduardo, di cui Rota ne firmò le musiche per l’adattamento operistico. E a dare corpo sonoro a questo viaggio emozionante, due interpreti d’eccezione sono, appunto: Silvia Chiesa, al violoncello, e Maurizio Baglini, al pianoforte. A ottanta anni dal debutto di “Napoli milionaria!” il 25 marzo del 1945 al Teatro di San Carlo di Napoli, parola e musica si fondono in un racconto commovente e memorabile.
Il Maestro Baglini vi aspetta all’Amiata Piano Festival 2025, per intraprendere un viaggio musicale sempre più appassionante!
Bruno Grillo

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